testata ADUC
Sanità Toscana. La 'riorganizzazione' taglia fuori la montagna Pistoiese. Depositati esposti alle Procure di Firenze e Pistoia
Scarica e stampa il PDF
Comunicato di Redazione
24 aprile 2015 13:09
 
In data odierna, l’ADUC (Associazione per i diritti degli utenti e dei consumatori), il C.R.E.S.T. (Comitato Regionale Emergenza Sanità Toscana), insieme ai comitati Montagna Pistoiese è qui che voglio vivere, Comitato per il Recupero ammanco Comunità Montana Appennino Pistoiese e l’Associazione Zeno Colò hanno depositato alle procure di Pistoia e Firenze un esposto affinché si accertino le eventuali responsabilità nei casi di malasanità registrati in provincia di Pistoia negli ultimi anni.
Disservizi e vicende concluse drammaticamente, che solitamente vengono imputati ad errori del personale sanitario, ma che a nostro avviso potrebbero essere causati anche alla maldestra “riorganizzazione” del sistema ospedaliero pistoiese del 2013. Riorganizzazione che ha ridotto all'osso le risorse e i presidi sanitari, con grave lesione del diritto alla salute dei cittadini della zona.
Per capire di cosa si parla, i posti letto in provincia di Pistoia sono 2,33 ogni 1.000 abitanti, il 37% in meno di quanto previsto dal Ministero. La pediatria è stata colpita in modo particolarmente pesante. Basti pensare che in tutta la provincia di Pistoia, dove risiedono 37.700 bambini, dei quali oltre 11.000 sotto i 5 anni, i posti letto disponibili sarebbero appena 16, concentrati all’ospedale San Jacopo di Pistoia. Soprattutto, per i bambini residenti sulla montagna Pistoiese la situazione è ancora più drammatica perché, al di là del pediatra di base, l’assistenza è delegata alla guardia medica o al 118. La carenza di posti letto può avere conseguenze drammatiche quando i medici sono costretti a dimettere pazienti frettolosamente contando su un’assistenza territoriale che è ancora agli albori.
Ma ancor più grave è l'eliminazione dei pronto soccorso sulla Montagna Pistoiese. In seguito al declassamento dell’ospedale a PIOT, vi è ora un solo Punto di Primo Soccorso che non è in grado di gestire codici rossi. Stessa operazione per quanto riguarda l’attività Chirurgica a San Marcello Pistoiese che garantiva il Pronto Soccorso. In breve, gli abitanti della Montagna Pistoiese sono privi di servizi essenziali e salvavita: in caso di emergenza, ad esempio un infortunio grave o un attacco cardiaco, devono sperare di arrivare in tempo presso strutture molto distanti.
È evidente che siamo davanti ad operazioni ragionieristiche che niente hanno a che fare con il diritto alla salute, con “potenziamenti” ed analisi dei bisogni dei cittadini. I servizi sono stati accentrati a discapito degli ospedali minori sempre più impoveriti e svuotati mettendo a dura prova il sistema e lasciando prive di servizi essenziali intere zone.
I Comitati si sono rivolti ripetutamente alla politica, ai sindaci, all’assessore regionale e al presidente della Regione Toscana senza ottenere risposte.
Qui il testo dell'esposto.

Pubblicato in:
 
 
COMUNICATI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS