====== AVVERTENZE ONLINE ================== Quindicinale telematico sulle politiche dei consumatori. Per conoscere ed aver coscienza dei propri diritti, per combattere le arroganze di ogni tipo. Edito da Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel: 055.290606 - Fax: 055.2302452 URL: http://www.aduc.it ------------------------------------------- Il numero integrale è scaricabile a questi indirizzi in versione TXT o PDF: http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/newsletter/Avvertenze-2009-11.txt http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/newsletter/Avvertenze-2009-11.pdf ------------------------------------------- Avvertenze numero 2009-11 del 1 Giugno 2009 In Internet: http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/ In questo numero: - Editoriale. Sette motivi e sette consigli per votare alle prossime elezioni http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/index.php?ed=265 - La scheda. L'ACQUISTO DI UN IMMOBILE: LE VERIFICHE PREVENTIVE http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=40694 - La pulce nell'orecchio. DELLA SERIE: NON E' TUTT'ORO QUEL CHE RILUCE … OVVERO: SULLA PERICOLOSITA' DELLE LAMPADINE A BASSO CONSUMO ENERGETICO http://www.aduc.it/dyn/pulce/art/singolo.php?id=261192 - MediCare? Il Sultano double-Face. Welfare, Sanita’, Informazione…. celeste pascolo italiano http://www.aduc.it/dyn/medicare/art/singolo.php?id=261492 - Osservatorio Legale. Violazione codice stradale. Dove impugnare la cartella esattoriale http://www.aduc.it/dyn/osservatoriolegale/art/singolo.php?id=261495 - MacroMicro Economia. I gestori telefonici promettono alle piccole aziende: siamo il tuo braccio destro. Invece le trattano come carne da macello http://www.aduc.it/dyn/macromicro/art/singolo.php?id=261497 - Il Condominio. Ponteggi in condominio: la responsabilita' in caso di furto http://www.aduc.it/dyn/condominio/art/singolo.php?id=261494 - Famiglia e Individuo. Il mantenimento dei figli maggiorenni http://www.aduc.it/dyn/famiglia/art/singolo.php?id=261496 - Usi & consumi - News dal Mondo http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/uec.php?ed=265 PERU / I peruviani possono arrestare concittadini in flagranza di reato SPAGNA / Tempo di crisi e i clienti cambiano gestore telefonico U.E. / Compagnie aeree ancora poco corrette ITALIA / Telefonia fissa. Il codice migrazione in bolletta rendera' piu' facile il cambio gestore FRANCIA / Un processo annullato per eccessiva durata ITALIA / Facebook: le norme della Privacy ITALIA / Multa al pedone che attraversa fuori delle strisce ITALIA / Il Garante 'rispiega' il mestiere ai giornalisti: prima di pubblicare foto tratte da Facebook, verificate U.E. / Contatori del gas: messa in mora dell'Europa all'Italia GHANA / Computer usati e i danni all'ambiente ITALIA / Otto per mille. Soldi al terremoto? No, priorita' alle casse vaticane. Rivedere il diabolico meccanismo ITALIA / La peggiore delle offese: sei gay, handicappato e mafioso ITALIA / Ridotti i tassi di interesse per i pagamenti al Fisco ITALIA / Basta processi spettacolarizzati in tv: Agcom vara codice. E Vespa e' d'accordo ITALIA / Trasporti, poste e tlc: settori non liberalizzati GERMANIA / L'uranio nell'acqua minerale: alla larga dai bambini ITALIA / Autocura in crescita ITALIA / Aumenta il consumo d'acqua, ma la crescita rallenta ITALIA / Umberto Veronesi: no alla cena alle 18 in ospedale GERMANIA / Chiude l'unica farmacia non appartenente a un farmacista USA / Eroina. La dipendenza si cura meglio se si usa cannabis ITALIA / Multe in citta': nel 2008 superata la soglia dei 12 milioni ITALIA / Le famiglie spendono di piu' in tabacchi che in acqua SVIZZERA / Il trasporto su rotaia molto piu' conveniente di quello su gomma ITALIA / Il ritorno dei fumatori: aumentati del 3,4% ITALIA / Istat. Nel 2008: numero nuovi disoccupati maggiore numero nuovi occupati ITALIA / Cognome materno e paterno: il calvario umano e della giustizia ITALIA / Le vacanze tengono: piu' brevi e avanza il low cost CINA / Il 50% dei vestiti per bimbi non e' a norma. Ok per il 95% dei giocattoli AUSTRALIA / Depuratore universale per l'acqua ITALIA / Il Tar Toscana sdogana la penna blu per i concorsi SVIZZERA / Elettrosmog rimane nei limiti consentiti nonostante il boom della telefonia mobile ITALIA / Attenzione ai decoder per la tv digitale terrestre a poco prezzo e di scarsa qualita' SVEZIA / Il primo vescovo donna dichiaratamente lesbica G.BRETAGNA / Nuova rivoluzione. Per vedere la tv satellitare basta la consolle per videogiochi - Le iniziative http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative.php?ed=265 112, nuova azione dell'Ue contro Italia per non attivazione Numero Unico Europeo. Noi l'avevamo detto ... http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=265&id=259760 Carceri. Come si sprecano i soldi del contribuente http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=265&id=259763 Call center e credito residuo nella telefonia. Il metodo (non) regolatorio dell'Agcom: una serie di condoni senza sanzioni http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=265&id=259771 Bollette telefoniche gonfiate. Il Consiglio di Stato rinvia decisione su blocco automatico numeri 899 http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=265&id=259894 Aduc - Osservatorio Lecce. Tombino danneggiato: aspettiamo il ferito? http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=265&id=259926 Numeri speciali e bollette gonfiate http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=265&id=260011 Italia. Che strano Paese http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=265&id=260014 I disastrosi call center dei gestori telefonici, domani 19 maggio l'Aduc ne parla ad Uno Mattina (Rai 1) http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=265&id=260024 Roma. Capitale delle buche e degli scippatori http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=265&id=260208 Residenze Sanitarie assistenziali e liste d'attesa. La demagogia e le bufale della Regione Toscana http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=265&id=260244 Regione Lazio. Sanita', 28 associazioni scrivono a Marrazzo: occorre efficienza e trasparenza http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=265&id=260246 Aduc - Osservatorio Firenze. Il palo/orologio barriera architettonica di via don Minzoni... dopo un anno e mezzo: e' abusivo! http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=265&id=260358 Piano carceri. Urgenti garanzie contro sprechi e disservizi. Nel frattempo che si fa? Interrogazione http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=265&id=260366 Te' verde e Aids http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=265&id=260397 Elezioni europee. Grazie alla Rai il voto rischia di non essere libero e consapevole. Campagna per la disdetta del canone tv http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=265&id=260400 Siamo il Paese di Arlecchino. Il caso tramvia di Firenze http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=265&id=260406 Fastweb rende impossibile il recesso dal contratto. Denuncia ad Antitrust e Agcom http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=265&id=260410 Telecom Italia e futuro della rete: il Governo decida senza fare sconti all'ex monopolista, non si favorisce l'italianita' delle aziende dando privilegi a societa' inefficienti e indebitate http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=265&id=260412 Condizionatori d'aria. Consigli per gli acquisti http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=265&id=260624 Editoria. Berlusconi: se cresce informazione Paese piu' libero. Giusto! I consigli dell'Aduc http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=265&id=260640 I metodi piu' comuni per estorcere il canone e come difendersi http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=265&id=170597 Parlamento. Diminuire i parlamentari? Cominciamo dai ministri http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=265&id=260836 Banca. La bufala delle nuove norme sulle commissioni di massimo scoperto... rientrano le vecchie dalla finestra http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=265&id=260852 Sciopero di un mezzo pubblico. Il caso Ataf a Firenze: perche' contro gli utenti? http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=265&id=260858 Amministrazione Firenze, ovvero i bacchettoni col vizietto http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=265&id=261029 Roma. I candidati-vandali deturpano la Capitale. Non votateli. Sollecito al Sindaco http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=265&id=260890 Annunci ingannevoli: cercasi mille postini, ma si tratta di distribuire volantini. Il periodico Infolavoro denunciato all'Antitrust http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=265&id=261022 L'acquisto di un immobile: le verifiche preventive. Scheda pratica dell'Aduc http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=265&id=261024 Comune di Roma e Municipi. 500 Consiglieri municipali (circoscrizionali), 80 assessori Municipali, 20 Presidenti di Giunta, 20 presidenti di Consiglio municipale, ecc. Per fare che? http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=265&id=261061 Pra. Anche il ministro dei Trasporti lo ritiene inutile e dannoso per i cittadini. E ora? http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=265&id=261068 Aduc - Osservatorio Lecce. Rimuovete quei rifiuti a Cavallino http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=265&id=261074 Tagliare il numero dei Parlamentari servira' solo a rafforzare la casta e le lobby economiche, contro gli interessi dei cittadini consumatori http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=265&id=261076 Occhiali da sole. Consigli per gli acquisti http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=265&id=261170 Il taglio dei parlamentari http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=265&id=261174 Roma. Niente biglietti per il trasporto pubblico? Niente controlli. Lettera ad Alemanno http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=265&id=261217 Commercio. Un mondo di schizofrenici http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=265&id=261387 Roma. L'Atac e i prussiani http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=265&id=261416 - Gli Articoli Gb. Morte assistita, verso nuove linee guida per gli infermieri http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/arti.php?id=260041 Turisti e studenti tutti clandestini. Rischio multe e arresti. Istruzioni dell'Aduc http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/arti.php?id=260217 Tv a pagamento e previsioni ottimistiche: conquistera' la meta' delle famiglie italiane http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/arti.php?id=260368 The Pirate Bay: l'industria chiede piu' soldi http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/arti.php?id=260626 Pillola del giorno dopo alle parlamentari: grazie, e che serva per abolire la ricetta! http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/arti.php?id=260654 I grandi attentatori alla privacy su Internet: Facebook e l'onorevole Carlucci http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/arti.php?id=260740 Telefonia e disservizi. La differenza tra associazioni di consumatori e gestori http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/arti.php?id=260750 Cannabis terapeutica, come ho convinto una Asl a pagarla http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/arti.php?id=260757 A che serve la nuova rete in fibra ottica? Serve http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/arti.php?id=260839 Cordone ombelicale: ripartiamo dai numeri per una soluzione ragionevole e non ideologica http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/arti.php?id=261199 Prostituzione. Governare i fenomeni sociali e non ridurli alla clandestinita'! http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/arti.php?id=261488 ------------------------------------------- LE PETIZIONI DELL'ADUC Sono quattro, e sul sito c'e' la documentazione che ne spiega i motivi e vi chiede di firmarle. Vi riportiamo uno stralcio di quanto troverete sul sito. ONU / VATICANO La petizione chiede al Segretario generale delle Nazioni Unite di modificare lo status del Vaticano, da "Stato non membro, Osservatore Permanente" con potere di voto, a Organizzazione non governativa con potere consultivo. http://www.aduc.it/dyn/holy/ PER LA COMMERCIALIZZAZIONE DELLA RU486 La pillola che consente l'aborto farmacologico http://www.aduc.it/dyn/ru486/ SPOT INDESIDERATI AL CINEMA La petizione chiede che al ministro dei Beni Culturali di intervenire sui gestori dei cinema si' che si impegnino ad indicare l'orario di inizio del film, e non quello di inizio della pubblicita'. http://www.aduc.it/dyn/cinema/ PER L'ABOLIZIONE DEL CANONE RAI La petizione rivolta a Camera e Senato chiede l'abolizione del canone/tassa Rai http://www.aduc.it/dyn/rai/ ------------------------------------------- Ricordiamo ai lettori che sul portale sono in lettura anche cinque settori con informazioni e consigli quotidiani, oltre ad un sito di consulenza finanziaria, tutti editi dall'Aduc: - Usi & Consumi http://www.aduc.it/dyn/ucquot/ Notizie dal mondo - Droghe http://droghe.aduc.it Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realta', ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. - Salute http://www.aduc.it/dyn/salute/ Uno spazio di informazione e discussione basato su un principio essenziale: solo l'individuo puo' disporre della propria salute. Oltre alla ricerca con le cellule staminali, alla clonazione, all'eutanasia e alla lotta al dolore, ADUC Salute informa su temi come fecondazione assistita, interruzione di gravidanza, tossicodipendenza, contraccezione, sessualita', etc. Ogni settimana viene edita una newsletter. - Investire Informati: informazione e consulenza finanziaria http://investire.aduc.it Ogni quattordici giorni viene edita una newsletter con tutto cio' che e' stato pubblicato nel periodo - Telecomunicazioni http://www.aduc.it/dyn/tlc i diritti degli utenti di tv, Internet e telefonia ------------------------------------------- EDITORIALE Sette motivi e sette consigli per votare alle prossime elezioni Le elezioni sono sempre un fatto importante nella nostra vita. Siamo liberi di parteciparvi o meno, ma con la consapevolezza che se non decidiamo, sono altri che lo faranno per noi e, a meno che non optiamo per una vita da clandestini, dobbiamo adeguarci alle indicazioni di chi ha partecipato prima e di chi ha vinto dopo. Quelle del prossimo 6-7 giugno sono di duplice valenza, amministrativa ed europea. Avremmo voluto che ci si potesse esprimere anche sui referendum elettorali perche' avremmo risparmiato diverse centinaia di milioni di euro da devolvere anche ai terremotati d'Abruzzo, ma il Governo ha deciso che la ragion politica (l'auspicio che il referendum fallisca per mancanza del quorum dei partecipanti 50%+1 degli aventi diritto) e' superiore anche alla vita delle persone: incassiamo e facciamone tesoro. Le elezioni amministrative sono abbastanza sentite; i candidati in lizza parlano di problemi specifici del loro territorio e propongono le varie soluzioni di continuita' o di alternativa. La campagna sulle elezioni europee e' praticamente inesistente. Dovrebbe essere al centro del dibattito politico non amministrativo, ma sembra piu' che altro un sondaggio sul gradimento (politico, etico, economico, sociale e personale) dell'attuale maggioranza del Governo nazionale: ci sono piccole eccezioni, guardatele con maggiore interesse. Cerchiamo di capire se esiste un metodo per farsi meno male e ridurre il danno, anche in questo contesto in cui il "conoscere per deliberare" sembra appartenere solo ai libri di storia e a Paesi diversi dal nostro. Ecco alcune valutazioni che speriamo siano prese in considerazione da chi voglia marcare il proprio voto e non affidarlo ad altri: 1 - ricordatevi che siete essenzialmente consumatori di prodotti e utenti di servizi: usate il naso per puntare chi ha argomenti in materia; 2 - non fidatevi delle promesse; 3 - guardate a cosa e come hanno fatto coloro che amministravano o facevano opposizione prima: gli uomini e le donne nuovi sono talmente rari che non siamo riusciti a vederne uno; 4 - diffidate di tutti coloro che imbrattano le strade e i cartelloni con manifesti affissi dove non dovrebbero essere: se non rispettano queste piccole regole della gara, perche' dovrebbero essere i nostri rappresentanti li' dove le regole sono fondamentali? 