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VIAGGIARE NEI PAESI A RISCHIO. I DIRITTI DEL TURISTA
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Comunicato 
11 agosto 2006 0:00
 

Roma, 11.8.2006. Un attentato, o fallito attentato, terroristico in uno dei Paesi a forte richiamo turistico ripropone il tema degli annullamenti del viaggio in una localita' a rischio.
Disdire un pacchetto turistico e' oneroso perche' comporta penali tanto maggiori quanto piu' ci si avvicina alla data di partenza: annullare una prenotazione 3 giorni prima della partenza significa perdere il 100% di quello che si e' pagato, cioe' tutto il costo della vacanza. Solo una comunicazione ufficiale del ministero degli Affari Esteri e/o del ministero della Salute, che sconsiglia il viaggio per motivi di sicurezza o di sanita', puo' portare all'annullamento del viaggio senza penalita'. In questo caso, in seguito ad un accordo tra i maggiori tour operator e il ministero degli Affari Esteri, il turista puo':
* essere indirizzato su altra localita', che puo' avere costi maggiori che devono essere pagati dal viaggiatore;
* essere rimborsato.
Si puo' sottoscrivere una assicurazione per l'annullamento del viaggio, in questo caso occorre pero' leggere attentamente le clausole contrattuali, per capire gli ambiti di copertura (malattia, infortunio, incidenti, calamita', attentati), le eventuali franchigie e gli oneri accessori (es. iscrizioni) che comunque devono essere pagati oltre, evidentemente, all'assicurazione stessa.
Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc
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