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RAI: SERVIZIO PUBBLICO? UNICO COME QUELLO DELLA PROVINCIA DE L'HAVANA.
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Comunicato 
2 aprile 2005 0:00
 

Firenze, 2 Aprile 2005. L'evento in questi giorni e' la morte del papa della Chiesa romana che avanza. Ogni media vi dedica ampissimi spazi e, per chi ancora non ne fosse a conoscenza, e' una buona occasione per rinfrescarsi la memoria su cosa ha significato ed e' stato il papato di Giovanni Paolo II.
E che l'evento sia coinvolgente lo testimonia, per esempio, che il piu' venduto quotidiano economico IlSole24Ore, oggi, per leggere le notizie per cui un lettore lo acquista, bisogna arrivare a pagina 10. La pagina diventa 26 per il quotidiano piu' venduto nella Penisola, il Corriere della Sera. Scelte editoriali che possono soddisfare o meno, ma scelte di chi si paga il giornale con il proprio business e grazie ai propri acquirenti.
Siamo invece rimasti di stucco ieri sera (e immaginiamo sara' altrettanto con l'incipit del fatto) per quanto riguarda la scelta editoriale del servizio pubblico di informazione televisiva, la Rai. Per tutta la prima e seconda serata, le tre reti erano dedicate al medesimo argomento. Mentre sulle emittenti private vale quanto detto sopra per i giornali, per la Rai, visto che e' pagata col denaro pubblico (e con la gabella del canone/tassa che ognuno di noi paga per il solo fatto di possedere un televisore foss'anche per farci giocare i ragazzini con la playstation), la questione ci pare un po' diversa. Sia perche' dovrebbe fornire un servizio pubblico che, al di la' della centralita' del nostro evento, da "pubblico" viene trasformato in "unico", sia per le risorse impegnate in modo improprio (e in un certo senso anche ripetitivo).
Noi non siamo ovviamente in grado di suggerire alla Rai cosa dovrebbe fare o meno, ma da utenti/paganti obbligati ci viene il dubbio, per esempio, perche' su tre reti (ripetiamo TRE RETI) non se n'e' dedicata una all'evento, con dovizia di cura, particolari etc.. e le altre due, invece, oltre ai canonici tg, a svolgere la loro funzione di informazione e (sic!) intrattenimento pubblico. Per carita' -dira' piu' di qualcuno- e chi le mette d'accordo le tre redazioni che si fanno concorrenza fra loro. a parte il dato ridicolo di concorrenza all'interno della stessa proprieta' (anche pubblica), abbiamo l'impressione che in questo caso la Rai abbia voluto privilegiare il suo assetto di equilibrio e potere interno piuttosto che la missione per cui esiste, cioe' il servizio ai cittadini.
E non ci sentiamo estremisti nell'apostrofare questo comportamento come da "servizio unico, al pari di quello della provincia de L'Havana", in quanto, oltre al dato "unico" c'e' anche da aggiungere il black-out di informazione su quanto succede oltre a quell'evento, nel mondo e in Italia, dove tra l'altro e' in corso una tornata elettorale.
Il nostro disappunto, sotto forma di segnalazione, lo inviamo anche alla Commissione parlamentare di vigilanza.
Vincenzo Donvito, presidente Aduc
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