5 - non seguite le ideologie: sono morte anche in chi le evoca per convincervi; 6 - diffidate di chi, per convincervi, fa leva su sentimenti e sensazioni che sono altro rispetto al voto che dovete esprimere: * per amministrare una citta' con servizi efficienti, fruibili, economici, umani non bisogna, per esempio, essere a favore o contro la pena di morte, oppure amici o nemici del neo-presidente Usa; * per votare a Strasburgo sulle direttive in materia di liberalizzazioni, o sul diritto di asilo o sui costi delle telecomunicazioni, o sulle regole agricolo-alimentari non bisogna necessariamente appartenere ad uno o ad un altro schieramento. Dopo le note posizioni del presidente della Camera Gianfranco Fini su varie questioni che sembravano patrimonio di schieramenti diversi dal suo, il voto ad personam, considerando anche i punti esposti sopra, e' quello che conta; 7 - diffidate di chi vi si presenta solo perche' amico di qualcuno importante, vuol dire che ha poco da offrire di se stesso. Qui diversi comunicati Aduc in materia: http://www.aduc.it/dyn/ricerca/?ricerca=elezioni&tipo=comu (Vincenzo Donvito) ------------------------------------------- LA SCHEDA PRATICA L'ACQUISTO DI UN IMMOBILE: LE VERIFICHE PREVENTIVE Chi volesse acquistare un immobile deve provvedere ad effettuare -prima della firma del contratto- una serie di ricerche: catastali, urbanistiche e ipotecarie. In mancanza di accordi contrattuali diversi -o comunque a prescindere da questi- e' l'acquirente che deve farsi carico di effettuare tutte le verifiche del caso, utili ad evitare problemi o grane di varia entita'. LE RICERCHE CATASTALI Sono quelle utili per controllare la descrizione dell'immobile e dei suoi accessori (cantina, garage), nonche' verificare che lo stesso sia di proprieta' della persona che ce lo vende o se questi lo possiede in comunione o in comproprieta'. Si puo', volendo, verificare anche quanti altri immobili possieda eventualmente il venditore, nonche' la rendita catastale dell'immobile. Ci si puo' rivolgere all'ufficio provinciale del'Agenzia del Territorio oppure fare visure e richieste direttamente dal sito dell'Agenzia stessa. Con il servizio "Certitel" si possono ricevere i documenti richiesti a casa o nella casella email. Si possono fare ricerche per immobile, per soggetto (o cointestato), per partita (se esistente), riferita al periodo attuale o ampliata, quindi riferita a periodi decennali o ventennali. Regole speciali sono sancite nei riguardi delle planimetrie catastali, considerate documenti riservati in considerazione dei rischi collegati alla loro circolazione nel caso in cui finissero nelle mani di malintenzionati. Sono autorizzati oltre al proprietario, i parenti, gli inquilini, i tecnici, i mediatori ed altri ove forniti di autorizzazione rilasciata dall'interessato -non autenticata-. Questi i link utili: http://www.agenziaterritorio.it/?id=666 http://www.agenziaterritorio.it/?id=1267 LE RICERCHE URBANISTICHE La ricerca urbanistica riguarda la visura od il certificato della domanda di condono, della licenza o concessione edilizia e della licenza di abitabilita' ed agibilita'. Occorre recarsi all'ufficio tecnico del Comune, sezione urbanistica, presentando i dati anagrafici del proprietario attuale e del primo proprietario o costruttore. Molti comuni rendono accessibili gli atti anche on-line, previa registrazione. Sul certificato di abitabilita' e relativi obblighi del venditore invitiamo alla lettura di questo "Osservatorio legale", la rubrica quindicinale edita da noi: http://www.aduc.it/dyn/osservatoriolegale/art/singolo.php?id=219968 LE RICERCHE IPOTECARIE Sono quelle che permettono di verificare le trascrizioni degli atti di trasferimento o costituzione di diritti sull'immobile in cui compaiono il venditore o altri soggetti (atto di acquisto della proprieta', nuda proprieta', esistenza di usufruttuari, etc.). Si controllano in questo modo anche eventuali vincoli esistenti sull'immobile, come pignoramenti, iscrizioni ipotecarie -anche derivanti da richieste di mutuo-, sequestri, servitu', etc. Anche per queste informazioni ci si puo' rivolgere all'ufficio provinciale dell'Agenzia del Territorio oppure fare richieste direttamente dal sito dell'Agenzia stessa. Questo un link utile: http://www.agenziaterritorio.it/?id=667 ULTERIORI VALUTAZIONI TRA CUI LA CERTIFICAZIONE DEGLI IMPIANTI Nell'acquisto di un alloggio e' opportuno che il nuovo proprietario non si limiti alle sole valutazioni estatiche, ma che si ricordi di verificare lo stato di manutenzione delle parti edilizie -quali i muri ed i pavimenti, cosi' come i serramenti, nonche' la stessa efficienza ed idoneita' degli impianti tecnologici (elettrico, termico, gas domestico, idrosanitari, scarichi), siano essi centralizzati od autonomi. Spesso ci si accontenta di vedere gli impianti in funzione, trascurando un controllo ulteriore, ossia che rispondano a regole di sicurezza e siano oggetto di manutenzione periodica (si veda per esempio la caldaia, per la quale e' bene farsi consegnare il libretto di uso e manutenzione in modo da verificare i controlli periodici effettuati). Per quanto riguarda i vari impianti (elettrico, radiotelevisivo, di riscaldamento e/o climatizzazione, idrico, sanitario, del gas, di sollevamento persone, antincendio, di apertura cancelli, etc.etc.) e' bene sapere che la legge prevede obblighi di certificazione per quelli installati dopo il 27/3/2008, con emissione di un documento di progetto (o un "elaborato tecnico") e di una "dichiarazione di conformita'" (emessi dall'installatore ai sensi del DM 37/2008). Per gli impianti realizzati prima del 27/3/2008 ma comunque dopo il 13/3/90, l'obbligo di certificazione vige solo se previsto dalla legge in vigore in quel periodo (legge 46/90 inerente in special modo gli impianti elettrici ed elettronici). Per questi impianti, se manca documentazione, e' possibile farsi rilasciare -dietro verifica tecnica- una dichiarazione di rispondenza (emessa ai sensi del DM 37/2008) che sostituisce in tutto quella di conformita'. Se l'impianto e' precedente al 13/3/90 e' bene verificare almeno la presenza di un interruttore salvavita (per quelli elettrici) ed accertarsi che i cavi e le prese a spina siano protetti contro i contatti diretti. E' quindi opportuno prendere visione della suddetta documentazione e preferibilmente farsela consegnare (anche in copia), pur se ad oggi non c'e' alcun obbligo per il venditore di allegare la stessa al contratto di compravendita (obbligo che e' rimasto in vigore per il periodo 27/3/08 - 25/6/08, poi abrogato dal d.l.112/08). Per gli impianti termici (caldaie) di tipo unifamiliare, e' necessario controllare il libretto di impianto (sotto i 35 kw) od il libretto di centrale (potenza superiore ai 35 kw), nonche' i controlli periodici effettuati (ai sensi della legge 10/91 e succ.mod.) e le certificazioni fatte in conformita' alle disposizioni del Comune. Si veda per dettagli la scheda riportata tra i link utili. Per quanto riguarda l'impianto del gas domestico, e' necessario anche accertare l'esistenza della ventilazione necessaria nei locali interessati, l'integrita' e l'idoneita' di raccordi flessibili che collegano l'impianto a gas e delle fascette stringitubo, provvedendo a sostituire quanto necessario. Stesso dicasi per la canna fumaria, che potrebbe essere intasata o deteriorata, ovvero essere utilizzata con collegamenti impropri che potrebbero danneggiarla od ostacolare il tiraggio. Per questi controlli e' necessario interpellare un tecnico competente, ed in caso di dubbio rivolgersi ad un perito industriale o ad un ingegnere, che sapra' valutare l'impianto ed indicare le opportune verifiche. Link utili: - Scheda pratica SICUREZZA DEGLI IMPIANTI: LE NUOVE REGOLE http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=216407 - Scheda pratica REVISIONE CALDAIE: VECCHIE E NUOVE REGOLE http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=182226 UNA NOTA SULLE SPESE CONDOMINIALI Il trasferimento di proprieta' di un immobile comporta anche il trasferimento di tutti i diritti e obblighi legati allo stesso, compreso il pagamento degli oneri condominiali. L'acquirente, in particolare, e' responsabile in solido con il venditore (vecchio proprietario) per tutte le spese inerenti l'anno in corso di acquisto e quello precedente. Spesso, inoltre, l'acquirente si trova poi a dover sostenere spese relative a delibere condominiali approvate dal venditore prima della vendita, inerenti magari spese ingenti delle quali non era a conoscenza. L'argomento e' complesso, ma vi sono degli accorgimenti che possono essere presi in fase di acquisto (sul contratto) che possono aiutare a ridurre i rischi. Qui un articolo di approfondimento sul tema della nostra rubrica quindicinale "Il Condominio": http://www.aduc.it/dyn/condominio/art/singolo.php?id=244998 SCHEDE COLLEGATE - Scheda LA COMPRAVENDITA IMMOBILIARE http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=156425 - Scheda LE IMPOSTE SULLA COMPRAVENDITA IMMOBILIARE http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=156424 Ha collaborato Barbara Vallini (Rita Sabelli) ------------------------------------------- LA PULCE NELL'ORECCHIO Quindicinale di riflessione per mettere il dubbio, con l'informazione, su alcune certezze di: Annapaola Laldi DELLA SERIE: NON E' TUTT'ORO QUEL CHE RILUCE … OVVERO: SULLA PERICOLOSITA' DELLE LAMPADINE A BASSO CONSUMO ENERGETICO Sabato 23 maggio sono andata a visitare Villa Nobel a Sanremo. Quando sono arrivata, nel salone principale, era in corso un incontro sul Lupus Eritematoso Sistemico (LES), che e' una malattia subdola, per certi versi ancora misteriosa e per fortuna piuttosto rara, che colpisce soprattutto le donne, e che in Italia, dal 2006, e' stata classificata come malattia cronica e invalidante. Dopo aver ascoltato alcune battute dell'incontro, ho preso con me una copia di "Icaro", la rivista del "Gruppo Italiano LES" per portarla a un'amica medico. Ma, nel darle una scorsa, mi sono imbattuta in un articolo che ho trovato interessante e inquietante; esso infatti richiama l'attenzione in modo documentato sul fatto che le lampadine fluorescenti compatte -LFC-(note come lampadine a basso consumo energetico), considerate un toccasana per l'ambiente, provocano invece ulteriori gravi danni alle persone affette dal LES o da altre malattie (o disturbi) quali, per esempio, l'autismo, l'epilessia e l'emicrania. Istintivamente mi e' sembrato giusto dedicare le mie noterelle di inizio giugno a questo problema, anche perche' forse c'e' ancora un qualche margine di intervento presso l'Unione Europea, e cosi' riproduco di seguito l'articolo in questione; si tratta della traduzione italiana di un appello che, come si legge nell'introduzione, e' stato "lanciato da David Price, coordinatore della Spectrum Alliance, (http://www.spectrumalliance.org.uk), nell’ambito della piu' vasta campagna di sensibilizzazione in Europa sulle conseguenze sulla salute originate dall’uso di questo genere di illuminazione". Lo posso riprodurre col gentile permesso della Presidente del "Gruppo Italiano LES", Maria Teresa Tuccio. La quale fa anche sapere che chi fosse interessato a mettersi in contatto col gruppo puo' rivolgersi ad Augusta Canzona, vicepresidente del "Gruppo Italiano LES", scrivendole a questo indirizzo: lupusroma@virgilio.it. Ecco dunque l'articolo che si trova nella rivista "Icaro" n. 57/maggio 2009, p. 55 ss. e che nella sua veste originale si puo' leggere anche a questo indirizzo: http://www.lupus-italy.org/icaro/index.html. (Oltre ai titoli dei paragrafi gia' in grassetto nel testo originale, mi sono permessa di evidenziare anche altre parti. I numeri tra parentesi rimandano alle note che consistono in link che pero' non sono attivi nella nostra versione. Chi e' interessato a risalire alle fonti, puo' servirsi dunque del link dell'articolo riportato sopra) UE: DAL BANDO DELLE LAMPADINE A INCANDESCENZA ALLA PERICOLOSITA' ACCERTATA DEI DISPOSITIVI A BASSO CONSUMO LAMPADINE A BASSO CONSUMO ENERGETICO: QUALI RISCHI PER LA SALUTE? L’Europa e la Gran Bretagna pianificano la totale messa al bando delle lampadine a incandescenza ma questo significhera' sofferenze e totale esclusione sociale per le persone con problemi di fotosensibilita'. Si tratta delle persone con patologie quali Lupus, forme di dermatite o eczema, elettrosensitivita', autismo, epilessia, emicrania, alcuni tipi di porfiria, e molte altre ancora che possono soffrire gravi e dolorose reazioni all’illuminazione a basso consumo. Come sappiamo, entro settembre 2012 saranno messe al bando in tutta l'Unione Europea le lampadine a incandescenza per fare spazio a quelle a minor consumo energetico. Lo hanno deciso gli esperti degli Stati membri che hanno approvato - come parte della Direttiva Ecodesign dei Prodotti che Consumano Energia (EuP) – una proposta di regolamento della Commissione volta a eliminare dal commercio gradualmente le lampadine tradizionali a partire dal 2009 per terminare alla fine del 2012. Da settembre 2009 non saranno piu' in vendita le vecchie lampadine incandescenti da 100 watt, stessa sorte per quelle da 75 watt a partire dal 2011 e per le lampadine a incandescenza da 40 e 25 watt dal 2012. Secondo questa proposta di regolamento, che deve essere ancora approvato dal Parlamento europeo, i consumatori potranno ancora scegliere tra le lampadine fluorescenti compatte a lunga durata oppure le lampade alogene efficienti che forniscono la stessa qualita' di luce dei bulbi incandescenti con risparmi energetici tra il 25% e il 50%. Le lampade fluorescenti compatte (LFC), la piu' diffusa tipologia di lampade a basso consumo oggi presente sul mercato, presentano purtroppo tre principali problemi: le radiazioni elettromagnetiche, il mercurio e le radiazioni UV. Radiazioni Elettromagnetiche Misurazioni eseguite dimostrano che le LFC generano potenti campi elettromagnetici a poca distanza dalla sorgente, fino ad un metro di distanza (1). Il centro indipendente di ricerche francese CRIIREM (Centre de recherche et d´information sur les rayonnements e'lectromagne'tiques) sconsiglia pertanto di utilizzare lampadine a basso consumo energetico a brevi distanze, come ad esempio per illuminare i comodini delle camere da letto o le scrivanie (2). La messa al bando delle lampadine ad incandescenza portera' quindi ad un aumento delle persone sottoposte ad alti livelli di radiazioni elettromagnetiche. Esistono, inoltre, indicazioni che il campo elettromagnetico generato dalle LFC puo' viaggiare all'interno dei cavi elettrici esponendo le persone alla cosi' detta “elettricita' sporca” in tutta l'abitazione. Uno studio pubblicato nel giugno del 2008 dall'American Journal of Industrial Medicine segnalava che questa elettricita' sporca aumenta di 5 volte il rischio di contrarre il cancro (3). L’effetto dannoso dell'elettricita' sporca e' stato evidenziato anche dalle ricerche condotte dalla ricercatrice canadese Marta Havas (4). Le lampade alogene a basso voltaggio (12V) possono anch’esse essere dannose a causa del campo elettromagnetico generato dal trasformatore. Cio' succede in particolare con le radiazioni emesse dai “trasformatori elettronici” che possono contaminare anche le condutture generando elettricita' sporca. Le lampade alogene a 220 V non hanno invece questo effetto. Mercurio Le LFC contengono da 3 a 5 mg di mercurio, una sostanza estremamente tossica per il cervello, il sistema nervoso, i reni ed il fegato. Sebbene si dica che le LFC hanno un basso contenuto di mercurio, questo quantitativo e' piu' che sufficiente a causare seri danni alla salute. In modo particolare sono a rischio le donne in stato di gravidanza ed i bambini piccoli, poiche' il mercurio influisce sullo sviluppo del cervello e del sistema nervoso del feto e del neonato. Valutazioni eseguite dimostrano che quando una lampadina a basso consumo si rompe i vapori di mercurio si diffondono e le emissioni superano di gran lunga i livelli di sicurezza per svariate settimane dalla rottura (5). Le lampadine che non vengano smaltite correttamente potrebbero rompersi nei camion della spazzatura, diffondendo i vapori di mercurio sulla citta', o finire nelle discariche dove il mercurio puo' contaminare aria, acqua e suolo. Di conseguenza, la messa al bando delle lampadine ad incandescenza ed il conseguente aumento dell’utilizzo delle LFC portera' centinaia di chilogrammi di mercurio direttamente nelle nostre case e nelle nostre strade. Radiazioni-UV Le LFC senza il doppio guscio protettivo (ed anche alcuni tipi di lampade alogene) emettono radiazioni UV-B e tracce di UV-C. E' ben noto che questo tipo di radiazioni sono dannose per la pelle (i.e. tumore della pelle) e per gli occhi (i.e. cataratta). Diversi studi, infatti, dimostrano che le lampade fluorescenti aumentano il rischio di contrarre tumori della pelle (6). La British Association of Dermatologists sostiene che le persone che soffrono di alcune malattie della pelle o che sono sensibili alla luce accusano un aggravamento dei loro sintomi in conseguenza dell’uso di lampadine a basso consumo energetico (7). Perfino individui senza problemi cutanei preesistenti possono sviluppare sul viso sintomi allergici e/o lesioni simili alle ustioni da sole (8). La protezione supplementare del doppio guscio sulle LFC puo' circoscrivere il problema delle radiazioni UV, ma fintantoche' saranno vendute LFC senza doppia protezione, le razioni UV continueranno ad essere un alto fattore di rischio. Ulteriori problemi Altri problemi correlati all’uso delle LFC comprendono il tremolio della luce -- che puo' provocare mal di testa, affaticamento della vista e problemi di concentrazione (9) -- e l’alta percentuale della componente blu della luce che, come e' risaputo, diminuisce la produzione di melatonina, che a sua volta puo' causare disturbi del sonno, tumori, attacchi di cuore, ecc. Referenze (1) http://www.criirem.org/doc/lbc_arcacriirem_Mise%20en%20Garde%2008-2007.pdf http://www.criirem.org/doc/criirem_communique_lpbassconso.pdf Bundesamt fuer Energie BEF, Electromagnetic fields of energy saving lamps, 2004, http://www.electricity-research.ch/scripts/index.php?lang=1031 (2) http://riimem.blogspirit.com/lampes/ (3) http://www.emfacts.com/weblog/?p=903 (4) Havas, M. 2006. Electromagnetic Hypersensitivity: Biological effects of dirty electricity with emphasis on diabetes and multiple sclerosis. Electromagnetic Biology and Medicine, 25: 259- 268, 2006 (5) http://mpp.cclearn.org/wp-content/uploads/2008/08/final_shedding_light_all.pdf (6) V. Beral, S. Evans, H. Shaw & G. Milton (1982), ‘Malignant melanoma and exposure to fluorescent lighting at work’, , 7 August 1982, pp. 290-293. Lytle CD, Cyr WH, Beer JZ, Miller SA, James RH, Landry RJ, et al. An estimation of squamous cell carcinoma risk from ultraviolet radiation emitted by fluorescent lamps. Photodermatol Photoimmunol Photomed 1992/1993; 9:268-274. (7) ‘Low-energy bulbs 'worsen rashes', http://news.bbc.co.uk/2/hi/health/7170246.stm (8) http://www.dailymail.co.uk/health/article-1075613/The-energy-saving-light-bulbs-leave-red-faced-- UV-radiation.html http://www.youtube.com/watch?v=6CVLa_tRslY (coverage on Canadian television) (9) ‘Low-energy bulbs cause migraine’, http://news.bbc.co.uk/2/hi/health/7167860.stm ‘Fluorescent lights giving pupils headaches’, http://www.telegraph.co.uk/news/main.jhtml?xml=/news/2007/09/06/nlights106.xml http://www.br-online.de/das-erste/report-muenchen/report-gluehbirne-klimaschutz-ID1230898145031.xml