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TANGO-BOND: SBLOCCO E RIBLOCCO DEI TITOLI SEQUESTRATI IN USA
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Comunicato 
30 marzo 2005 0:00
 

Firenze 30 marzo 2005 - La scorsa settimana il giudice Usa Thomas Griesa ha stabilito il congelamento, presso Bank of New York, di 7 miliardi Usd in vecchi titoli di risparmiatori aderenti all'OPSV Argentina. L'iniziativa era stata promossa da Nml Capital delle isole Cayman, un investitore che gia' in altre crisi di Stati sovrani del passato ha portato avanti, con successo, iniziative di questo tipo.
Ieri sera si e' svolta un'udienza che avrebbe dovuto confermare il provvedimento trasformandolo in pignoramento.
Griesa ha in un primo tempo sbloccato il congelamento dei bond, spiegando che finche' non vengono scambiati appartengono ai vecchi portatori di obbligazioni e non all'Argentina, dunque non sono legittimamente esigibili. Il giudice ha aggiunto inoltre che sarebbe impossibile obbligare Buenos Aires a mettere in asta i nuovi titoli in caso di immobilizzo dei vecchi.
I creditori hanno obiettato che non sarebbe bastato il tempo per ricorrere in appello prima del proseguimento dello swap ed hanno chiesto di mantenere i vecchi titoli immobilizzati fino alla risposta della corte d'appello.
Griesa ha accolto la mozione sostenendo che "e' difficile credere che la sentenza della corte d'appello possa arrivare per il primo aprile". Secondo il giudice non sarebbe un grosso problema "se si verifica un lieve ritardo nella chiusura dell'offerta di swap".
Comunque andra' a finire, questa vicenda, rappresenta certamente un notevole ostacolo per l'OPSV. La difesa dell'Argentina (sostenere che i vecchi titoli concessi in scambio non sono dell'Argentina) puo' essere assai pericolosa per l'immediato futuro quando verranno scambiati i vecchi titoli con i nuovi. Il ragionamento, infatti, puo' essere ribaltato per i nuovi titoli oggetto di scambio. Fino a quando non saranno nelle mani dei risparmiatori, infatti, i nuovi titoli saranno evidentemente dell'Argentina e quindi, probabilmente, potranno essere oggetto di sequestro e pignoramento.
In ogni caso, e' certo che i creditori che possono avvalersi dell'efficienza del sistema giudiziario americano non molleranno presto la presa. Con l'OPSV l'Argentina dovra' obbligatoriamente tornare ad operare nei circuiti finanziari internazionali e presto o tardi, molto probabilmente, transiteranno dei titoli o dei liquidi pignorabili.

Alessandro Pedone, responsabile Aduc per la tutela del risparmio
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