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VOLARE GROUP. MA NEI PIANI DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO ESISTONO ANCHE I RIMBORSI PER CHI AVEVA ACQUISTATO I BIGLIETTI? L'ATTESA DEI "VOLARE PEOPLE"
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Comunicato 
25 febbraio 2005 0:00
 

Firenze, 25 Febbraio 2005. Dopo tre mesi dalla sospensione dei voli di Volare Group e dopo la nomina governativa del commissario straordinario, Carlo Rinaldini, cosa succede? Sappiamo che il commissario e' tenacemente al lavoro e ogni tanto c'e' qualche timida notiziola che traspare, ma niente di piu' di indiscrezioni, avvenimenti probabili, etc. E soprattutto silenzio totale sulle decine di migliaia di persone che avevano acquistato un biglietto. Di queste, circa 10 mila (che sono coloro che ci hanno inviato una lettera in copia conoscenza), seguendo le nostre indicazioni hanno provveduto ad una messa in mora della compagnia aerea richiedendo il rimborso (e gli eventuali danni) per quanto anticipato e non onorato: una sorta di "Volare people" che si sono ritrovati ad essere trasformati da passeggeri in obbligazionisti, con dei bond che, a paragone con quelli argentini fanno apparire questi ultimi come se fossero prodotti della Banca Svizzera.
Sappiamo che la situazione non e' facile per il commissario Rinaldini, ma non vorremmo che la diffusa impressione che la compagnia MyAir, che di recente e' diventata operativa con molto personale (dirigente e no) e non solo della Volare Group, fosse una sorta di colpo di spugna sui debiti passati della Volare Group per consentire a parte del personale di non restare senza lavoro.
Sul sito Internet della nostra associazione e' in corso un animato confronto in materia negli specifici forum ("Di' la tua": clicca qui): passeggeri/creditori rimasti a terra, piloti e dipendenti vari della Volare Group mostrano sempre piu' preoccupazione per le loro sorti, ma cio' che piu' li disorienta e' la mancanza di informazione.
Tutti i passeggeri/creditori sono pronti, avendo spedito la messa in mora, ad avviare le necessarie azioni legali per il recupero del dovuto. Noi li stiamo al momento frenando perche' l'interlocutore e' moribondo e senza un centesimo in tasca. Crediamo in questo modo di dare una mano al commissario Rinaldini, evitando che si debba destreggiare, complicandosi l'operato, anche con sentenze di giudici che non possono non dar ragione a chi e' rimasto a terra. Ma tutto questo ha bisogno di un segnale, che ci indichi che qualcosa e' in movimento anche per la soluzione di questi debiti: se gia' ci fosse qualcosa, ce ne scusiamo, ma noi non ce ne siamo accorti, cosi' come non se ne sono accorti tutti coloro che hanno inviato la raccomandata A/R chiedendo che fosse loro data una risposta, anche interlocutoria.
Vorremo infine ricordare al commissario Rinaldini, che una compagnia aerea, in una societa' sempre piu' attenta ai diritti dei consumatori (e' dello scorso 17 febbraio il nuovo regolamento Ue di tutela dei viaggiatori del settore), non puo' non mettere al primo posto del suo operato la soddisfazione e i diritti dei propri clienti. Schiacciare i diritti di questi soggetti a favore di quelli dei lavoratori, come per esempio sempre avviene quando questi ultimi esercitano il diritto di sciopero, e' a nostro avviso una carta perdente in un'economia che dovrebbe avere al primo posto la concorrenza.
Vincenzo Donvito, presidente Aduc
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