NOTE Sito del "Gruppo italiano LES" http://www.lupus-italy.org Il "Gruppo italiano LES" ha anche un numero verde che è il seguente: 800 22 79 78 Informazioni sul LES si possono trovare anche su http://it.wikipedia.org/wiki/Lupus_eritematoso_sistemico ------------------------------------------- MEDICARE? Quindicinale sulle politiche della salute. Informazione, dubbi sul mondo scientifico e sui problemi globali di: Giuseppe Parisi Il Sultano double-Face. Welfare, Sanita’, Informazione…. celeste pascolo italiano * Parlamento del popolo sovrano o Parlamento a libro paga? …vuole ridurre i parlamentari perche' a lui costano: li nomina, ma gli costano. Provate ad andare in Inghilterra e vedrete come reagiscono gli elettori se gli si prova a sottrarre i candidati dei loro collegi. (Marco Pannella) http://www.ilmessaggero.it/articolo_app.php?id=18007&sez=HOME_INITALIA&npl=&desc_sez= * La sicurezza del potere,si fonda sull’insicurezza del cittadino… (Leonardo Sciascia) * Leonardo Sciascia era la coscienza civile del Paese. (Giorgio Napolitano) http://palermo.repubblica.it/dettaglio/Il-tributo-di-Napolitano-a-Sciascia-Era-la-coscienza-del-Paese/1639149 * I digiuni e le marce nonviolente sono autenticamente delle manifestazioni di gioiosa e fiera verita' gandhiana, per i diritti di tutti, anche di chi non sa di averli. (Pier Paolo Pasolini) ----------------------------- Gli studenti Italiani, risultano i piu’ ignoranti in Europa in materia di contraccezione e malattie sessualmente trasmessibili. Ringraziamo Rai, Mediaset,Vaticano e dintorni, ringraziamo una scuola distratta ed arretrata, una Italia addormentata. La maggior parte di essi, inquinato da una pervasa ignoranza, crede che la pillola protegga da infezioni che ovviamente non conosce affatto. Nell’immaginario collettivo dei giovani teen-ager, c’e’ la convinzione, ad esempio, che sia l’Hiv l’unica infezione sessualmente trasmessa, e che interessi chi fa uso di stupefacenti. Non finisce ancora. In terza media, il rischio che non sappiano cosa sia una Epatite B, e’ alto. La percentuale cresce notevolmente se si domanda se essa faccia parte o meno delle malattie sessualmente trasmesse…. non ne fa parte…. Si e’ abbassata l’eta’ di inizio dei rapporti sessuali completi, dai 14 anni di alcuni anni fa, ai 12 di adesso, la sottocultura istituzionalizzata unita alla omerta' sessuofobica della scuola italiana, ha fatto si' che sono cresciuti i rischi di infezione di patologie sessualmente trasmessibili. Vogliamo fare come suggerisce Sua Santita’ Ratzinger, che avvelena il preservativo e invita all’astensione dal sesso, oppure dovremmo spiegare ai nostri giovani, partendo proprio dalle scuole, dalla Rai servizio pubblico? Malattie Su 1000 teen-ager, oltre 700 non usano il preservativo, in quanto ne disconoscono la funzione per evitare possibili contagi da patologie sessuali. Questo non ci coglie di sorpresa. Il non uso del preservativo, e’ anche cagionato dalla non facilita’ -e comodita'- di reperimento dello stesso, con la capillarizzazione dei punti vendita, non la solita ed indiscreta collocazione sul bancone della farmacia. I teen-ager che ne fanno uso, certamente potranno ringraziare la sensibilita’, l’intelligenza, l’amore dei propri genitori. Ma questi sono una quota minoritaria. In tal modo sono cresciute le infezioni sessualmente trasmesse. Tra le piu’ pericolose, quale l’Hiv e le epatiti, ve ne sono altre altrettanto serie, perche’ silenti ed insidiose, senza sintomi, come l’infezione da Clamidia, che se non scoperta per tempo, causa danni irreparabili e sterilita’. Ignoranza e misconoscenza: su un campione di mille ragazze sotto i 25 anni, oltre il 70% fa sesso senza alcuna protezione e, della rimanente parte, non tutte usano il preservativo, perche’ sostituito da altre forme di contraccezione come il diaframma. Il mancato uso del preservativo in una pratica sessuale promiscua, sembra appartenere anche ai non piu’ teen-ager, sintomo di assenza di informazione mediatica, sensibilizzazione, cultura in generale. Cosi’, ogni anno in Italia, vi sono ben 4.000 sieropositivi nuovi. Dal 1982 ad oggi, le vittime dell’Hiv nel mondo sono valutate in 30 milioni di individui, la maggior parte Africani. Il preservativo e’ scientificamente, quando usato bene, fonte sicura di prevenzione. Per la scienza si’, per Ratzinger e proseliti no. Sua Santita' Ratzinger: "Il problema dell'Aids non si puo' superare con la distribuzione di preservativi che, al contrario , aumentano i problemi...". Natalita' zero Eravamo, per pochi anni, riusciti ad abbattere lo "spettro" della crescita zero, cioe’ nascevano piu’ bimbi di quanti anziani morivano. Nei reparti nido, qualcuno iniziava a respirare,l a societa’ tornava ad esserci, a pulsare, quella a crescita zero e’ una societa’ che scompare, lentamente muore. Ma da cosa dipende? Un olandese, un tedesco,un francese, parimenti istruiti e con le medesime mansioni lavorative, hanno come reddito annuo il 35-40% in piu’ rispetto ad un italiano, restando pari il loro potere di acquisto. Ma non finisce qui. Esistono fattori diversi, uno tra i piu’ importanti le politiche per la famiglia. Il Italia si devolve alla famiglia l’1% del prodotto interno lordo, circa 150 euro per una famiglia con due bambini, 75 euro a bimbo. Francia e Germania, i nostri Paesi piu’ vicini, spostano per le famiglie il 3% del loro prodotto interno lordo. In valore assoluto in numeri cio’ significa 750 euro per figlio; in Germania gli euro diventano 1.000 se la famiglia ha 3 figli. In Italia tali cifre non le avremmo nemmeno se la nostra famiglia fosse un reggimento militare. Pensiamo anche alla non presenza dei servizi territoriali specificamente dedicati alle famiglie, ad esempio gli asili nido, e spesso nelle zone di Italia "felici" manca posto. Chi puo’ ripiega su quelli privati, rodendo notevolmente in tal modo il proprio reddito mensile. Immaginate qualora si sia acquistata una casa con un mutuo bancario da integrare. Il mondo ci ride addosso. Siamo l’Italia del Vaticano, tutta chiesa e famiglia, e la natalita’ pari a zero. Quest’ultimo si perpetua al prezzo di mercato, fa sparire all’Italia -e solo ad essa- 4 mila milioni di euro all’anno, non pagano nemmeno l’Ici. Risorse sottratte al welfare, al sistema Paese, alle famiglie, alla gente, ai giovani, al futuro di questo Paese senza piu’ futuro. Il nostro devolvere fette consistenti del reddito e del prodotto del Paese, al "vicario di Dio" , impoverisce questo Paese, impedendone uno sviluppo sociale e sanitario, economico e strutturale verso un futuro piu’ dignitoso. Nessun Paese europeo si sognerebbe di fare come l’Italia, rischierebbe la bancarotta, e negli Stati Uniti, Paese fortemente bigotto, i fedeli fanno devozioni spontanee, non c’e’ altro. Mi diverto quando, alti nel loro mantello color porpora, si affogano quasi, nel "difendere" la "sacralita'" della famiglia…. e che difesa! Tutto il Mondo ci osserva ridendoci addosso, ma noi non lo sappiamo. Ognuno e ciascuno ha personali principi morali, ciascuno ed ognuno deve essere totalmente libero di seguire la propria coscienza, ed ogni tentativo di compromissione o di violazione anche subdola di essa, deve essere considerata una ingiustizia ed un delitto. A tal fine, e’ delitto l’ora di religione, perche’ e’ confessionale, e non e’ storia delle religioni. Si distrugge alla base il primo principio della liberta’, quella del pensiero e della coscienza, nulla importa che si sostenga ipocritamente che sia qualcosa di facoltativo. E’ altrettanto delitto, il disegno di legge del Governo Berlusconi, per ora approvato solo dal Senato, sul 2sondino di Stato". L’obbiettivo, On. Presidente Gianfranco Fini, se vorra’, o potra’ aiutarci in futuro, e’ quello di permettere e garantire una giusta quanto equilibrata multiculturalita’ religiosa, attraverso uno studio sociologico e filosofico della storia delle religioni. Oltremodo, On. Presidente Fini, abolire il vergognoso Concordato, sia quello del 1929 (esecutivo Mussolini) che la riforma del 1984 (esecutivo Craxi). Bisognerebbe avanzare richiesta per danni, in caso di malattie sessualmente trasmesse, al Vaticano, al Ministero della salute, alla Rai, Mediaset no, Fedele Confalonieri. Presidente di Mediaset, lo ha sintetizzato: Mediaset non e’ per informare ma solo per intrattenere, quindi Emilio Fede intrattiene non informa. Se cio' vi apparisse una provocazione, e l’avessimo fatto per la clericale legge 40, ci avrebbero dato ragione. Vedremo quando la RAI servizio pubblico, informera’ debitamente sulle ingiustizie rilevate dalla sentenza della Consulta che ha cambiato questa ingiusta legge, cosi’ che possa aver termine per i cittadini il turismo sanitario: http://www.corriere.it/salute/09_maggio_17/sterilita_cura_libera_6e59ac1a-42ef-11de-94da-00144f02aabc.shtml Informazioni ed Elezioni Europee Di informazione in Italia ve n'e’ sempre meno. Non e’ una massima ma un dato di fatto, se ne e’ accorta perfino una organizzazione non politica ed indipendente chiamata incredibilmente "casa della liberta’" (Freedom House)! Questa antica organizzazione Americana fondata da Eleonora Roosvelt, ci ha fatti precipitare al 76mo posto, vicino all’Iran, in termini di liberta' e trasparenza della stampa e dei media. A proposito…. le elezioni Europee…. Quanti di voi hanno saputo che Clemente Mastella, l’ex ministro della Giustizia del governo Prodi, che poi fu artefice della sua caduta, e’ ormai imputato al tribunale di Napoli con capi di accusa di concussione plurima aggravata? Sapete in quale partito e’ candidato per le Europee? Un alto caso di assenza di informazione all’Italiana, ci ha informati solo il quotidiano La Repubblica, mentre il Corriere della Sera trafiletto a pagina 20. Il silenzio stampa per la riflessione sul voto, in Italia dura prima,dopo e sempre. Approfondimenti: - U.E. - ITALIA Asili nido. Bene ministro Carfagna, si ricordi anche dei voucher, tages mutter e delle attuali umilianti detrazioni fiscali http://www.aduc.it/dyn/salute/noti.php?id=260649 - U.E. - ITALIA Legge 40. A poche settimane dalla sentenza della Consulta gia' diminuiti i viaggi all'estero http://www.aduc.it/dyn/salute/noti.php?id=260664 - U.E. - ITALIA Ignazio Marino: le leggi non indichino principi morali http://www.aduc.it/dyn/salute/noti.php?id=260667 - U.E. - GERMANIA Il numero dei sieropositivi pressoche' invariato http://www.aduc.it/dyn/salute/noti.php?id=261017 - U.E. - ITALIA Testamento biologico. Englaro: ddl Calabro' e' incostituzionale http://www.aduc.it/dyn/salute/noti.php?id=261052 - EUROPA - VATICANO Vescovi contro la ricerca sulle staminali embrionali. E su Galileo Galilei la Chiesa dice: e' stato un malinteso http://www.aduc.it/dyn/salute/noti.php?id=261059 - U.E. - ITALIA Legge 40. Sacconi e Roccella annunciano nuove linee guida. Antinori: saranno scritte da non-esperti http://www.aduc.it/dyn/salute/noti.php?id=261184 - U.E. - SPAGNA Violenze dei preti sui minori? Il cardinale: non cosi' gravi come l'aborto http://www.aduc.it/dyn/salute/noti.php?id=261188 ------------------------------------------- OSSERVATORIO LEGALE Quindicinale di approfondimento giuridico. Leggi e sentenze, italiane ed europee, in materia di diritto dei consumatori di: Claudia Moretti Violazione codice stradale. Dove impugnare la cartella esattoriale Una recente sentenza della Corte di Cassazione (n. 8200 del 03/04/2009) ha chiarito alcuni aspetti sull'opposizione avverso cartella esattoriale a seguito di infrazione al codice della strada, ponendo in fila una ad una le ragioni per cui, nella maggior parte dei casi, la competenza sui vizi propri della cartella e' del giudice dell'esecuzione presso il Tribunale civile, e non del giudice di pace. Questa la ricostruzione giuridica effettuata nella motivazione della Corte: 1 - il verbale di accertamento della violazione al codice della strada, laddove correttamente notificato, diviene titolo esecutivo cui segue l'emissione della cartella esattoriale, che diviene "il primo atto esecutivo" secondo quanto prevede la procedura civile; 2 - al contrario, se vi e' un vizio di notifica, il verbale non assume alcuna valenza esecutiva e, assume carattere di mera "sanzione amministrativa"; 3 - questo comporta che, nel primo caso l'opposizione seguira' le forme ordinarie previste dal codice di procedura civile in merito all'opposizione all'esecuzione (artt. 615 e 617 c.p.c.); nel secondo caso si potra' esperire l'azione prevista in materia di sanzioni amministrative dalla legge 689/90, ossia l'impugnazione entro 30 giorni al Giudice di Pace. La sentenza pone in rilievo l'importanza delle notifiche in ambito di violazioni al codice della strada. Le differenze sostanziali e procedurali dell'opposizione sono notevoli. E' importante e decisivo verificare sempre, al momento in cui si riceve una cartella di pagamento, anche fosse il primo atto con cui si apprende del procedimento sanzionatorio in corso, l'esistenza e la validita' della notifica di un verbale di accertamento. Spesso, anche se non si e' materialmente ricevuto l'atto, e' possibile che vi sia stata comunque legale notifica dello stesso. Non solo, e' necessario fare copia della relata dell'ufficiale giudiziario per verificare se la procedura di conoscenza legale sia stata effettuata nei modi e nei termini previsti. Laddove detta notifica dovesse essere inequivocabilmente viziata, si potra' procedere all'impugnazione nei 30 giorni dal ricevimento della cartella e, alternativamente, contestare sia il merito della violazione sanzionata, ovvero anche solo i vizi propri della cartella stessa. In caso di notifica esistente e valida del verbale, invece, non solo non sara' piu' possibile entrare nel merito della sanzione ricevuta, ma anche laddove la cartella abbia vizi propri, occorrera' rivolgersi al Tribunale civile, col patrocinio di un avvocato, nei 20 giorni dal ricevimento della stessa. Si potranno cosi' far valere sia i vizi attinenti all'esistenza del titolo esecutivo (nel caso la multa che precede la cartella) con l'opposizione all'esecuzione (art. 615 c.p.c), sia i vizi propri della cartella con l'opposizione agli atti esecutivi (art. 617 c.p.c.). Che dire? Non e' affatto semplice districarsi nella materia delle notificazioni, e delle varie formule che esistono per ritenere buona una notifica che magari di fatto ha raggiunto il proprio scopo. Il solito campo minato per l'utente che, costretto a rivolgersi all'intermediazione dell'avvocato, alla fin fine, per somme piccole, non puo' che arrendersi e pagare. ------------------------------------------- MACROMICRO ECONOMIA Quindicinale su come macro e micro economia incidano sulle nostre tasche di: Domenico Murrone I gestori telefonici promettono alle piccole aziende: siamo il tuo braccio destro. Invece le trattano come carne da macello I dipendenti di un'azienda di trasporto di Melegnano (Milano) scaricano file con il cellulare dall'estero non sapendo che le tariffe per questo traffico telefonico sono salatissime. Telecom Italia all'azienda recapita una superbolletta da 300 mila euro. Per fortuna durante il tentativo di conciliazione davanti al Corecom Lombardia, il gestore riconosce la buona fede dell'azienda che non si era resa conto di aver generato un traffico a costi elevatissimi. E' una notizia recente ed e' una buona notizia, emblematico di come siano i rapporti tra gestori telefonici e piccole imprese: il sovrano elargisce comprensione e annulla fatture inverosimili alla piccola azienda di turno. Quella fattura non doveva essere emessa, un gestore attento blocca il sistema o almeno avverte l'utente prima di fargli 'consumare' in traffico Internet e telefonate una cifra pari al 5/10% del fatturato annuale dell'impresa. E' come se in un solo bimestre Enel avesse una bolletta telefonica tra 1 e 6 miliardi di euro. Anche il colosso pubblico dell'energia fallirebbe il giorno dopo, figuriamoci un'aziendina. Purtroppo il lieto fine non e' consueto. Anzi, il caso tipico e' una sofferenza enorme delle piccole imprese a fronte di incapacita' a risolvere guasti, a continue discrepanze tra quanto promesso dai venditori dei gestori (tariffe iperconvenienti e altissime prestazioni) e gli effettivi costi e servizi resi. Le campagne pubblicitarie dei gestori mirate alle piccole imprese si moltiplicano, cosi' come le lamentele che giungono alla nostra associazione. Alcune perdono migliaia di euro per un guasto alla linea: alberghi che non ricevono prenotazioni, artigiani non raggiungibili, siti Internet bloccati. E' uno scempio. Per non parlare delle richieste di pagamenti non dovuti. Come le banche, i grandi gestori telefonici trattano le piccole e medie realta' produttive (incluse cooperative, studi di professionisti, associazioni e commercianti) come mucche da mungere. Tanto il potere contrattuale e' sproporzionato, e non moderato da autorita' di controllo (Agcom, per esempio) e associazioni di imprese che anziche' denunciare il tutto, firmano accordi su accordi di collaborazione con gli stessi gestori, ottenendo in cambio inutili piatti di lenticchie. Cosi' il piccolo imprenditore per tutelarsi ha come unica strada quella di stare tutto il giorno con un avvocato a discutere su come difendersi e reagire alle diverse vessazioni. Le strategie che sottostanno a questa situazione sono note. Il grande gestore telefonico fa l'analisi di mercato e vede che la platea di piccole realta' professionali da 'colpire' e' smisurata. Cosi' si pianifica il solito messaggio pubblicitario, spesso con slogan non veritiero. Alcuni puntano sul prezzo, altri tendono a dirti … siamo il partner giusto per te, siamo il tuo braccio destro, abbracciaci e avrai risolto i tuoi problemi. Si punta sia a catturare nuovi clienti, sia a vendere nuovi servizi a chi lo e' gia'. Dopo lo slogan, si 'progettano' uno piu' piani tariffari che rendano verosimile l'annuncio. In pratica: prima i creativi inventano lo slogan accattivante, poi si crea il 'prodotto'. Dopo il tutto passa in mano ai commerciali, che danno disposizioni su come far firmare i contratti. Cosi' si avvia l'orda barbarica fatta da