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SPESA SANITARIA: UNA VORAGINE. RISPARMIARE SI PUO', BASTA VOLERLO
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Comunicato 
26 luglio 2004 0:00
 

Roma, 26 Luglio 2004. Una voragine. Cosi' potremmo definire il buco della spesa sanitaria denunciato dalla Corte dei Conti: 16 miliardi di euro in quattro anni. Eppure si puo' risparmiare semplicemente razionalizzando le spese. Un esempio?
Vediamo.
L'esperimento di somministrare dosi individuali di antibiotici, con il medico che prescrive e il farmacista che consegna esattamente la dose idonea al paziente e non la confezione intera, ha consentito alla Galizia, regione della Spagna, di risparmiare il 35% della spesa per questo tipo di medicinali. L'esperimento potrebbe essere preso ad esempio dal nostro ministero della Salute e da una regione pilota, visto che la spesa netta del Servizio sanitario nazionale per i farmaci ha toccato quota 8,24 miliardi di euro (circa 16mila miliardi di lire). Secondo l'Osservatorio nazionale sull'impiego dei medicinali del ministero della Salute, nei primi 9 mesi del 2003 la spesa per i farmaci pagati dagli assistiti e' aumentata del 15,9%, causa anche l'introduzione del ticket, mentre la spesa pubblica e' diminuita del 7,1%, dovuta principalmente alla riduzione del prezzo dei farmaci (-6,4%) e non alla razionalizzazione del sistema. Gi antibiotici rappresentano il 13,1% della spesa farmaceutica, per un valore di 1.198 milioni di euro (2.300 miliardi di lire), piazzandosi al secondo posto dopo i cardiovascolari. Risparmiare il 35% del prezzo dei soli antibiotici, come e' stato fatto in Galizia, significa mettere da parte 419 milioni di euro (811 miliardi di lire) in un anno. Altro che ticket! Sollecitiamo il ministero della Salute a prendere in seria considerazione l'esempio della Galizia.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc
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