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VERMI PER DISINFETTARE LE FERITE
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Comunicato 
16 maggio 2005 0:00
 

Roma, 16 Maggio 2005. I vermi possono aiutare a pulire ferite difficilmente guaribili grazie al fatto di cibarsi di tessuti morti. Lo dimostra uno studio australiano, presentato il 13 maggio al "Chirurgie-College" di Sidney. Non si tratta di vermi qualunque, bensi' di bachi coltivati appositamente, quindi sterili, che agiscono come dei micro-chirurghi. Il loro impiego e' indicato specialmente per diabetici, cardiopatici e malati ai polmoni.
L'uso di un particolare tipo di verme, la sanguisuga (Irudo medicinalis) era gia' conosciuto da molto tempo nel trattamento di edemi superficiali, cancrene o pressione alta. La pratica e' stata descritta nel film del regista cinematografico Ermanno Olmi, "Il mestiere delle armi", nel quale si racconta dell'ultima settimana di vita di Giovanni de' Medici, detto anche dalle Bande Nere, condottiero a capo dell'esercito pontificio nel XVI secolo, ferito ad una gamba finita in cancrena. Oltre alla azione di "pulizia" le sanguisughe hanno un effetto analgesico e anestetico per le particolari sostanze contenute nella loro saliva. Si torna all'antico? Certo non vedremo nelle farmacie le ampolle di vetro con le sanguisughe, ma rivalutare, e aggiornare, antiche pratiche mediche ci sembra un atto di concreta razionalita' scientifica.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc.
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