venditori in carne ed ossa che fanno il giro di stabilimenti e uffici e call center che a mitraglia telefonano: in comune hanno la balla facile. Dai gestori telefonici le 'aziendine' sono trattate con la stessa superficialita' riservata agli utenti residenziali. Lettera giunta a Cara Aduc. Premesso che ritengo il servizio Telecom il migliore, specie l'Adsl business e in assistenza, e che probabilmente non e' colpa Telecom ma solo dei venditori (forse), tuttavia non e' la prima volta che in azienda telefonano "procacciatori" Telecom presentandosi cosi': "Buongiorno questa e' una COMUNICAZIONE DI SERVIZIO DELLA TELECOM: la informiamo che STIAMO ABOLENDO il canone e passando tutti i clienti ad un servizio con Internet 7MB e telefonate illimitate a 49 euro". In realta' non e' una comunicazione di servizio, e' solo una promozione. Non e' un dato di fatto, ma una pubblicita'. Quando gliel'ho fatto notare, dicendo che tra l'altro sono abbastanza del settore visto che lavoro nello sviluppo software desktop ed internet, mi hanno risposto che essendo del settore dovrei capire che fanno cosi' per motivi di business! Come dire: "Mica possiamo presentarla come pubblicita', renderebbe meno!". Mi chiedo cosa succederebbe se facessero una telefonata simile a mio nonno di 90 anni! E' facile che gli risponda: "Se dovete farlo fatelo... a me il telefono serve!". OK pubblicita' giornaliera da parte di Wind e Telecom, ma almeno che non sia una spudorata presa per i fondelli! E visto che ho deciso di lamentarmi qui: sara' l'ora che questi venditori TLC abbiano un servizio web da parte della loro compagnia con database contatti in comune, in modo che non telefonino 100 volte per la stessa cosa nel giro di una settimana?!!!! Riccardo, da Portoferraio (LI) ------------------------------------------- IL CONDOMINIO Quindicinale sui diritti di proprietari e inquilini di: Alessandro Gallucci Ponteggi in condominio: la responsabilita' in caso di furto Una recente sentenza della Cassazione (n. 6435 del 2009) affronta la questione della ripartizione di responsabilita' nel caso di furti in appartamento commessi sfruttando la presenza di ponteggi per lavori di manutenzione. A parte la naturale, e scontata, responsabilita' penale del ladro, in diverse occasioni si e' posto il problema di verificare le eventuali responsabilita' civili ed il loro riparto. Sostanzialmente i soggetti cui puo' essere rimproverato di aver “agevolato” la commissione del reato sono due: la ditta appaltatrice ed il condominio. Cio' che puo' essere contestato a queste due figure, nel caso di furto, e' di non aver vigilato con la dovuta diligenza sulle impalcature per mezzo delle quali si e' resa più agevole la consumazione di un reato. La norma giuridica, sulla quale e' fondata la responsabilita' di condominio e ditta, e' l'art. 2051 c.c. che recita: “Ciascuno e' responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia, salvo che provi il caso fortuito”. Nonostante il codice non specifichi a che titolo il responsabile risponda dei danni cagionati dalla cosa, la piu' recente giurisprudenza, riprendendo un orientamento consolidato, afferma che si tratta di un'ipotesi di responsabilita' oggettiva. In sostanza il custode del bene dovra' essere ritenuto sempre responsabile, salvo che dimostri che ci sia verificato un evento imprevisto ed imprevedibile secondo la normale diligenza, in poche parole il c.d. caso fortuito. Per ottenere una condanna il danneggiato dovra' semplicemente dimostrare il danno ed il nesso causale tra cosa e danno, ossia quel legame che permette di poter affermare che il danno sia stato causato dalla cosa. Fin qui non si pongono particolari problemi. Nel caso concreto del furto in appartamento, le maggiori difficolta' stanno nell'individuazione del soggetto cui poter chiedere il risarcimento del danno ex. art. 2051 c.c.: il condominio, la ditta o entrambi? Con la sentenza sopracitata la Cassazione e' intervenuta al fine di chiarire i criteri di individuazione del responsabile. Non solo, il Giudice di Legittimita' e' andato oltre specificando a che titolo il condominio puo' essere chiamato in causa. In tal senso il Supremo Collegio ha affermato che “una corresponsabilita' del committente puo' configurarsi sia in ipotesi di violazione di regole di custodia, ex art. 2051 c.c. che in caso di riferibilita' dell'evento al committente stesso per “culpa in eligendo” per essere stata affidata l'opera ad un'impresa assolutamente inidonea ovvero quando l'appaltatore - in base ai patti contrattuali - sia stato un semplice esecutore degli ordini del committente ed abbia agito quale “nudus minister” attuandone specifiche direttive” (Cass. n. 6435 del 2009). In pratica, il condomino che subisce un furto oltre a rivalersi sul ladro, se identificato, avra' anche l'opportunita' di agire in sede civile. L'azione risarcitoria potra' essere rivolta, congiuntamente o disgiuntamente: a) contro la ditta esecutrice dei lavori sempre responsabile, ex. art. 2051 c.c., dei danni provocati dalle cose che ha in custodia (in questo caso i ponteggi); b) contro il condominio. In tale ultimo caso la responsabilita' potra' essere fondata o sull'art. 2051 c.c., qualora il condominio abbia omesso di vigilare sulla ditta e sul modus operandi della stessa, oppure sull'art. 2043 c.c. (il classico fatto illecito) per aver “culpa in eligendo” ossia per aver scelto una ditta inadeguata allo svolgimento dei lavori in questione. Il condominio andra' esente da ogni responsabilita' dimostrando, a seconda dei casi, la bonta' dei criteri di scelta della ditta esecutrice dei lavori e/o di essere stato totalmente estraneo alla gestione e vigilanza del cantiere. Paradossalmente, la cosa piu' difficile sara' la prova del danno. Infatti, tolte le incontestabili evidenze (porte e finestre forzate o rotte, ecc.) quale sara' il modo di dimostrare che dalla propria abitazione sono stati asportati determinati beni (es. argenteria, ecc.)? ------------------------------------------- FAMIGLIA E INDIVIDUO Quindicinale sui diritti dei singoli nelle famiglie tradizionali e di nuova generazione di: Claudia Moretti Il mantenimento dei figli maggiorenni Prendiamo spunto da una recente pronuncia della Corte di Cassazione per fare il punto sulla questione relativa al mantenimento dei figli maggiorenni da parte dei genitori. Si tratta della Sent. N.8227/2009, che ripercorre le tappe, seppur in via incidentale, sulla distribuzione dell'onere della prova in merito alla autosufficienza dei figli maggiorenni ancora a carico della famiglia. Nel caso in questione, in un giudizio di modifica delle condizioni di separazione, accadeva che un padre chiedesse la revoca o la diminuzione dell'assegno di mantenimento dei figli maggiorenni, in ragione della raggiunta autosufficienza economica. Vinta in primo grado, l'ordinanza veniva annullata in secondo grado, perche' ritenuto non provato l'assunto della raggiunta indipendenza della prole. Posto che, come ricorda la Corte di Cassazione nella sentenza, e' ormai consolidato il diritto del figlio maggiorenne non ancora in grado di mantenersi da solo, di farsi mantenere dai genitori (e dunque il conseguente diritto del genitore convivente a percepire un contributo agli oneri da parte dell'altro genitore), su chi grava il compito di provare la situazione reddituale dei figli? E con quali mezzi? E quando puo' ritenersi irreversibile la raggiunta autosufficienza? In merito a quest'ultimo quesito la giurisprudenza e' oscillante. Di certo la nozione di indipendenza economica non coincide con un rapporto di lavoro a tempo indeterminato, ma e' altrettanto certo che non basta un impiego sporadico una tantum per giustificare l'interruzione al mantenimento. Secondo la Corte di Cassazione (sent. 24498 del 17 novembre 2006) la prova di tale indipendenza puo' esser data ad esempio con la dimostrazione del possesso da parte del figlio di un motoveicolo di elevata potenza, unita alla dimostrazione dell'avvenuto svolgimento, con rapporto di collaborazione continuativa, di attivita' lavorativa, seppur al momento cessata, in quanto elemento indicativo di capacita' reddituale. Secondo una parte della giurisprudenza di merito, il dovere di mantenimento dei genitori viene meno quando il figlio abbia superato trent'anni di eta, dovendo prevalere il dovere filiale, non piu' procrastinabile, di rendersi economicamente indipendente (Trib. Bari 23 settembre 2008 n. 2120). Certo e' che se il mancato raggiungimento della autonomia e' frutto di inerzia e approfittamento viene meno l''obbligo a carico dei genitori. Ma a chi spetta provare cosa? Seppur sembrano questioni procedurali da tecnici, non lo sono affatto! La giurisprudenza, avendo generalmente affrontato il tema nei giudizi di separazione fra genitori e relative decisioni in merito al contributo agli oneri del mantenimento, si e' assestata nel senso di ritenere a carico di colui che chiede l'assegno per il figlio maggiorenne, la prova della mancata raggiunta indipendenza economica. Ovviamente spettera' al genitore che resiste in giudizio, poter provare il contrario, dimostrando invece l'autosufficienza dello stesso. Ora, come evidenziato nella sentenza della Corte di Cassazione n. 8227 su citata, cio' crea una gravosa situazione probatoria in capo al genitore che intenda far valere l'autonomia e togliere ed eventualmente ridurre l'assegno per il figlio maggiorenne. In caso di litigio ad esempio, come potra' reperire le informazioni in merito alla posizione lavorativa e reddituale? Certo, potra' effettuare una domanda di accesso agli atti secondo quanto previsto dalla legge n.241/90, nei confronti delle Pubbliche amministrazioni ovvero dell'Agenzia delle Entrate. Chi ha provato a farlo pero' sa bene che detti enti oppongono al richiedente (in modo illegittimo) la questione della Privacy e di fatto si rimane con un pugno di mosche. Si puo' chiedere al giudice procedente di ordinare l'esibizione della documentazione relativa a impiego e reddito dei figli, ma cio' comporta per il richiedente di effettuare una causa senza sapere se e quanto fondata. E allora, non sarebbe invece il caso di lasciare che sia il figlio maggiorenne stesso, titolare del beneficio e del mantenimento in questione, a farsi valere se vuole mantenerlo? Siamo in un'epoca di "bamboccioni", dove i figli stagnano nelle case dei genitori, un po' per tradizione e mammismo, un po' per le gravi condizioni occupazionali della fascia di eta' che va' dai venti ai trentacinque anni, un po' per il precariato che ormai e' diventata la forma naturale di assunzione. Crediamo che i figli maggiorenni, che scelgono di rimanere in casa, per studiare o per aspettare una situazione lavorativa e economica soddisfacente, debbano si' averne la possibilita' (sempre che ve e siano le condizioni) ma che detta possibilita' non si trasformi in un diritto sine die, salvo prova contraria! Insomma, in altre parole, se lo si considera, come crediamo opportuno, un beneficio ad una proroga al mantenimento della minore eta', e non come diritto e status assistenziale sine die, forse sarebbe anche l'ora di responsabilizzare chi lo richiede. In tal senso, attribuire al figlio stesso la sorte del beneficio, anche in termini processuali, significherebbe renderlo piu' protagonista della propria vita, e piu' consapevole del proprio essere adulto. ------------------------------------------- USI & CONSUMI Notizie dal mondo PERU / I peruviani possono arrestare concittadini in flagranza di reato Dal primo luglio, qualunque peruviano potra' arrestare chiunque stia commettendo un reato e lo dovra' consegnare immediatamente alla polizia, in base alla legge approvata dal Parlamento. La norma, definibile come "arresto civile o cittadino" -anche molto criticata-, modifica l'articolo 260 del Codice di Procedura Penale. Inizialmente la sua entrata in vigore era prevista per il 2013, ma il Parlamento ha deciso d'anticiparla considerati i risultati ottenuti dalla sperimentazione fatta in alcune zone dello Stato. L'unica condizione e' che i cittadini consegnino subito alla polizia l'arrestato e il corpo del reato. SPAGNA / Tempo di crisi e i clienti cambiano gestore telefonico C'e' la crisi economica e ci s'ingegna a risparmiare anche pochi euro. Tra le spese fisse piu' importanti ci sono le comunicazioni, per cui gli utenti danno la caccia alle migliori offerte. La Commissione del mercato delle telecomunicazioni (CMT) segnala che a marzo il cambio d'operatore nella telefonia fissa e Internet ha toccato la cifra record di 130.435 portabilita' (cambio di societa' conservando il numero), a danno soprattutto di Telefonica. Oltre a cambiare gestore si sceglie il meno caro. Nel primo trimestre, i cosiddetti operatori alternativi hanno captato il 61% dei nuovi contratti di banda larga mentre gli operatori del cavo hanno guadagnato il 16,8% e Telefonica solo il 22,4% -la quota piu' bassa da quando CMT pubblica i dati. I grandi beneficiari sono stati Vodafone e Jazztel. Stesso fenomeno nella telefonia mobile: a marzo 378.000 utenti hanno cambiato societa', un'opzione che ha premiato il quarto operatore della rete, Yoigo, e quelli virtuali. U.E. / Compagnie aeree ancora poco corrette Tariffe menzognere, irregolarita' nei contratti, indisponibilita' delle offerte promesse... 15 compagnie aeree e 22 siti internet inducono in errore i consumatori, secondo un'indagine pubblicata il 14 maggio. A marzo, la Commissione europea ha condotto un "bilancio della salute" delle principali compagnie europee, volto a identificare quali di queste non rispettino la normativa in vigore dal primo novembre 2008, che le obbliga a inserire nel prezzo tutti i carichi, tasse incluse. La ricerca si e' anche interessata ai sette principali siti di vendita dei biglietti online, che raggruppano 67 societa'. Di queste, 52 sono state giudicate rispettose della legge, le altre dovranno impegnarsi subito a rimediare alle lacune. La commissaria Meglena Kuneva ha stilato due liste, una per le compagnie in regola e una per quelle che s'impegnano a rientrare nella regola. Nella prima troviamo Iberia, TAP, Virgin Atlantic; nella seconda figurano Alitalia, Lufthansa, EasyJet, Ryanair. ITALIA / Telefonia fissa. Il codice migrazione in bolletta rendera' piu' facile il cambio gestore Piu' semplice per i clienti passare da un operatore telefonico fisso alternativo a un altro. L'Agcom, con una delibera, obbliga gli operatori fissi a mettere direttamente in bolletta il codice di migrazione, una sorta di codice fiscale che i clienti sono obbligati a utilizzare per passare da un gestore a un altro. Entro 90 giorni dalla pubblicazione della delibera nella Gazzetta Ufficiale i clienti riceveranno il codice in bolletta (180 giorni per i clienti aziende). Prima della delibera molti clienti hanno lamentato ritardi e lungaggini da parte dell'operatore dal quale volevano andare via nel fornire il codice. Per questo motivo, per lasciare un operatore alternativo in alcuni casi si e' seguiva una strada piu' breve, cioe' quella dell' autogenerazione del codice da parte dell'operatore scelto dal cliente. L'operazione e' possibile, e ritenuta lecita dalla delibera: il codice, alla stregua di una sorta di codice fiscale, puo' essere facilmente ricostruito in base ai dati dell'utenza del cliente e ai servizi di cui beneficia. La questione ha portato anche alcune aziende in tribunale. Secondo l'Agcom le pratiche gia' avviate, con codice di migrazione autogenerato, saranno portate avanti dall'operatore abbandonato, completando il passaggio chiesto dal cliente. In questi mesi sono stati innumerevoli i casi di gestori che hanno boicottato il passaggio tra operatori. A questo link una serie di segnalazioni giunte a Cara Aduc: http://www.aduc.it/dyn/ricerca/?ricerca=codice+migrazione&tipo=cara FRANCIA / Un processo annullato per eccessiva durata Caso rarissimo, il tribunal correctionel di Parigi ha annullato un processo, ritenendo che 15 anni d'istruzione per un semplice affare di truffa all'assicurazione esorbitino oltre misura dal "tempo ragionevole" che gli imputati possono aspettarsi per essere giudicati. L'annullamento costituisce un caso eccezionale negli annali giudiziari francesi, e la Procura s'e' gia' appellata contro la decisione. "Il principio di un termine ragionevole e' una delle basi della nozione di processo equo", ricorda la 12esima sezione nella sentenza del 14 maggio. "Il giudice, guardiano delle liberta', (...) non puo' dunque, dopo aver constatato che la procedura a lui sottoposta viola la norma di un periodo ragionevole, partecipare lui stesso alla violazione lasciandola proseguire, pena il trasformare i valori che e' tenuto a proteggere in meri simboli decorativi", ha concluso il presidente Serge Portelli, prima d'annullare il processo. ITALIA / Facebook: le norme della Privacy Leggere bene l'informativa sulla privacy, controllare come vengono trattati i propri dati e non pubblicare dati altrui (anche foto) senza consenso. In ogni caso la prima cautela e' verificare bene con chi si ha a che fare. Tra prescrizioni giuridiche e consigli di buon senso sono queste le indicazioni che il Garante della Privacy ha fornito per l'uso dei social network come Facebook. La guida si chiama "Social Network: Attenzione agli effetti collaterali" ed e' divisa in quattro capitoli: Avviso ai naviganti, Ti sei mai chiesto?, Consigli per un uso consapevole del social network, Glossario per capire il linguaggio. In rete lo si trova qui: http://www.garanteprivacy.it/garante/doc.jsp?ID=1614258 ITALIA / Multa al pedone che attraversa fuori delle strisce Devono essere tassativamente multati i pedoni che hanno la brutta abitudine di attraversare la strada fuori dalle strisce pedonali. Il monito arriva dalla Cassazione che ha convalidato la sanzione amministrativa disposta dalla polizia municipale di Massa nei confronti di Enzo B., colpevole di aver attraversato la carreggiata senza servirsi degli appositi passaggi pedonali sistemati ad una distanza di 20 metri dal luogo dell'attraversamento. Inoltre, annota Piazza Cavour, nel caso in cui il pedone