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REFERENDUM. ORA CHE LE LEGGI RESTANO IMMUTATE L'ADUC CONTINUERA' LA SUA OPERA DI INFORMAZIONE SU CIO' CHE SUCCEDE NEL RESTO DEL MONDO PER LE STAMINALI EMBRIONALI E LA CLONAZIONE TERAPEUTICA: SPERANZA MENO ITALIANA MA PUR SEMPRE SPERANZA
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Comunicato 
13 giugno 2005 0:00
 

Firenze, 13 giugno 2005. Ora che le leggi sottoposte a referendum restano immutate per l'invalidita' della consultazione in assenza di quorum, noi, che avevamo chiesto ai cittadini di partecipare al voto e di votare SI', non possiamo che prendere atto di una conferma ormai decennale in materia di democrazia diretta: l'impraticabilita' della stessa in assenza di norme diverse.
Allo stato dei fatti conviene solo lavorare come gruppi di pressione nei confronti del Parlamento, per cercare di avere leggi che ci facciano meno danno possibile.

Essendo confortati da un panorama europeo ed internazionale che va in direzione diversa, per la procreazione assistita daremo informazioni su come potersene avvalere nelle strutture sanitarie di questi altri Paesi.
Sullo specifico delle staminali embrionali e della clonazione terapeutica continueremo ad informare su cio' che succede nel resto del mondo, grazie al nostro notiziario quattordicinale "Cellule Staminali" edito sullo specifico sito Internet http://staminali.aduc.it, sempre che le leggi dello Stato ce lo continueranno a consentire
, perche' il passaggio dal divieto delle pratiche al divieto del parlarne (che la legge confermata stabilisce ci sia per i medici!!!), in regime di non-liberta' di stampa e di opinione come quello dell'Italia, non e' una possibilita' bislacca.
Insomma, per i malati che potrebbero trarre giovamento dalla ricerca con le cellule staminali embrionali (diabete, Parkinsom, Alzheimer, etc..), da oggi c'e' meno speranza italiana, ma una speranza, grazie al resto del mondo c'e' sempre e sempre maggiore (in California hanno gia' richiesto proprio in questi giorni le autorizzazioni ai primi esperimenti su umani con le staminali embrionali).
Purtroppo lo avevamo rilevato fin dall'anno scorso, quando comincio' la raccolta delle firme: i referendum sono impraticabili per quattro motivi, tutti di deficit democratico e politico, ma che di fatto li impediscono: 1) il giudizio di ammissibilita' da parte della Corte Costituzionale successivo e non antecedente alla raccolta delle firme, 2) la consultazione valida solo se vi partecipano il 50%+1 degli aventi diritto, 3) il Parlamento che puo' intervenire a firme raccolte e referendum indetto a modificare il quesito si' da abolire il ricorso alle urne, 4) i limitati ambiti d'uso (per esempio, oggi non si possono tenere referendum in materia fiscale). A cui si aggiunge il fatto che quasi sempre in passato il Parlamento, a referendum abrogativo vinto dai SI', e' intervenuto per stravolgerne i risultati: abolito il ministero dell'Agricoltura e' risorto il ministero delle Politiche Agricole; abolito il finanziamento pubblico ai partiti e' ricomparso come rimborso elettorale; abolite le norme che impedivano la responsabilita' civile dei magistrati, il Parlamento ha legiferato che la responsabilita' dovesse essere dello Stato.
Vincenzo Donvito, presidente Aduc
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