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Truffe finanziarie. La colpa e’ anche dei risparmiatori, talvolta superficiali...
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Comunicato di Vincenzo Donvito
25 maggio 2018 13:01
 
 E’ emersa oggi la probabile ed ennesima truffa finanziaria che ha visto coinvolti centinaia di risparmiatori che avevano affidato i propri risparmi ad una setta religiosa con sede vicino Todi (1). Vedremo se si tratterà di truffa o meno; i contorni ci sono tutti, con tanto di azione della Guardia di Finanza e i vani tentativi della Consob per avere informazioni.
Siamo in clima in cui il neo-capo del governo ha promesso ai risparmiatori presunti truffati dalle banche che farà di tutto per farli tornare in possesso dei loro soldi. Ed esistono ancora (e sempre più) risparmiatori che cadono in queste opportunità di guadagni mirabolanti, che anche “ad occhio nudo” e con scarsa conoscenza degli strumenti finanziari, sarebbero facilmente individuabili come trappole per allocchi. Nel caso degli arresti di oggi… va bene che la setta religiosa aveva anche un arcivescovo che teneva messa in quel di Todi, città di una regione messianica (Umbria) e cattolica per eccellenza storica, cosa che avrebbe potuto convincere qualche bacchettone della estrema religiosità dell’azione…. ma ci sono ancora queste persone che credono a queste cose? Sembra proprio di sì. Noi in Aduc ne abbiamo collezioni e collezioni. Persone che ci scrivono ogni giorno cercando una strada per recuperare soldi dati a società di broker con sedi nelle isole Marshall o a Vunuatu nel Pacifico del sud, oppure Saint Vincent e Grenadine nei Caraibi (2), etc. Tutte società che operano via web e che, promettendo grandi ricavi da investimenti piccoli e medi, riescono a farsi consegnare soldi che, puntualmente, si dissolvono.
Noi di Aduc crediamo di non essere dei pivellini in materia, ma spesso siamo presi da uno sconforto che, al momento (però e per fortuna), non ha ancora avuto il sopravvento. Sono più di 25 anni che diamo consulenza e consigli su come non farsi fregare o mettere i piedi in testa: decaloghi, comunicati, articoli, schede pratiche, call enter di consulenza, sedi con professionisti volontari, trasmissioni radio e tv…. Ma sembra di lottare contro i mulini a vento, dove questi ultimi sono proprio i risparmiatori che, talvolta anche quando hanno ricevuto da noi un qualche consiglio, ci cascano lo stesso. Certo, l’Italia (e non solo) é un Paese in cui il gioco d’azzardo di Stato (lotterie et similia) va per la maggiora, e quindi si capisce perche’ questo azzardo non si debba limitare solo a qualche decina di euro di speranze che si comprano dal tabacchino, ma anche a piccoli gruzzoletti magari messi da parte con qualche speranza di rendita per sé e per i propri eredi.
Noi non molliamo, ovviamente. Ma cogliamo l’occasione per ricordare all’”avvocato degli italiani”, il prof. Giuseppe Conte premier, che dovrà avere a che fare con questi cittadini risparmiatori. Spesso vittime di promotori finanziari e banche che li costringono, per esempio, a comprare azioni di cui non sanno nulla altrimenti non gli danno il mutuo per la casa, o prodotti finanziari che puzzano di truffa “lontani un miglio”. Ma spesso “sempliciotti”, superficiali che, pur essendo stati informati che la fiamma brucia, siccome con un sorriso o con una preghiera gli hanno detto che quel fuoco fa bene alla pelle, non esitano a metterci sopra la mano ad occhi chiusi.

1 - qui la notizia dell'agenzia stampa Ansa
2 – qui si possono leggere alcune lettere disperate che riceviamo in merito
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