abbia attraversato fuori dalle strisce e sia rimasto vittima di un incidente la colpa e' sempre sua. La sanzione amministrativa nei confronti di Enzo B. era stata convalidata dal giudice di pace di Massa nel settembre 2004. Inutilmente l'uomo ha fatto ricorso in Cassazione sostenendo fra l'altro che nel verbale con cui era stato multato mancava l'indicazione della norma violata. La seconda sezione civile (sentenza 11421) ha respinto il ricorso di Enzo B. e ha osservato che legittimamente era stato multato avendo 'attraversato la strada al di fuori delle strisce pedonali poste a circa 20 metri dal luogo dell'attraversamento'. Ancora la Suprema Corte spiega che per violazioni del codice della strada 'la mancata indicazione della norma che prevede la sanzione contestata non comporta di per se' la nullita' della contestazione della violazione dove l'interessato sia stato posto in condizione di conoscere il fatto addebitato e la contestazione sia stata idonea a garantire l'esercizio del diritto di difesa'. ITALIA / Il Garante 'rispiega' il mestiere ai giornalisti: prima di pubblicare foto tratte da Facebook, verificate I giornalisti che utilizzano notizie, fotografie e dati personali tratti dai social network devono sempre verificare le informazioni raccolte per esercitare con correttezza il diritto di cronaca. E’ quanto si legge nella newsletter del Garante della privacy, che e' intervenuto su segnalazione di due cittadini, i quali avevano visto pubblicata da alcuni quotidiani la propria immagine presa da Facebook erroneamente associata a persone omonime decedute. In un caso si trattava di un incidente stradale, nell’altro di una vittima del terremoto avvenuto in Abruzzo. I nomi pubblicati nei servizi di cronaca erano corretti, ma le fotografie ad essi associate erano state trovate facendo una semplice ricerca su Internet e scaricando l’immagine presente nei profili che i due segnalanti avevano aperto nel famoso social network. I giornalisti non avevano, dunque, verificato l’ipotesi che si potesse trattare di semplici casi di omonimia e hanno dato per decedute le persone sbagliate. Nel caso della vittima del terremoto, la fotografia errata,pubblicata da un quotidiano, era stata riproposta anche da due testate televisive nazionali. Queste immagini - ha stabilito il Garante, con due provvedimenti di cui è stato relatore Mauro Paissan - non dovranno essere più pubblicate, diffuse né riproposte nell’archivio on-line delle testate coinvolte. Associando l’immagine di una persona all’identità di un’altra, sono stati diffusi dati errati, mettendo in atto in tal modo un illecito trattamento dei dati personali. Il Garante ha, pertanto, vietato alle testate, due locali e tre nazionali, di diffondere ulteriormente le fotografie dei segnalanti. L’Autorità ha imposto la cancellazione delle immagini anche dal sito web e dall’archivio storico on-line di uno dei quotidiani interessati che - dopo aver informato seppur tardivamente i lettori dello sbaglio commesso – continuava a rendere comunque accessibile da Internet la fotografia pubblicata per errore. U.E. / Contatori del gas: messa in mora dell'Europa all'Italia La Commissione europea ha messo in mora l'Italia perche' ostacola l'uso e il commercio di contatori di gas di tipo venturimetrico a diaframma. Il nostro Paese ha tempo fino al 23 maggio per far conoscere le osservazioni richieste in merito. La decisione fa seguito a una vicenda che due anni fa porto' la procura della Repubblica di Milano ad aprire un'inchiesta a carico dei gestori, accusati di usare esclusivamente contatori a volumi (gli unici consentiti in Italia) che negli hanno permesso di addebitare una quantita' di consumo di gas superiore a quello effettivamente erogato. GHANA / Computer usati e i danni all'ambiente Un paio d'anni fa, Agbobloshie era una bella striscia di terra sul litorale atlantico percorsa dal fiume Odaw. Oggi quel fiume e' un brodo limaccioso, e dove prima c'erano prati e campi s'incontrano un ammasso di rifiuti, spianate di rottami, un mercato dell'usato di oggetti che il consumatore europeo giudicherebbe inutilizzabili. Un monte di computer, schermi, stampanti, televisori, tastiere, batterie d'auto, frigoriferi, motori, pezzi di macchinari, da dove si sprigiona fumo acre e puzzo di plastica bruciata. Intorno il terreno e' contaminato, come risulta dalle analisi di Greenpeace, idem l'acqua potabile. "I rifiuti del benessere occidentale finiscono illegalmente in Africa, con grave rischio d'infezione per la gente del luogo. I responsabili della politica e dell'industria elettrica ed elettronica devono intervenire per bloccare questo traffico illegale", sostiene Christina Schroeder, dell'associazione ecologista austriaca Suedwind, reduce da un sopralluogo in Ghana. Secondo le Nazioni Unite, ogni anno nel mondo s'accumulano 50 milioni di tonnellate di rifiuti elettrici ed elettronici; nell'Ue sono 8,7 milioni di tonnellate, e uno studio di Bruxelles rileva che meno della meta' viene riciclato in modo corretto. Per fortuna, alcune aziende produttrici cominciano a rendersi conto del problema. Dell impedisce l'esportazione nel Terzo mondo di suoi pc difettosi, schermi o parti di apparecchi e collabora con 25 aziende di riciclaggio, costantemente monitorate. Apple dice che fa riciclare i suoi apparecchi nei Paesi dove sono stati venduti. Hewlett Packard vieta l'export di rifiuti elettronici nei Paesi in via di sviluppo. Da parte loro, gli ambientalisti premono affinche' gli Stati Uniti sottoscrivano l'accordo di Basilea sul divieto d'esportazione di rifiuti pericolosi. ITALIA / Otto per mille. Soldi al terremoto? No, priorita' alle casse vaticane. Rivedere il diabolico meccanismo Dichiarazione della senatrice Donatella Poretti, parlamentare Radicali - PD Sulla scia di una iniziativa lanciata nelle scorse settimane avevamo trasformato in ordine del giorno, e quindi in atto di formale di impegno per il Governo, la volonta' di destinare la quota statale dell'otto per mille alla ricostruzione dell'Abruzzo, come gia’ previsto dalla legge. Cio' che si chiedeva era "solo" che il Governo lo facesse sapere ai contribuenti affinche' apponessero la loro firma sulla dichiarazione dei redditi. Considerato che neppure il 40% esprime una scelta tra Stato e confessioni religiose, e che solo il 10 sceglie lo Stato, fare una campagna di informazione avrebbe permesso allo Stato di rivolgersi a quel 60% dei contribuenti. Visto che comunque l'otto per mille dell'Irpef viene sottratto interamente al gettito fiscale (1 miliardo per il 2008) e ripartito in base alle scelte espresse, una campagna per la quota statale da destinare alla ricostruzione dell'Abruzzo e al recupero dei beni culturali avrebbe consentito di recuperare un bel po' di soldi. Ma l'ironia ha voluto che il relatore e il Governo si siano espressi contro con la motivazione piu' incredibile: operazione troppo onerosa ed estranea alla materia! False entrambe, ma le parole tradivano la vera preoccupazione: operazione onerosa, non per le casse italiane ma per le casse dello Stato vaticano e estranea alla materia dell'otto per mille, dove la quota statale e' una foglia di fico per coprire lo scandalo di uno Stato che usa i soldi dei contribuenti, anche di quelli che non vogliono, per pagare una confessione religiosa. L'occasione e' buona per ribadire la necessita’ di rivedere complessivamente la materia. Alla Camera e' gia' depositata una pdl costituzionale di Maurizio Turco di revisione complessiva, al Senato ne depositeremo un'altra nello spirito di ridurre il danno, quindi per modificare il meccanismo diabolico delle scelte non espresse: solo chi sceglie si vedra' sottratto il suo otto per mille al gettito fiscale. Di seguito l'odg G12 e lo stenografico della seduta di ieri 19 maggio: Considerato che: - il necessario e urgente sforzo economico che il Governo sta mettendo in atto per il soccorso, l’assistenza e la ricostruzione delle zone colpite dal sisma in Abruzzo; - che la ricostruzione avverrà in tempi brevi e direttamente sotto la responsabilità della Presidenza del Consiglio; - che tra le misure proposte per il finanziamento della ricostruzione delle zone terremotate si ipotizzano la proroga dei termini per le scadenze fiscali per il pagamento di tasse e tributi locali e nazionali, nonché la sospensione, per un certo periodo di tempo, del pagamento delle rate dei mutui, così come dei contributi previdenziali locali; considerato inoltre - che il gettito dell’8permille relativo al 2008 ha superato complessivamente il miliardo di euro. Ogni cittadino che presenta la dichiarazione dei redditi può scegliere la destinazione dell’8permille del gettito IRPEF tra sette opzioni: Stato, Chiesa cattolica, Chiesa cristiana avventista del settimo giorno, Assemblee di Dio in Italia, Unione delle Chiese Metodiste e Valdesi, Chiesa Evangelica Luterana in Italia, Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. La scelta si compie mettendo la propria firma sul modello in corrispondenza dell’istituzione prescelta. Se non si appone alcuna firma la ripartizione avviene seguendo la percentuale delle scelte espresse; - tra le finalità dell’utilizzo dei fondi dell'8permille della quota statale vi sono, tra le altre cose, le calamità naturali e la conservazione dei beni culturali; - secondo gli ultimi dati ufficiali completi sulle preferenze degli italiani sono quelli relativi ai fondi incassati dallo Stato e dalle confessioni religiose nel 2004, relativi ai redditi del 2000, denunciati nel 2001, e che secondo tali dati solo il 10,28% dei contribuenti ha scelto lo Stato come destinatario dell’8permille, ma solo il 39,6% ha scelto una destinazione della propria quota dell’8per mille; - con la legge finanziaria del 2004 si è stabilito che dalla quota devoluta allo Stato vadano sottratti 80 milioni di euro, che vengono trasferiti nelle spese ordinarie. Impegna il Governo: a lanciare una campagna informativa relativa alla possibilità di destinare l’8permille allo Stato per far fronte alle spese necessarie per la calamità naturale abruzzese e per la conservazione di tutti i suoi beni culturali. Poretti, Bonino, Perduca ************************ PRESIDENTE. Essendo stato accolto dal Governo, l'ordine del giorno G10 non verrà posto in votazione. Sull'ordine del giorno G12 c'è un invito al ritiro. Senatrice Poretti, lo accoglie? PORETTI (PD). Signora Presidente, il relatore poc'anzi mi ha invitato a ritirarlo perché troppo oneroso. Mi chiedo dove sia l'onere e lo chiedo al relatore, perché se è il caso potrei anche cambiare idea. In realtà, l'ordine del giorno prefigurava come avere soldi a disposizione. Infatti, l'8 per mille dell'IRPEF - come lei mi insegna - viene comunque sottratto al gettito fiscale. Non capisco quindi la motivazione, se il relatore mi convince posso anche ritirare l'ordine del giorno. D'ALI', relatore. Domando di parlare. PRESIDENTE. Ne ha facoltà. D'ALI', relatore. La motivazione dell'invito al ritiro era duplice. La prima si riferiva all'onerosità, perché la campagna informativa, che farebbe contenti alcuni mezzi di comunicazione, se svolta a livello nazionale potrebbe essere estremamente onerosa. L'altra motivazione nasceva dalla convinzione che l'ordine del giorno fosse estraneo alla materia. Durante l'espressione del parere ho precisato che la collocazione della materia è più da 5 per mille che da 8 per mille. Il mio giudizio resta quindi confermato per cui permane l'invito al ritiro, altrimenti il parere è contrario. PRESIDENTE. Senatrice Poretti, insiste per la votazione dell'ordine del giorno G12? PORETTI (PD). Signora Presidente, ringrazio il relatore per avermi dato almeno una risposta, anche se chiaramente non mi ha convinto, ma credo non abbia convinto neppure se stesso. Lei sa benissimo, infatti, senatore D'Alì, che l'8 per mille prevede esattamente tra le destinazioni della quota statale le calamità naturali e, visto che stiamo parlando di terremoto e di conservazione dei beni culturali, mi chiedo davvero se in questo luogo le parole abbiano un senso. Colgo comunque l'occasione per fare una dichiarazione di voto in dissenso dal mio Gruppo e per dire che, almeno io, voterò a favore di quest'ordine del giorno, cioè della possibilità per lo Stato di fare pubblicità per sollecitare quel 60 per cento degli italiani che non sceglie la destinazione del proprio 8 per mille, affinché quest'anno invece lo faccia, ricordando che tra le destinazioni dell'8 per mille della quota statale c'è, appunto, anche quella relativa alle calamità naturali. Concludendo, mi appello al Governo affinché riveda la sua posizione ed accolga l'ordine del giorno in esame, perché temo che l'onerosità sia invece quella delle casse della Chiesa cattolica. Infatti, se non ci si vuol mettere a fare una campagna di informazione in questo senso, evidentemente è perché si decide di non mettersi in concorrenza con chi invece fa pubblicità e, soprattutto, prende la quota e la fetta più grossa, approfittando anche del meccanismo diabolico dell'8 per mille, che permette di sottrarre tale quota anche a chi non sceglie, ripartendola poi in base alle scelte di chi si è invece espresso. In questo caso, quindi, evidentemente il parere più che venire dal Governo dello Stato italiano proveniva da quello dello Stato Vaticano. Insisto dunque per la votazione dell'ordine del giorno G12. ITALIA / La peggiore delle offese: sei gay, handicappato e mafioso 'Gay', 'handicappato' e 'mafioso'. Per centinaia e centinaia di italiani sono questi gli insulti piu' duri, piu' pesanti, piu' volgari. Ma anche 'nazista' e 'terrorista' rientrano tra le offese da respingere con fermezza. Mentre 'ti venisse un cancro' oggi fa piu' paura del vecchio 'vaffa' ed il tradizionale 'cornuto', insulto che nel dopoguerra ha fatto scattare molti coltelli, sembra ormai avere ben poco 'appeal' per colpire a parole qualcuno, al contrario di 'impotente', un colpo ritenuto ancora insopportabile da molti. A stabilire la prima classifica delle rudezze e' il ' Volgarometro', la prima ricerca-sondaggio sul turpiloquio condotta su 2.615 persone ITALIA / Ridotti i tassi di interesse per i pagamenti al Fisco Come annunciato dal direttore dell'agenzia delle Entrate e' stato firmato dal ministro dell'Economia Giulio Tremonti il decreto che riduce la misura degli interessi (anticipato dal Sole 24 Ore il 14 aprile scorso). A beneficiarne saranno soprattutto i contribuenti che pagano a rate o in ritardo le imposte sui redditi, dell'Iva e dell'Irap, modelli Unico compresi.Il nuovo tasso si riduce di due punti, passando dal 6% al 4% e questa misura e' applicabile a partire dai pagamenti delle imposte dovute in relazione alle dichiarazioni presentate dal 1o luglio 2009 (modelli Iva 2009, 730/2009 e Unico 2009). ITALIA / Basta processi spettacolarizzati in tv: Agcom vara codice. E Vespa e' d'accordo Basta con i processi show: l'informazione sulle vicende giudiziarie in corso dovra' rispettare i diritti inviolabili della persona, curare che risultino chiare le differenze fra cronaca e commento, fra indagato, imputato e condannato, fra accusa e difesa, e adottare modalita' che consentano al telespettatore un'adeguata comprensione. E' il senso del Codice di autoregolamentazione in materia di rappresentazione di vicende giudiziarie nelle trasmissioni radiotelevisive firmato oggi a Roma, nella sede dell'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni, dai rappresentanti delle emittenti tv, dalla Federazione nazionale della stampa e dall'Ordine nazionale dei giornalisti. Frutto di un lavoro di 18 mesi attorno a un tavolo comune, le nuove disposizioni entreranno in vigore il 30 giugno. Oltre al presidente Agcom, Corrado Calabro', alla firma erano presenti il presidente della Rai Paolo Garimberti, il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri e il consigliere Gina Nieri, il presidente di Telecom Italia Media Mauro Nanni, il presidente della Fnsi Roberto Natale, Pierluigi Roesler Franz per l'Ordine, il presidente della Frt (Federazione Radio Televisioni) Filippo Rebecchini ed il presidente di Aeranti-Corallo Marco Rossignoli. Non richiesta, arriva una nota della trasmissione Porta a Porta, condotta da Bruno Vespa. "Poiche' la distinzione dei ruoli tra accusa e difesa e il chiarimento di tutte le posizioni processuali sono stati sempre alla base dei criteri di comunicazione di 'Porta a Porta', se questa e' la raccomandazione del documento varato dall'Agcom, siamo perfettamente d'accordo". ITALIA / Trasporti, poste e tlc: settori non liberalizzati Il Rapporto annuale dell'Istituto Bruno Leoni evidenzia come nel 2009, in Italia, ci siamo ancora tre settori cruciali come poste, trasporti e telecomunicazione con l'indice di liberalizzazione inferiore a 40, che equivale a dire "settore non liberalizzato". L'analisi da' indice 100 al Paese che ha il massimo grado di concorrenza in un settore, su cui parametra gli altri. GERMANIA / L'uranio nell'acqua minerale: alla larga dai bambini L'acqua del rubinetto viene spesso sottovalutata e contrapposta a quella minerale, ritenuta piu' salutare. Ma non e' sempre vero. In Germania, una minerale su otto contiene oltre 2 microgrammi d'uranio per un litro, percio' non e' adatta alla nutrizione infantile. Lo dimostra l'analisi dell'uranio rilevato in 435 acque minerali, il cui elenco e' pubblicato dall'associazione dei consumatori Foodwatch. Nella lista figurano 55 marche che superano i 2 mcg/l d'uranio, quantita' che, dice l'Associazione, sfora i livelli che consentono di vantare un'acqua minerale come "adatta a preparare cibi per l'infanzia". Una simile concentrazione di metallo pesante comporta rischi per i reni dei neonati e dei bambini piccoli, concludono gli autori. ITALIA / Autocura in crescita L'uso dei farmaci da "automedicazione" e' sempre maggiore. Cosi' i dati di Eurisko: il 67% degli intervistati ha fatto uso di medicinali che non hanno bisogno di ricetta medica nel corso dell'ultimo anno, il 40% nell'ultimo mese. Il 41% ha affermato di acquistare i medicinali perche' consigliati dal farmacista. Preoccupante il dato sul