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RIDUZIONE TARIFFE TELEFONICHE. L'ILLUSIONE DEL MERCATO IN UN MARASMA DI FREGATURE E TRUFFE
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Comunicato 
20 luglio 2005 0:00
 

Firenze, 20 Luglio 2005. L'Autorita' delle Comunicazioni ha imposto la riduzione delle tariffe delle telefonate dagli apparecchi fissi a quelle mobili e l'imposizione di un tetto a quelle tra mobili. A nostro avviso e' un apparente beneficio per i consumatori, e alla lunga potrebbe ritorcesi contro. E' un tipo di provvedimento che si ascrive tra quelli che, dando un respiro temporaneo alle tasche dei consumatori, non contribuiscono al miglioramento del mercato complessivamente, soprattutto in economicita' e qualita'.
Siamo sicuri che e' in questo modo che si crea un mercato concorrenziale? E siamo sicuri che l'intervento dell'Autorita' debba essere sulle tariffe? E che siano queste ultime l'elemento piu' importante del mercato?
Noi nutriamo dei dubbi proprio perche' abbiamo a che fare ogni giorno con vagonate di consumatori inferociti un po' con tutti gli operatori, quasi mai perche' le tariffe sono troppo alte, ma perche' la qualita' del servizio, la gestione dello stesso, la trasparenza, l'affidabilita' lasciano MOLTO a desiderare: fregature e truffe sono all'ordine del giorno. Gli uffici di conciliazione dei Corecom e quelli dei giudici di pace sono sommersi di richieste di intervento. Non c'e' offerta tariffaria che, per come e' venduta e come e' presentata, non abbia dei risvolti poco trasparenti che costituiscono sempre un onere aggiuntivo per i consumatori.
La situazione e' diventata drammatica, con una scala di problemi che vede al primo posto Telecom/Tim, seguita da Wind, H3G e Vodafone (una visita alla nostra rubrica di lettere "Cara Aduc" -clicca qui- potra' dare una svegliata ai piu' scettici: molti protestano che sono costosi i bar e i ristoranti, gli alimenti e le tasse, quasi nessuno perche' son care le tariffe telefoniche, TUTTI perche' sono stati fregati per mancanza di trasparenza e di onesta' dei venditori dei servizi telefonici).
L'Autorita', nonostante altri nostri precedenti solleciti in materia (clicca qui), ha preferito continuare a non intervenire in merito, ma affidarsi al "beau geste" populista della riduzione delle tariffe.
Ma noi non ci stancheremo di ripeterlo: il mercato non si fa imponendo le tariffe, ma facendo si' che tutti gli impedimenti e le limitazioni alla concorrenza siano rimossi (e nel settore, a partire dal gestore Telecom della rete fissa che e' contemporaneamente anche concorrente di quelli a cui affitta le proprie linee, ce ne sono a sfinire).
Vincenzo Donvito, presidente Aduc
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