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RISPARMI: CONTO ARANCIO AL 6%, CIOE' AL 2,7% ..
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Comunicato 
19 febbraio 2003 0:00
 
Firenze, 19 Febbraio 2003. La campagna pubblicitaria enorme che la Ing Direct sta facendo del suo "Conto Arancio" non deve trarre in inganno chi avesse dei soldi non investiti sul proprio conto bancario, e fosse tentato di aderire a questa offerta. Perche', dai cartelloni per strada alle pagine sui giornali, ad una attenzione che non puo' che essere veloce e attirata dai giganteschi 6%, non corrisponde cosa realmente offra l'azienda olandese.
Per l'eventuale rilievo di un messaggio pubblicitario ingannevole abbiamo gia' interessato lo specifico ufficio dell'Antitrust, che sta svolgendo la sua istruttoria.
Rimane comunque l'enorme quantita' di risparmiatori che potrebbero (giustamente) mostrare interesse all'offerta. Che, come gli stessi addetti della Ing Direct spiegano negli angoli della pubblicita' o a chi si rivolge loro per migliori informazioni, non e' il 6% l'anno, ma, al netto delle tasse e' il 2,7% annuo (che, tra l'altro, puo' essere modificato dalla Ing in qualunque momento). Mentre quel 6% pubblicizzato come tasso concesso per il solo mese di marzo, siccome e' una percentuale annua, significa che per il mese di marzo il deposito fruttera' uno 0,5% lordo in piu'.
Come si vede sono numeri ben diversi da quelli che ci vengono prospettati dal messaggio pubblicitario. Sono numeri e percentuali buone rispetto a tenere i propri soldi su un conto bancario "tradizionale", dove le spese sono comunque maggiori rispetto agli interessi "zero virgola" che vengono oggi dispensati. Ma non sono quelli per cui il risparmiatore vi si avvicina.
Comprendiamo la strategia della Inge, perche' sono sicuramente molte di piu' le persone che decidono di aprire il Conto Arancio attirati da quel 6% anche se alla fine diventa 2,7%, che non se avessero pubblicizzato direttamente il 2,7%. Comprendiamo, ma non condividiamo affatto.
Perche' un risparmiatore ben informato, sin dalle prime fasi del contatto, crediamo sia una condizione positiva per tutti, anche per chi deve vendere.
Ma evidentemente cosi' non la pensano alla Inge. E ce lo hanno anche confermato oggi in una trasmissione radiofonica in cui ci siamo confrontati sulla Rai, "Radio a Colori".
Che ognuno ne tragga la dovute conseguenze e, soprattutto, sappia come e con chi ha a che fare.
Vincenzo Donvito, presidente Aduc
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