foglietto illustrativo dei medicinali (il cosiddetto bugiardino): il 20% di coloro che li acquistano per la prima volta non li legge. I farmaci che non necessitano di prescrizione medica sono contrassegnati da "un bollino con una croce rossa", ma la meta' degli intervistati non ne conosce l'esistenza. ITALIA / Aumenta il consumo d'acqua, ma la crescita rallenta Continua a crescere il consumo di acqua, anche se il tasso di aumento rallentera'. Se quest'anno i consumi di acqua potabile si attesteranno a 5 miliardi e 343 milioni di metri cubi, l'anno prossimo aumentera' di 'soli' 38 milioni (piu' 0,8%). I dati sono contenuti nello studio Blue book 2009, redatto da Utilitatis. ITALIA / Umberto Veronesi: no alla cena alle 18 in ospedale "Bisogna abbandonare la rigidita' degli orari: perche' mai in ospedale si dovrebbe avere la prima colazione alle sei del mattino, il pranzo alle undici e la cena alle sei quando in nessuna regione italiana si mangia con questi orari"? Lo dice Umberto Veronesi, oncologo ed ex ministro della Salute, in una appello sul Corriere della Sera a sostegno della proposta di Gualtiero Marchesi sull'introduzione di menu' "piu' colorati" nel senso di piu' appetibili anche alla sola vista. Iniziativa da sostenere insieme ad altre misure che mirano a rendere piu' "dignitosa" la permanenza negli ospedali dei pazienti, a cominciare dagli orari in cui vengono serviti i pasti. Secondo il medico, "bisogna innovare il principio stesso dell'ospedale che non deve piu' ruotare intrno alle esigenze del medico ma del malato: il luogo di cura deve diventare anche di accoglienza cercando di offrire un dignitoso comfort. E ogni malato dovrebbe scegliere dai menu', i cibi graditi anche per il rispetto delle etnie e degli usi alimentari". Per l'oncologo non si puo' accettare che "una persona con un certo status e una certa dignita', quando e' in salute, la perda da ricoverato. Oggi al paziente si da del tu anche se e' una persona anziana o peggio, ci si rivolge a lui con il nome del letto o della stanza che occupa. Considero fondamentale che negli ospedali ci siano le camere singole. Nessuno condividerebbe una camera con uno sconosciuto in albergo e non dovrebbe essere costretto a farlo proprio in ospedale quando avrebbe piu' bisogno di riservatezza". GERMANIA / Chiude l'unica farmacia non appartenente a un farmacista Era una vera singolarita'. L'azienda olandese DocMorris specializzata in vendita online di medicinali, nel giugno 2006 aveva ottenuto dal Saarland l'autorizzazione ad aprire una filiale nella Regione tedesca. Ma la sentenza emessa il 19 maggio 2009 dalla Corte di giustizia europea, secondo cui solo i farmacisti possono possedere e gestire una farmacia, ha indotto il dipartimento regionale della sanita' a revocare l'autorizzazione. La decisione prevede la chiusura immediata dell'unica farmacia DocMorris in Germania. USA / Eroina. La dipendenza si cura meglio se si usa cannabis I tossicodipendenti da eroina in cura di disintossicazione hanno maggiori chance di successo se consumano cannabis. Questi i risultati di una sperimentazione clinica che sara' pubblicata a luglio sulla rivista scientifica American Journal on Addiction. I ricercatori del New York State Psychiatric Institute hanno esaminato il legame fra il consumo moderato di cannabis e una migliore adesione ai programmi di trattamento con naltrexone con pazienti in regime di ricovero. Il Naltrexone e' un antagonista di recettori oppioidi comunemente prescritto per i casi di dipendenza da eroina e talvolta da alcool. Gli studiosi hanno anticipato i risultati della loro ricerca: "Coloro che fanno uso moderato di cannabis hanno mostrato maggior successo nel trattamento con naltrexone, rispetto a coloro che non consumano cannabis o ne fanno un uso smoderato e continuo. ... L'uso moderato di cannabis e' associabile anche ad un maggior grado di successo del trattamento di naltrexone in pastiglie. ... L'associazione fra l'uso moderato di cannabis e il maggior grado di successo del trattamento con il naltrexone e' stato replicato". "Invece di continuare a dire che la marijuana e' la droga che apre la porta alla dipendenza di altre droghe illegali", ha commentato il vicedirettore di Norml Paul Armentano, "questo studio dimostra come la cannabis possa essere uno strumento utile per aiutare i tossicodipendenti a sconfiggere la dipendenza da eroina, morfina e altri oppioidi". Qui l'abstract della ricerca: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19444734?dopt=Abstract ITALIA / Multe in citta': nel 2008 superata la soglia dei 12 milioni Aumentano i controlli sulle strade urbane italiane e conseguentemente sale del 7,9% il numero delle multe in citta': dai 11,7 milioni verbali del 2007 ai 12,6 milioni del 2008. E' quanto emerge dai dati diffusi dall'Automobile Club d'Italia. Le violazioni al Codice della Strada piu' ricorrenti sono sempre le stesse: parcheggio in divieto di sosta (2,1 milioni multe), eccesso di velocita' (227.018), irregolarita' nei documenti di circolazione (167.299), passaggio con semaforo rosso (118.595) e uso del telefonino al volante (114.904). Nella graduatoria delle infrazioni figura all'ottavo posto il mancato uso delle cinture e dei seggiolini per bambini (49.840 multe), al 16* posto il mancato uso del casco (10.281), al 22* la guida in stato di ebbrezza (5.631) e al 37* la guida sotto l'influenza di sostanze stupefacenti. L'infrazione piu' commessa, una multa su due, e' la violazione delle zone a traffico limitato e il mancato rispetto delle giornate a targhe alterne: 6,6 milioni verbali nel 2008. ITALIA / Le famiglie spendono di piu' in tabacchi che in acqua Le famiglie italiane spendono per l'acqua meno che per tabacchi e telefoni, si paga piu' in Toscana e meno in Lombardia e le tariffe italiane risultano tra le piu' basse del mondo con il 15% del Paese che non ha ancora fognature e il 30% non ha depuratori. Sono alcuni dei dati contenuti nel Blue Book, il volume sulle risorse idriche in Italia, realizzato annualmente dal centro ricerche Utilitatis, con la collaborazione di Anea. L'edizione 2009 verra' presentata domani, a Bari, presso la sede dell'Acquedotto Pugliese, nell'ambito di una tre giorni promossa da Federutility. SVIZZERA / Il trasporto su rotaia molto piu' conveniente di quello su gomma Nel 2005, la spesa complessiva per il trasporto stradale e ferroviario e' stata di 82 miliardi di franchi (54 mld di euro). Di questi, 70,5 miliardi sono finiti nel trasporto su gomma e 11,4 miliardi in quello su rotaia. Dalle cifre dettagliate dell'Ufficio statistico si evince che il trasporto su rotaia e' sempre piu' conveniente, sia per gli spostamenti delle persone sia per quelli delle merci. ITALIA / Il ritorno dei fumatori: aumentati del 3,4% Cresce in Italia il numero dei fumatori, per la prima volta dopo sei anni, forse per colpa della crisi. Se fino allo scorso anno, infatti, si assisteva ad un declino costante, seppur lieve, dei fumatori quest'anno si registra un aumento di 3,4 punti percentuali. In entrambi i sessi, ma piu' marcatamente in quello femminile. Aumento a cui corrisponde una diminuzione degli ex fumatori, passati dal 18,4 del 2008 al 14,6% del 2009. Non si registra, invece, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, un incremento delle vendite di tabacco, che anzi sono calate nel 2008 dello 0,9%. Rimane stabile, infine, il numero medio di sigarette fumate quotidianamente: 14. E' quanto rileva un'indagine dell'Istituto Superiore di Sanita' (ISS), condotta in collaborazione con la Doxa, l'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri e la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori. "Il fatto che l'aumento dei fumatori e la stabilita' dei consumi medi non corrispondano a quanto accade nel mercato dei tabacchi lavorati ci fa supporre che sia cambiata la strategia di acquisto dei prodotti di tabacco - afferma Piergiorgio Zuccaro, direttore dell'Osservatorio Fumo, Alcol e Droga dell'Istituto Superiore di Sanita' (ISS) - I controlli della polizia doganale hanno registrato infatti una ripresa del contrabbando e dei traffici illeciti internazionali. A cio' si aggiungono il fenomeno della contraffazione delle sigarette, la scelta, come canale per la vendita di prodotti da fumo di contrabbando, della rete internet e la crescita delle vendite transfrontaliere. Basti pensare che un pacchetto da 20 di Marlboro che in Italia costa 4,30 euro, in Slovenia lo si paga 2,60 euro e in Romania appena 1,51 euro". Attualmente fuma il 25,4% delle persone di 15 anni e piu' corrispondenti a circa 13 milioni di cittadini italiani (7,1 milioni di uomini e 5,9 milioni di donne), i non fumatori sono il 60% e gli ex fumatori il 14,6%, pari rispettivamente a 30,7 milioni di italiani e 7,5 milioni di italiani. ITALIA / Istat. Nel 2008: numero nuovi disoccupati maggiore numero nuovi occupati Per la prima volta dal 1995, la crescita degli occupati nel 2008 (183 mila unita' in piu' rispetto al 2007) e' stata inferiore a quella dei disoccupati (186 mila in piu'). In particolare la disoccupazione torna a crescere dopo quasi dieci anni, coinvolge in misura maggiore gli uomini e interessa soprattutto il Centro e il Nord-ovest, anche se il Mezzogiorno si conferma l'area con la maggiore concentrazione di disoccupati. Non solo, il fenomeno si sta progressivamente spostando verso le classi di eta' piu' adulte. A dirlo e' il Rapporto annuale 2008 dell'Istat. ITALIA / Cognome materno e paterno: il calvario umano e della giustizia I figli naturali, inizialmente riconosciuti solo dalla madre, possono scegliere se chiamarsi col cognome paterno oppure no, quando diventano maggiorenni, rivolgendosi agli uffici dell'anagrafe. Lo sottolinea la Cassazione (sentenza n.12147), affrontando il caso di un ragazzo al quale per ben sette volte - una il Tribunale dei minori, due volte la Corte d'appello di Salerno, una volta quella di Napoli e tre volte la Cassazione - avevano cambiato il cognome. Appena nato era stato infatti riconosciuto solo dalla madre, nel 1990, e solo nel 1994 anche dal padre naturale, che fece domanda affinche' il figlio si chiamasse col cognome paterno. La domanda fu accolta nel 1997 dal Tribunale dei minori di Salerno e confermata dalla Corte d'appello nel 2000. Poi nel 2001, la Cassazione aveva riaperto il caso e spezzato una lancia a favore del mantenimento del cognome materno. Nel 2002 la Corte d'appello di Salerno si adeguo' a questa decisione della Cassazione, e il ragazzino riprese a chiamarsi col solo cognome della madre. Nel 2004, pero', la Cassazione fece un passo indietro e la Corte d'appello di Napoli, nel 2007, recependo queste indicazioni, stabili' che il ragazzo dovesse chiamarsi col cognome materno seguito da quello paterno. I giudici napoletani affermarono che sebbene il ragazzino, ormai di 17 anni, 'fosse assai sveglio e maturo', non si poteva escludere che fosse stato condizionato nel preferire di chiamarsi col solo cognome della mamma. Contro il doppio cognome ora, divenuto maggiorenne, il ragazzo ha fatto ricorso in Cassazione, perche' vuole chiamarsi solo col cognome della madre. I Supremi giudici lo hanno dichiarato 'inammissibile' e gli hanno detto che se vuole cambiare o modificare i suoi dati anagrafici, si deve rivolgere agli uffici dello stato civile come prevede il decreto parlamentare 396 del 2000. In proposito, la senatrice Donatella Poretti ha rilasciato la seguente nota: Quello che e' accaduto a Salerno e' emblematico di come nell'Italia delle troppe leggi esistono vuoti normativi che si trascinano da anni nell'indifferenza consapevole del legislatore. ................... La famiglia patriarcale e il modello maschilista passano anche dalla negazione del doppio cognome e dalla pari dignita' del cognome materno rispetto a quello paterno. Sembra difficile da intaccare e altra spiegazione non e' possibile sul perche' i figli non possano chiamarsi anche o solo con il cognome della madre. Si puo' arrivare cosi' alla degenerazione giudiziaria del nostro caso, per cui un padre che riconosce un figlio naturale dopo alcuni anni puo' spazzare via il cognome della madre, perfino contro la volonta' del ragazzo ormai diciassettenne cui i tribunali hanno negato la possibilita' di mantenere solo il cognome della madre. Una mio disegno di legge giace nei cassetti del Senato, dopo una quasi approvazione alla Camera nella scorsa legislatura. Di fronte a questa mostruosita' credo sia proprio il caso di ritirarlo in gioco: http://blog.donatellaporetti.it/?p=193 ITALIA / Le vacanze tengono: piu' brevi e avanza il low cost Piu' brevi, low cost e senza fronzoli, prenotate attraverso Internet o sfruttando la casa di amici e parenti ma, per chi se lo possono permettere, le vacanze estive resistono, con preferenza Puglia. L'osservatorio Europcar-Doxa fotografa cosi', nella sua quarta edizione del rapporto 'stili di vacanza degli italiani', la situazione. La recessione si sente e soprattutto donne, famiglie con figli e residenti del Sud e delle Isole riducono o eliminano la loro vacanza con un 51% del campione, rispetto al 46% dello scorso anno, che annuncia che non partira'. Il calo e' del 10%, minore rispetto al previsto calo del 15-20%. Per chi resiste c'e' cambio di stile e abitudini con 'un bando del lusso e dell'ostentazione', una scelta per il low cost (37,7%) e una maggiore preferenza per la montagna (16% rispetto all'11,3% del 2008) rispetto al mare che con il 69% delle preferenze rimane in testa alle preferenze. Ma non si rinuncia alla cena fuori (44,4%) scegliendo pero' osterie e trattorie, un bell'albergo (28,5%) o l'auto a noleggio (21,2%). Sale dal 7,4 al 10,2 la percentuale di chi pensa di noleggiare un'auto sfruttando un volo o il treno low cost.. Fra le mete preferite quest'anno la regione piu' 'gettonata' e' la Puglia (con il 13,5% delle scelte) che batte la Sardegna (11,6%) e il Trentino Alto Adige (8,6%), mentre cala al sesto posto la Sicilia, lo scorso anno al vertice della classifica. CINA / Il 50% dei vestiti per bimbi non e' a norma. Ok per il 95% dei giocattoli Quasi la meta' dei vestiti per bambini e un terzo dei mobili per i piu' piccoli, fabbricati nella principale regione manifatturiera cinese, non sono a norma, perche' contengono prodotti chimici tossici. E' quanto rivela il China Daily. Le autorita' del Guangdong, provincia industrializzata ed esportatrice del sud, hanno scoperto durante un'inchiesta che solamente il 53,5% dei vestiti risponde ai criteri richiesti, dopo aver analizzato una sessantina di capi. I problemi riscontrati negli abiti non conformi vanno dalle etichette false alla presenza di formaldeide in quantita' eccessiva, un prodotto che puo' dare problemi respiratori o cutanei. La stessa sostanza o metalli pesanti (piombo, cadmio, cromo) sono stati scoperti in 20 dei 62 mobili che sono stati sottoposti a esami. Al contrario, il 95% dei giocattoli fabbricati nella provincia e' risultato a norma. AUSTRALIA / Depuratore universale per l'acqua Un depuratore d'acqua portatile sara' presto disponibile alle Ong che operano nel terzo mondo e promette di salvare milioni di vite. Il congegno elettronico a batteria detto Drinkwell, sviluppato dalla fisica di Sydney Vivian Robinson, usa piastrine elettrolitiche per rimuovere fango, argilla, metalli pesanti, cianuro, piombo e mercurio, e per uccidere i batteri E coli. Converte quindi acqua non salata, ma inquinata, in acqua potabile ad una frazione del costo dell'acqua in bottiglia. L'organizzazione australiana di aiuti World Vision sara' la prima ad usare il congegno fra pochi mesi, quando saranno completati i test. Secondo il suo direttore Tim Costello, che ha parlato al lancio del depuratore oggi a Sydney, potra' prevenire future guerre. Circa 1,2 miliardi di persone non hanno accesso ad acqua potabile e migliaia muoiono ogni giorno da malattie legate alla contaminazione, ha ricordato. 'La geopolitica del futuro sara' probabilmente strutturata attorno alle guerre per l'acqua e questo e' un ottimo strumento per prevenirle', ha detto Costello. Sara' molto utile anche nei disastri naturali, come alluvioni o incendi che contaminano le riserve d'acqua. 'A paragone con gli enormi purificatori che dobbiamo trasportare, e' estremamente pratico'. ITALIA / Il Tar Toscana sdogana la penna blu per i concorsi E' il Tar Toscana sdogana la penna blu per la prova scritta nei concorsi. Infatti, nota la sentenza numero 508 del 26 marzo 2009, l'uso esclusivo della penna nera, abitualmente distribuita dalla commissione ai candidati, non era prescritta nel caso in esame. Se neppure puntuali previsioni ci sono rispetto all'uso esclusivo dei fogli di protocollo vidimati, e' da ritenersi valida la prova consegnata su un fo SVIZZERA / Elettrosmog rimane nei limiti consentiti nonostante il boom della telefonia mobile Negli ultimi vent'anni, la progressiva diffusione della telefonia mobile, di quella senza fili e di altre applicazioni elettroniche ha moltiplicato per dieci la radiazione delle onde elettromagnetiche, eppure rimane ancora molto al di sotto dei limiti fissati. In Svizzera, per la prima volta, gli Istituti di medicina sociale e preventiva delle Universita' di Basilea e Berna hanno misurato la potenza delle radiazioni degli apparecchi della nostra quotidianita'. Con l'aiuto di strumenti di misurazione nuovi e trasportabili, l'equipe di ricercatori ha valutato l'esposizione ai raggi di 166 volontari. Su Environmental Research riferiscono che se la diffusione di telefonini, wireless Lan e simili e' decuplicata espandendo piu' smog elettromagnetico nell'ambiente, la potenza media di 0,22 volt per metro resta notevolmente sotto i limiti di legge. O ancora, che le radiazioni provengono soprattutto da telefonini, antenne della telefonia mobile e dai telefoni senza fili, mentre altre fonti, come le stazioni radio e televisive o le reti locali senza fili, generalmente hanno un impatto secondario. ITALIA / Attenzione ai decoder per la tv digitale terrestre a poco prezzo e di scarsa qualita' 'Attenzione ai decoder per la televisione digitale terrestre a poco prezzo e di scarsa qualita': il Ministero dello sviluppo economico vigilera' e saremo molto rigidi'. Parola del viceministro Paolo Romani, che oggi ha partecipato alla presentazione del Cineshow tv edition, salone per il cinema, la televisione e il multimediale, che si svolgera' dal 18 al 20 settembre a Torino. 