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Testamento biologico, sedazione terminale ed eutanasia. Lasciateci scegliere!
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Comunicato di Pietro Moretti
15 febbraio 2017 13:41
 
Perché si vuole continuare a privare il cittadino malato terminale della libertà di scegliere come e quando morire, arrivando fino all’imposizione forzata di trattamenti che si vivono come vere e proprie torture? Cosa ci spinge a difendere questa gravissima privazione della libertà individuale, noi Paese democratico occidentale, e al contempo a condannare come liberticidi quegli Stati non democratici che vietano ad esempio ai genitori di procreare più di un figlio?
Nessuno dovrebbe imporsi su scelte personalissime dell’individuo. Certamente non dovrebbe farlo lo Stato in “nome del popolo italiano”. Il compito di uno Stato democratico dovrebbe essere quello di informare e offrire alternative a chi vuole morire, ma in conclusione rispettarne la scelta, aiutandolo e accompagnandolo nel momento finale della propria esistenza.
E invece, mentre si tortura chi non può difendersi, si dibatte con alti discorsi sul valore della vita e sul valore della sofferenza.
Si dirà: ma in Italia c’è il Vaticano! Una maledetta scusa che nasconde il terrore di molte forze politiche di inimicarsi le gerarchie ecclesiastiche. Si’, perché i fedeli cattolici, che poi sono anche cittadini ed elettori di questa Repubblica, la pensano esattamente come i non fedeli, secondo tutti i sondaggi: è una scelta personale di cui l’individuo dovrà rendere conto solo a chi vuole - sia esso Dio, i propri familiari e amici, o anche solo se stesso - e non certo ad un tribunale.
Siamo nel 2017, e non solo rimane vietata ogni forma di eutanasia in Italia, ma in Parlamento siamo ancora a discutere se concedere a noi esseri mortali il diritto o meno di rifiutare l’alimentazione forzata con un testamento biologico.
Non deludeteci, cari Parlamentari. Tenete a mente che le vostre scelte avranno conseguenze concrete sulla vita, la morte e soprattutto sulla sofferenza di ognuno di noi. 
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