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Ue. Ema, il bussolotto e le regole
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Comunicato di Primo Mastrantoni
21 novembre 2017 13:19
 
 Che sfiga, dice qualcuno, mentre altri se la prendono con l'Unione europea e le sue regole. Ci riferiamo al sorteggio che ha deciso la sede dell'Agenzia europea per il farmaco ad Amsterdam, lasciando a bocca asciutta Milano. 
Nel caso il sorteggio avesse favorito Milano cosa avrebbero detto coloro che oggi protestano? Ovvio che sulle spoglie della Brexit (è bene che si ricordi cosa vuol dire uscire dalla Ue) si sono avviate consultazioni tra i vari Stati membri, partendo dai dossier presentati dalle città candidate, che lascia presupporre scambi futuri. La sensazione è che la Ue si sia mossa disordinatamente (questo vale anche in altri settori) senza un piano organico, disponendo regole che, in conclusione, si affidano alla dea Fortuna. Purtroppo le regole sono quelle e non si possono cambiare a gioco iniziato. Certo, l'occasione è buona per metterle in discussione, ma per il futuro. Nel frattempo, per il nostro Paese è una lezione che ci dovrebbe indurre a "giocare" d'anticipo e a fare un più efficace "gioco" di squadra.
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