'Quella dei decoder e' una partita importante - ha detto ancora il viceministro - perche' parliamo di 100 milioni di pezzi nei prossimi anni, quindi va controllato con serieta' il rapporto di qualita'. Rischiamo di annegare in un mare di decoder di pessima qualita' vista la necessita' di acquistarne uno al momento del passaggio dall'analogico al digitale terrestre. E ci si puo' rimproverare di aver obbligato gli italiani a fare un pessimo affare. Per questo su questo punto saremo rigidissimi. All'associazione Dgtv il compito di mettere i bollini di qualita' e il sito del ministero pubblichera' tutti i dati delle aziende che avranno passato l'esame'. Rimangono comunque anche per il passaggio nel Lazio, a Roma tocchera' il 16 giugno lo switch over, l'incentivo per l'acquisto del decoder per le famiglie disagiate con gli stessi criteri con cui sono stati erogati in Piemonte: 65 anni, abbonamento al canone Rai valido e un reddito entro i 10 mila euro. SVEZIA / Il primo vescovo donna dichiaratamente lesbica Ci sono Chiese che considerano l'omosessualita' un peccato, e ce ne sono altre che si sono lasciate alle spalle questo tipo di discriminazione. E' il caso della Chiesa luterana svedese, che ha nominato vescovo di Stoccolma Eva Brunne (55 anni), convivente di una donna con un figlio piccolo e che non fa mistero della sua omosessualita'. E' la prima lesbica al mondo a ricoprire una carica religiosa di cosi' alto grado. G.BRETAGNA / Nuova rivoluzione. Per vedere la tv satellitare basta la consolle per videogiochi In Gran Bretagna i programmi Sky si guardano sulla xBox 360. A partire dall'autunno, grazie all'accordo tra Microsoft e BSkyB, calcio e film potranno essere visti utilizzando la connessione ad Internet della console per videogiochi. La programmazione sara' la stessa di quella gia' visibile in rete attraverso SkyPlayer. Per il trasferimento dati, invece, sara' necessario disporre di una linea Adsl da almeno 1 Mbit. Stando ai termini dell'accordo, inoltre, coloro che non hanno un abbonamento Sky, ma possiedono la xBox, potranno usufruire del servizio in pay-per-view, ovvero pagando singolarmente ogni programma che si desidera vedere. ------------------------------------------- LE INIZIATIVE DELL'ULTIMA QUINDICINA 112, nuova azione dell'Ue contro Italia per non attivazione Numero Unico Europeo. Noi l'avevamo detto ... Intervento della senatrice Donatella Poretti, parlamentare Radicali - Partito Democratico E' solo di pochi giorni fa la notizia che la Commissione Ue per la Societa' dell'Informazione e i Media ha inviato all'Italia una lettera di costituzione in mora perche' non ci si e' ancora conformati alle norme comunitarie sul numero unico europeo per le chiamate d'emergenza, il 112, mettendo a disposizione delle autorita' incaricate dei servizi di soccorso le informazioni che permettono di identificare il luogo da cui provengono le chiamate effettuate dai cellulari. La Commissione ha inoltre, invitato il Governo ad "accelerare la messa a disposizione di tale informazione per tutte le chiamate al 112 in tutto il territorio italiano". Qualora il nostro Paese non si conformera' entro due mesi, corre il rischio di essere multato per mancato rispetto della sentenza della Corte. In Italia chiamando il 112, fin dal 1981, risponde sempre la centrale dei Carabinieri. E la cosa non e' banale come sembra, perche' dal 1991 il Consiglio europeo ha deciso per il numero 112 un diverso destino: numero d'emergenza unico europeo (NUE), per qualsiasi emergenza e in ogni Paese membro. La decisione trova piena applicazione in una direttiva europea del 2002 ma, nonostante questo, in Italia i cittadini, come anche gli ospiti della nostra industria turistica, dovrebbero sapere al momento del bisogno se le proprie richieste urgenti d'aiuto, di assistenza, di intervento, vanno rivolte ai Carabinieri (112) piuttosto che alla Polizia (113), o alla Guardia di Finanza (117), al Corpo forestale (1515), al soccorso sanitario (118), ai Vigili del Fuoco (115), alla Guardia Costiera, ai telefoni della Polizia municipale di uno degli 8.101 Comuni italiani, o della Polizia provinciale di una delle 107 province. L'Aduc (Associazione per i diritti degli utenti e consumatori) fin dal 2001 ha denunciato la mancata attivazione in Italia del 112 unico europeo. Solo recentemente, con Decreto del Ministro delle Comunicazioni del 22 gennaio 2008, e' stato stabilita l'unificazione solo di 112 e 113, ed e' in via di attuazione. Intanto, il 15 gennaio scorso, la settima sezione della Corte di Giustizia europea ha condannato l'Italia per l'inadempimento della direttiva del 2002 sull'istituzione del NUE. Per questi motivi, con il sen. Marco Perduca, il 28 gennaio scorso, abbiamo rivolto un'interrogazione alla Presidenza del Consiglio, e ai Ministri dell'Interno, delle Politiche europee, e della Pubblica amministrazione e l'innovazione, per sapere se siano al corrente di questa mancanza e se si intenda disporre di un coordinamento piu' efficace delle chiamate d'emergenza, prevedendo una semplificazione che faciliterebbe la vita ai cittadini, come a chi visita per turismo o altro il nostro Paese, e che ridurrebbe sensibilmente i costi di gestione. Ora, prima di una risposta a tale interrogazione, arriva la messa in mora da parte dell'Ue. Si spera che almeno questo, certo evitabile, nuovo capitolo del costoso (per i contribuenti) contenzioso dell'Italia con la giustizia europea possa servire a sbloccare la situazione non tanto dei tempi ministeriali per le risposte alle interrogazioni, quanto al rispetto di direttive europee che innegabilmente renderebbero piu' efficiente la rete di assistenza emergenziale e la sicurezza pubblica. Qui il testo dell'interrogazione: http://blog.donatellaporetti.it/?p=452 Carceri. Come si sprecano i soldi del contribuente Le carceri scoppiano, dice il ministero di Giustizia: ogni mese 1000 detenuti in piu', siamo arrivati a quota 62mila circa quando le strutture penitenziarie potrebbero ospitarne circa 43mila. Si pensa di costruire nuove carceri o di predisporre navi ad hoc. Nel frattempo, pero', non si attivano quelle esistenti. Ieri la trasmissione "Striscia la notizia" di Mediaset denunciava il caso di un carcere nella provincia di Lecce che non ha detenuti ma solo il personale. Analoga situazione era stata denunciata, dalla medesima trasmissione, due anni fa per un carcere nuovo di zecca in Basilicata, quello di Irsina, costato 3,5 miliardi di lire e non operativo. Nel 2007 il senatore Gustavo Selva (1), in una interrogazione al ministro della Giustizia, citava una indagine de "Il Giornale" nel quale si denunciavano sprechi e disservizi nella gestione del patrimonio carcerario. Sarebbe interessante sapere quali provvedimenti siano stati messi in atto per sanare la situazione. Insomma, mentre si stanziano fondi per nuove strutture, non si attivano quelle esistenti e il cittadino contribuente continua a pagare tasse salate per mantenere in piedi uno Stato inefficiente e spendaccione. Una interrogazione in tal senso e' stata preannunciata dalla senatrice Donatella Poretti. (1) http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=15&id=280521 Call center e credito residuo nella telefonia. Il metodo (non) regolatorio dell'Agcom: una serie di condoni senza sanzioni L'Agcom ha approvato un documento (1) in cui ribadisce un concetto semplice: i call center dei gestori telefonici devono essere fruibili e utili agli utenti, senza attese interminabili, senza impossibili labirinti tra le diverse opzioni dettate dal risponditore automatico e con un ragionevole tasso di risoluzione dei problemi. Inoltre, e' previsto che i gestori si attrezzino per fornire assistenza a distanza (tramite sms) anche ai clienti sordi. Molte di queste caratteristiche sono gia' obbligatorie, ma tant'e'. Lo e' pure la gratuita' dell’accesso telefonico ai call center, resa obbligatoria dalla stessa Autorita' nel piano di numerazione nel settore delle telecomunicazioni approvato nel luglio 2008 (delibera n. 26/08/CIR). Invece da mesi, e sempre piu' frequentemente, operatori telefonici fanno ampio uso di call center con costi a carico degli utenti. Ci chiediamo se l'Autorita' ritenga che, concedendo proroghe su proroghe ai gestori, faccia opera di 'educazione' dei soggetti che negli anni si sono distinti nel sistematico non rispetto delle leggi e dei diritti degli utenti. Un altro esempio? E' dal 2002 che l'Agcom ha previsto che i gestori mobili debbano restituire il credito residuo agli utenti. Da allora e' tutta una serie di rinvii. Con delibera n. 353/08/CONS del giugno 2008, l'Agcom ha prorogato i termini gia' rifissati con la delibera n. 416/07/CONS. del 2007, concedendo altri 10 mesi ai gestori per adeguarsi. Le notizie a nostra disposizione ci dicono che solo dal giugno 2009 i gestori attueranno quello che gia' era obbligatorio nel 2002. Si tratta di una serie di condoni a zero sanzioni per gli operatori. Si tratta di un metodo regolatorio che non incentiva la buona condotta dei gestori e perpetua il nocumento per gli utenti. (1) http://www.aduc.it/dyn/tlc/noti.php?id=259770 Bollette telefoniche gonfiate. Il Consiglio di Stato rinvia decisione su blocco automatico numeri 899 Il Consiglio di Stato, martedi' 12 maggio, ha rinviato la decisione sulla delibera Agcom che ha imposto il blocco automatico dei numeri 899 e similari. E' quanto risulta ad Aduc Tlc. Nel dicembre scorso il Tar del Lazio aveva in parte bocciato (1) i provvedimenti dell'Autorita' delle comunicazioni che puntava a porre termine al fenomeno truffaldino delle bollette telefoniche gonfiate. Il blocco automatico riguarda numeri come 899, 892, satellitari e prefissi internazionali con tariffe superiori a quelle praticate per la zona telefonica 6, e per i numeri che iniziano per 4 (per quest'ultimi solo quelli a pagamento). Non rientra tra i numeri bloccati il 'nuovo' 895, destinato, come da piano di numerazione nazionale, ad erogare servizi di natura professionale (consulenza giuridica, ingegneristica, ecc.). Come prevedibile (2) se ne sta facendo un uso illegittimo: in televisione viene usato dai professionisti del gioco del lotto per dare i "numeri magici". Le violazioni sono tanto palesi (basta accendere la tv), quanto ignorate da chi dovrebbe controllare. E nel ruolo di mancato controllore continua a spiccare l'assenza del ministero della Sviluppo economico (che assegna le numerazioni speciali). E infatti non ci stupisce che ancora non abbia risposto ad un'interrogazione in materia presentata dai senatori Donatella Poretti e Marco Perduca: http://www.aduc.it/dyn/parlamento/docu.php?id=243863 (1) http://www.aduc.it/dyn/tlc/comu.php?id=243710 (2) http://www.aduc.it/dyn/tlc/comu.php?id=250952 Aduc - Osservatorio Lecce. Tombino danneggiato: aspettiamo il ferito? Un cittadino, che villeggia a San Cataldo (marina di Lecce), ci ha inviato alcune fotografie relative a una situazione di gravissimo pericolo su una passerella in cemento situata tra un lido privato e la spiaggia pubblica, sulla via Giovanni da Verrazzano di fronte alle rovine del molo Adriano. Come dimostrano in maniera inequivocabile la foto (1), sulla passerella si trova un tombino, anch’esso in cemento, fortemente danneggiato: la zona, soprattutto nel periodo estivo, e' frequentata da tanti bagnati e bambini che giocano in riva al mare. Un passante che non faccia molta attenzione rischia di finirci dentro con tutto il piede e di procurarsi una seria ferita anche per colpa dei ferri arrugginiti sporgenti. Il cittadino ci ha fatto notare che la situazione di pericolo e' presente quanto meno dagli inizi di Marzo e che la zona non e' mai stata oggetto d’intervento o quanto meno di messa in sicurezza. In periodo elettorale tutte le forze politiche parlano della marina di San Cataldo come la grande risorsa non sfruttata, prospettando fantasmagorici progetti di rilancio: e se si iniziasse dalle piccole cose? Chi e' responsabile intervenga e… subito! In mancanza saremmo costretti a denunciare il fatto alla magistratura e a tutte le autorita' competenti. (1) http://www.aduc.it/dyn/documenti/allegati/Lecce/IMG_0068.JPG Numeri speciali e bollette gonfiate Ecco la vignetta di Giannino http://www.aduc.it/dyn/giannino/giannino_base.php?id=260010 Italia. Che strano Paese Siamo proprio un Paese "strano". Abbiamo i sindacati piu' forti d'Europa ma gli stipendi piu' bassi d'Europa. Gli eurodeputati hanno lo "stipendio" piu' alto d'Europa ma sono i piu' assenti d'Europa. Le tasse sono tra le piu' alte d'Europa ma vige un sistema di "welfare" tra i piu' bassi d'Europa. C'e' qualcosa che non va in questo Paese di "santi, poeti, navigatori..." che, pero', mugugna e non protesta, fa sommosse e non rivoluzioni, che e' in vetta per numero di cellulari ma e' in basso per accesso a Internet, che ha un poliziotto ogni 130 abitanti ma non riesce a garantire la sicurezza, che ha una miriade di norme che non riesce ad applicare, che ha un immenso patrimonio artistico che lascia degradare, che ha un straordinario ambiente che riesce a deturpare e inquinare, che non vuole extracomunitari ma li utilizza per i lavori piu' umili e a prezzi stracciati. Insomma, ci facciamo male da soli. Chissa' dov'e' il godimento! Roma. Capitale delle buche e degli scippatori Roma si appresta ad un nuovo primato, quello di capitale degli scippatori: 33 al giorno nella sola area intorno al Vaticano dall'inizio dell'anno, 90 al giorno (dati 2007). Dopo quella di "Citta delle buche" ora si aggiunge un nuovo podio sul quale salire, quello di "Citta' degli scippi". L'immagine di Roma continua a deperire agli occhi dei cittadini e dei turisti. E' Vero che e' difficile individuare i borseggiatori e che i primi a dover adottare misure di salvaguardia del proprio portafoglio sono i cittadini ma, con una dispiegamento impressionante di varie polizie, rimane difficile credere che non si possa intervenire con efficacia. Oltretutto, con l'utilizzazione dell'esercito si sono liberati mezzi e uomini che potrebbero assicurare risultati positivi; si tratta solo di coordinare le varie forze di polizia che nel nostro Paese sono numerose (municipale, provinciale, carabinieri, polizia di stato, finanza, agenti privati); abbiamo, infatti 1 poliziotto ogni 130 abitanti, neonati e ottantenni compresi. Sollecitiamo il sindaco Gianni Alemanno ad assumere tutte le iniziative a tutela dei beni dei cittadini, italiani o stranieri che siano. Si puo' iniziare a allertare con volantini, manifesti, comunicazioni sonore e quant'altro sia utile ad evitare spiacevoli incidenti. Residenze Sanitarie assistenziali e liste d'attesa. La demagogia e le bufale della Regione Toscana In pompa magna la Regione Toscana ha annunciato che taglia tutte le liste di attesa delle Residenze Sanitarie Assistenziali (Rsa) e che nessun anziano sara' lasciato a piedi. Una pompa magna che va di pari passo con demagogia e propaganda. Vediamo perche'. E' dal 1992 (D.lgs 502) che le Regioni hanno l'obbligo di assicurare le cure a disabili gravi e agli anziani non autosufficienti, perche' rientrano nei Lea (Livelli Essenziali di Assistenza). Dal 1992 la Regione dice di essere all'altezza di farlo nel 2009, cioe' 17 anni dopo. Meglio tardi che mai? Vediamo come la Regione Toscana applica le leggi in materia. E' dall'inizio del 2001 che, nonostante la normativa vigente stabilisca (art. 54, L. 289/02) che i costi dei ricoveri nelle Rsa sono a carico della Regione (quota sanitaria) e del Comune (quota sociale), la prima con le liste di attesa non ha pagato la quota sanitaria, il secondo invece di chiedere la compartecipazione al solo assistito (D.lgs 130/00) chiama alla compartecipazione tutti i parenti tenuti agli alimenti caricando, quindi, l'intera quota sulla famiglia. Nel frattempo, grazie a ricorsi promossi da cittadini che si sono rivolti all'Aduc, il Tribunale amministrativo regionale della Toscana (1) ha condannato il Comune di Firenze a togliere dai regolamenti le norme che chiedono la compartecipazione dei famigliari. Inoltre, sempre il Tar Toscana, con altre cinque ordinanze ha sospeso le richieste di compartecipazione da parte del Comune. Una conferma, cioe', che la legge nazionale in materia e' esplicita e non e' come dice il Comune di Firenze e la Regione Toscana. Ma la Regione Toscana il 18/12/2008 ha approvato la legge n.66 sulla non-autosufficienza che, in contrasto con la legge nazionale e la sentenza e le ordinanze del Tar Toscana, prevede la compartecipazione alla retta delle Rsa dei parenti di primo grado. Non solo, ma prevede anche che il valore dell'Isee (Indicatore Situazione Economica Equivalente) sia caricato dall'indennita' di accompagnamento e dalla pensione sociale, diversamente da come dispone la legge dello Stato. In materia, anche il difensore civico della Toscana, Giorgio Morales, in sede di Commissione referente, aveva espresso contrarieta' all'approvazione di questa legge (2). Da notare, in questa apoteosi demagogica di efficienza della Regione Toscana sul taglio delle liste di attesa, le opposizioni in consiglio regionale (Pdl e Udc) che oggi insorgono contro l'amministrazione del presidente Claudio Martini, negli anni passati hanno brillato per latitanza e disinteressamento. Questa e' l'amministrazione che si vanta di non aver messo nessuna tassa sul nonno... ma le famiglie di disabili e anziani vengono illegalmente obbligate a versare soldi, altrimenti, perche' poveri, i loro cari sono rispediti a casa nel dramma della malattia. Qui tutte le informazioni sulla nostra battaglia sulle Rsa che, partendo dalla Toscana, sta coinvolgendo diverse altre Regioni italiane: http://www.aduc.it/dyn/rsa (1) con sentenza n.2535 del 17/11/2008 (2) ... si ravvisa un chiaro contrasto con quanto stabilito dal richiamato D.lgs n. 109/98 