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Spot canone Rai 2014. Pubblicita' ingannevole? Denuncia all'Antitrust
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Comunicato 
1 gennaio 2014 13:06
 
 Anche quest'anno la tv di Stato, per ricordare agli italiani che possiedono un apparecchio tv il pagamento dell'imposta di possesso per finanziare il servizio pubblico televisivo (1) -dovuta anche se non si guarda mai la Rai- ha messo in onda sui propri canali uno spot pubblicitario. “Il canone si deve, il canone si vede”, questo lo slogan dello spot che, se gia' non si sa che che cosa sia il cosiddetto canone/abbonamento, non aiuta per niente a comunicare quello che vorrebbe (il pagamento di un'imposta, per l'appunto). Non solo, ma siccome allo slogan basato sulla parola “canone”, passano poi in rassegna i loghi di tutta l'offerta del servizio pubblico (2), il messaggio che viene percepito da chi non e' gia' informato in merito, e' che si tratti del pagamento di un canone per la visione dei vari canali Rai.
Per questo motivo abbiamo deciso di chiedere l'intervento dell'Autorita' Garante della Concorrenza e del Mercato, perche' verifichi se non ci siano gli estremi di una pubblicita' ingannevole.

Qui il nostro canale web dedicato al canone/imposta Rai

(1) per le famiglie, il servizio pubblico radiofonico viene invece finanziato da una percentuale detratta automaticamente dai premi pagati dai contraenti l'assicurazione obbligatoria Rc-auto. Al di fuori dell'ambito famigliare, l'imposta per il possesso di una radio e' pagata solo da chi non possiede un apparecchio tv per cui gia' paga l'imposta per uso pubblico, che include quindi radio e tv.
(2) incluso quello radiofonico che, nella fattispecie della pubblicita' rivolta alle famiglie, non c'entra nulla.
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