dove, relativamente a soggetti ultrasessantacinquenni non autosufficienti "si stabilisce di evidenziare la situazione economica del solo assistito, anche in relazione alle modalita' di contribuzione al costo delle prestazioni", il comma 2 lettera c) risulta dunque palesemente illegittimo e quindi inevitabilmente soggetto a creare contenziosi giuridici. Regione Lazio. Sanita', 28 associazioni scrivono a Marrazzo: occorre efficienza e trasparenza "Occorre creare sistemi di valutazione, indipendenti, per tutti i servizi sanitari a tutti i livelli e rendere pubblica, semplice e facilmente accessibile l'informazione sui risultati delle valutazioni". E' questa la sintesi di una lettera che 28 Associazioni di utenti e consumatori hanno, oggi, inviato al presidente della Regione Lazio e commissario alla Sanita', Piero Marrazzo. "Il cittadino deve poter conoscere per scegliere e governare la propria salute e il funzionamento della sanita'", prosegue la nota che e' corredata da proposte concrete e attuabili in breve tempo, che riassumiamo: * Rendere pubblici i curricula, gli obiettivi, i risultati e le valutazioni dei direttori generali delle Asl, delle Aziende ospedaliere e dei Policlinici. * Creare un sito Internet per poter esprimere la valutazione degli utenti sui medici di medicina generale. * Attuare iniziative per creare sistemi di valutazione di strutture e servizi e rendere pubblici i risultati. * Definire un vero sistema di valutazione della efficacia delle cure e dei farmaci ed un servizio di informazione a cittadini e operatori. "In tal modo" -conclude la lettera- "nel sistema sanitario si immettera' un nuovo fattore di governo: la scelta del cittadino che influenzi il successo o il fallimento dei servizi sanitari". Aduc - Osservatorio Firenze. Il palo/orologio barriera architettonica di via don Minzoni... dopo un anno e mezzo: e' abusivo! In via don Minzoni angolo via Masaccio, c'e' un palo/orologio, con tanto di insegna pubblicitaria che il Comune affitta, che costituisce una vera e propria barriera architettonica: in mezzo al marciapiede e alla pista ciclabile, in un punto cruciale dell'angolo per chi vi transita per l'attraversamento semaforico. Le immagini allegate (1) mostrano in modo esplicito come, specialmente per un cieco, questo palo rappresenti un pericolo ancora maggiore rispetto al dissestato marciapiede e alla cabina telefonica sporgente rispetto alla base piu' stretta. Lo scorso 18 maggio il difensore civico del Comune ci ha comunicato che questo palo/orologio/insegna pubblicitaria e' abusivo!! Per arrivare a questo punto fermo, ci abbiamo messo un anno e mezzo!! Vediamo cosa e come e' successo, a nostro avviso una vicenda significativa su come l'amministrazione tiene in debito conto i cittadini e i loro problemi, soprattutto quelli dei piu' deboli come, nello specifico, i ciechi. 17 gennaio 2008. Daniela De Nuzzo e Fabio Santini (ciechi che collaborano con l'Aduc per le questioni sulla disabilita') scrivono al Sindaco ponendo il problema di questo palo. Quando giunge la ricevuta di ritorno della raccomandata, telefonano al Gabinetto del Sindaco per un incontro e ricevono disponibilita' generica. Tutto tace. 19 maggio 2008. Viene interessato il difensore civico del Comune per avere una risposta. 18 maggio 2009. Il difensore civico risponde comunicando che il palo e' stato installato abusivamente e che e' stato avviato il procedimento amministrativo per la rimozione: la societa' che lo ha installato ha 10 giorni di tempo (a partire dall'8 maggio 2009) per la rimozione altrimenti si procedera' in modo coattivo. Note significative - le foto in allegato le abbiamo scattate il 19 maggio 2009. I dieci giorni per la rimozione da parte della societa' responsabile dell'abuso sono scaduti; - in questi anni il Comune di Firenze ha affittato lo spazio pubblicitario di questo palo: ha quindi guadagnato su un'opera abusiva. A questo indirizzo c'e' copia della corrispondenza dal 17 gennaio 2008 al 18 maggio 2009: http://www.aduc.it/dyn/documenti/allegati/palodonMinzoni.pdf (1) Immagini scattate il 19 maggio 2009 intorno alle ore 15,30: http://www.aduc.it/dyn/documenti/immagini/19052009257.jpg http://www.aduc.it/dyn/documenti/immagini/19052009265.jpg http://www.aduc.it/dyn/documenti/immagini/19052009267.jpg Piano carceri. Urgenti garanzie contro sprechi e disservizi. Nel frattempo che si fa? Interrogazione Intervento della senatrice Donatella Poretti, Parlamentare Radicali - Partito Democratico, segretaria della commissione Igiene e Sanita' Il Ministro Angelino Alfano ha dichiarato di volersi occupare dell'emergenza dell'enorme sovraffollamento carcerario con un piano urgente di nuova edilizia penitenziaria. Su questo progetto, pero', il Governo non e' andato oltre la fase di annuncio. Il sovraffollamento, invece, cresce con un ritmo vertiginoso di circa mille detenuti in piu' ogni mese, mentre i nuovi istituti potrebbero entrare in funzione non prima dei prossimi cinque anni. Nel contempo gli sprechi nella gestione del patrimonio immobiliare carcerario sono stati tanti nel corso degli anni, a spese dell'ignaro contribuente e a testimonianza del business che i diversi Governi hanno realizzato sulla sacrosanta esigenza di garantire spazio vitale minimo a chi e' incarcerato. Una situazione piu' volte denunciata da segnalazioni della stampa. In questi giorni si e' aggiunto un servizio della trasmissione tv "Striscia la notizia" sul nuovo carcere di Lecce, dove non ci sono detenuti ma solo il personale. Poi c'e' la "perla" del carcere di Irsina in Basilicata, costruito e pagato ma mai entrato in funzione, nonche' un'importante inchiesta del quotidiano "il Giornale" dell'ottobre 2007, dove sono stati passati in rassegna tutti i casi (piu' di 40 in tutta la penisola) di sprechi e disservizi con carceri costruite e non o parzialmente funzionanti. In questi giorni si e' aggiunto l'allarme del Segretario generale del Sappe (Sindacato autonomo di polizia penitenziaria) su piu' di 40 istituti gia' costruiti e abbandonati, e sul fatto che, nell'annunciare il piano carceri, il Ministro e il Dap non abbiano parlato di assumere nuovo personale di Polizia penitenziaria (corpo gia' oggi sotto organico di ben 5.500 unita'). Anche l'Aduc (Associazione per i diritti degli utenti e consumatori), in questi giorni ha rilevato che "mentre si stanziano fondi per nuove strutture, non si attivano quelle esistenti e il cittadino contribuente continua a pagare tasse salate per mantenere in piedi uno Stato inefficiente e spendaccione". Per avere chiare risposte su questa situazione e su un piano carceri che rischia di configurarsi come l'ennesimo sperpero di danaro pubblico ad uso dell'ennesimo provvedimento spot del Governo, insieme al senatore Marco Perduca, ho rivolto un'interrogazione al Ministro della Giustizia chiedendo di sapere: - quali provvedimenti siano previsti nel "piano carceri" per sanare la situazione e per impedire che ulteriore denaro pubblico sia speso inutilmente; - se non si intenda armonizzare l’impiego degli Agenti di Polizia penitenziaria e del personale in servizio con l’attuale distribuzione della popolazione detenuta, e se non si preveda di aumentare gli organici di tali figure professionali e in che numero; - quali provvedimenti si intenda adottare per rimediare all’insostenibile sovraffollamento carcerario attuale, fino all’entrata in funzione dei nuovi istituti di pena; - quali spiegazioni puo' dare il Ministro a proposito dello stato di ogni singolo carcere segnalato dall’articolo de "il Giornale", e se siano gia' in corso, o non si intenda avviare, azioni civili o penali nei confronti degli eventuali responsabili degli sprechi e disservizi denunciati. Qui il testo dell'interrogazione: http://www.aduc.it/dyn/parlamento/docu.php?id=260363 Te' verde e Aids Nuove speranze contro l'Aids. Nel te' verde c'e' un principio attivo che puo' aiutare le donne a cautelarsi dal virus Hiv trasmesso per via sessuale. In forma concentrata la sostanza e' inseribile nelle creme vaginali e costituire una barriera all'Hiv, segnala l'Istituto Heinriche-Pette di Virologia e Immunolgia sperimentale dell'Universita' di Amburgo, che sta per pubblicare lo studio su PNAS (Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America). La virologa Ilona Hauber mette pero' in guardia da false aspettative. "Non serve a nulla bere te' verde in grandi quantita' e sperare di restare immuni dall'Aids. Il principio attivo EGCG (EpiGalloCatechinGallato) deve entrare in contatto con lo sperma in grosse concentrazioni, ecco perche' le creme vaginali sono probabilmente il modo migliore per conseguire il risultato". La speranza e' che le nuove creme possano diventare una profilassi conveniente anche per il mercato africano. Insomma non vale bere tanto te' verde per immunizzarsi, ne fare impacchi vaginali dell'infuso per impedire la diffusione del virus. Se e' noto il principio attivo (ECGC) si puo' produrlo industrialmente e inserirlo nelle creme. Abbiamo, pero', seri dubbi sul reale utilizzo di creme vaginali per le donne africane: le condizioni igieniche del posto potrebbero indurre serie infezioni. Rimane il mai tramontato profilattico. Elezioni europee. Grazie alla Rai il voto rischia di non essere libero e consapevole. Campagna per la disdetta del canone tv Da anni denunciamo come la Rai utilizzi la minaccia e l'intimidazione contro i contribuenti per estorcere il canone tv, l'odiosa imposta con cui il servizio pubblico radiotelevisivo alimenta i propri dirigenti e giornalisti al servizio dei potenti di turno. Ma non vi e' peggior violenza contro i cittadini di quella che Marco Pannella, da sei giorni in sciopero della fame e della sete, denuncia mettendo a rischio la propria vita. I dati sono impressionanti: a pochi giorni dal voto per le elezioni europee, solo il 3% degli elettori sa della presenza della Lista Bonino-Pannella (sondaggio Crespi Ricerche). Questo dato e' l'inconfutabile dimostrazione della straordinaria brutalita' con cui i media, e in particolar modo quel servizio 'pubblico' deputato a garantire informazione di pubblica utilita', impediscono ai cittadini di esercitare liberamente e in coscienza i loro diritti. Senza la conoscenza, il voto cessa di essere libero e deliberato, divenendo invece strumento di morte della democrazia. Oggi un uomo politico, un candidato, e' al sesto giorno di un rischioso sciopero della fame e della sete non per ottenere voti, ma per permettere agli elettori di scegliere consapevolmente anche di non votare per lui. Sul volto emaciato di Marco Pannella si approfondiscono di ora in ora le ferite di una democrazia da decenni instancabilmente stuprata dalla partitocrazia. E la Rai e' arma preziosissima e efficacissima nell'arsenale di cui dispongono le segreterie di partito. E' indispensabile che i cittadini lottino per la loro liberta' e i loro diritti, mandando un segnale chiaro alla Rai: non continueremo ad alimentare un servizio radiotelevisivo che di pubblico ha ormai solo il finanziamento che lo sostiene. Qui come disdire legalmente il canone Rai: http://www.aduc.it/dyn/rai/ Per quel 97% di elettori disinformati dalla Rai, questa e' la lettera che Marco Pannella ha inviato al Presidente della Repubblica per spiegare le ragioni della sua iniziativa: http://www.radicali.it/appello_2009/form.php Siamo il Paese di Arlecchino. Il caso tramvia di Firenze Abbiamo gia' evidenziato nei giorni scorsi come il nostro sia un Paese strano che sembra ami farsi male da solo. All'elenco che avevamo stilato con le questioni piu' evidenti (1), oggi se ne aggiunge un'altra che, oltre a farci riflettere ulteriormente sul gusto al masochismo, dovrebbe anche indurci a comprendere meglio la tendenza "sciacallistica" e il vuoto di proposizioni politiche, nonche' l'incapacita' di gestione delle amministrazioni. Nella citta' di Firenze e' in fase avanzata di costruzione una tramvia che doveva gia' essere terminata da tempo, ma le polemiche e le incapacita' dell'amministrazione la stanno portando per le lunghe, con una citta' allo stremo delle forze e delle risorse economiche per coloro che hanno dovuto comprimere le proprie attivita' durante questi lavori. I cosiddetti centrodestra e centrosinistra si sono svenati nei pro e contro, con falsita' che hanno anche affermato il ridicolo delle rispettive motivazioni (2). Oggi si viene a sapere che i fondi dello Stato per la costruzione delle linee 2 e 3 (lavori ancora da avviare) non ci sono piu', perche' il Governo li ha stornati per la ricostruzione dell'Abruzzo dopo il terremoto. Quindi si fara' solo la linea 1 (gia' quasi terminata). Esulta il candidato del centrodestra per la carica di Sindaco, visto che non avrebbe potuto fare altrimenti perche' proviene dalla propria parte politica che governa il Paese. L'amministrazione fiorentina in carica rimane basita e fa sapere che molti soldi pubblici (350 milioni di euro) dovranno essere sborsati per le cause che faranno le imprese che hanno vinto gli appalti, mentre i fondi deviati all'Abruzzo ammontano a 116 milioni. Il candidato del centrosinistra, invece, annuncia causa contro il Governo. Ve l'immaginate un osservatore esterno cosa comprende, cioe' uno a cui interessa relativamente l'esultazione o il pianto dei candidati a Sindaco, ma interessa l'assetto di una citta' ed i relativi servizi? Come minimo una gabbia di inaffidabili masochisti con cui, meno si ha a che fare, meglio e'. Alla prossima, cioe' al ponte sullo stretto di Messina... Ai cittadini rivolgiamo l'invito a farne tesoro nel voto per le prossime amministrative, e non solo. (1) http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=260014 - sindacati piu' forti d'Europa ma gli stipendi piu' bassi d'Europa: - eurodeputati con lo stipendio piu' alto d'Europa ma sono i piu' assenti d'Europa; - tasse tra le piu' alte d'Europa ma un sistema di welfare tra i piu' bassi d'Europa; - in vetta per numero di cellulari ma in basso per accesso a Internet; - un poliziotto ogni 130 abitanti ma non riesce a garantire la sicurezza; - una miriade di norme che non riesce ad applicare; - un immenso patrimonio artistico che lascia degradare; - uno straordinario ambiente che riesce a deturpare e inquinare; - non vuole extracomunitari ma li utilizza per i lavori piu' umili e a prezzi stracciati. (2) http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=241946 http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=210770 http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=209092 Fastweb rende impossibile il recesso dal contratto. Denuncia ad Antitrust e Agcom "Ho richiesto a Fastweb tramite raccomandata, la disdetta del contratto nell'anno 2007, nel 2008 ho inviato ulteriori 2 raccomandate, ho staccato il modem e nel 2009 pur non avendo ricevuto alcuna notizia ho riconsegnato anche l'apparato. E' possibile che io non possa essere libero di scegliere il mio operatore adsl, come possono continuare imperterriti ad ignorare tutte le mie raccomandate e le mie telefonate al servizio clienti continuando ad inviarmi fatture di cui poi qualche fantomatica ditta di cessione crediti mi chiedera' il conto?" Segnalazioni di questo tenore ce ne giungono a decine (1). In pratica, nonostante l'invio di raccomandate e le previsioni di legge, che impongono al gestore la disattivazione del servizio entro 30 giorni, Fastweb ignora il tutto, continuando a fatturare costi non dovuti. Non mancano casi in cui la societa' dice di non aver ricevuto la raccomandata ar di recesso. Abbiamo inviato denuncia della pratica all'Antitrust e all'Agcom (l'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni), sperando in un loro tempestivo provvedimento. Quanto segnalato e' uno dei tanti esempidella giungla telefonica italiana, ma in questo caso c'e' un'aggravante: Fastweb non e' nuova alle furbate in sede di recesso. Nell'agosto 2008 il gestore e' stato condannato dall'Antitrust per pratica commerciale scorretta: impediva la restituzione degli apparati (hag, modem) agli utenti che avevano effettuato il recesso, per poter chiedere una penale di oltre 100 euro http://www.aduc.it/dyn/tlc/comu.php?id=229899 La multa fu solo di 145 mila euro. E' forse il limitato valore economico della sanzione che ha stimolato Fastweb a 'progettare' un altro sistema per spillare soldi? Si'. Per qusesto da tempo ci stiamo battendo perche' sia innalzata la sanzione massima comminabile per pratiche commerciali scorrette, dagli attuali 500 mila euro a 10 milioni di euro: http://www.aduc.it/dyn/tlc/comu.php?id=256612 (1) Selezione di lettere pervenute a Cara Aduc a partire da gennaio 2009 http://www.aduc.it/dyn/sosonline/caraduc/carasingola.php?id=245902 http://www.aduc.it/dyn/sosonline/caraduc/carasingola.php?id=245877 http://www.aduc.it/dyn/sosonline/caraduc/carasingola.php?id=246041 http://www.aduc.it/dyn/sosonline/caraduc/carasingola.php?id=246148 http://www.aduc.it/dyn/sosonline/caraduc/carasingola.php?id=247164 http://www.aduc.it/dyn/sosonline/caraduc/carasingola.php?id=247355 http://www.aduc.it/dyn/sosonline/caraduc/carasingola.php?id=248035 http://www.aduc.it/dyn/sosonline/caraduc/carasingola.php?id=248475 http://www.aduc.it/dyn/sosonline/caraduc/carasingola.php?id=248470 http://www.aduc.it/dyn/sosonline/caraduc/carasingola.php?id=248451 http://www.aduc.it/dyn/sosonline/caraduc/carasingola.php?id=248442 http://www.aduc.it/dyn/sosonline/caraduc/carasingola.php?id=248695 http://www.aduc.it/dyn/sosonline/caraduc/carasingola.php?id=248957 http://www.aduc.it/dyn/sosonline/caraduc/carasingola.php?id=249367 http://www.aduc.it/dyn/sosonline/caraduc/carasingola.php?id=250134 http://www.aduc.it/dyn/sosonline/caraduc/carasingola.php?id=250344 http://www.aduc.it/dyn/sosonline/caraduc/carasingola.php?id=250526 http://www.aduc.it/dyn/sosonline/caraduc/carasingola.php?id=250639 http://www.aduc.it/dyn/sosonline/caraduc/carasingola.php?id=251052 http://www.aduc.it/dyn/sosonline/caraduc/carasingola.php?id=250991 http://www.aduc.it/dyn/sosonline/caraduc/carasingola.php?id=251945 http://www.aduc.it/dyn/sosonline/caraduc/carasingola.php?id=252873 http://www.aduc.it/dyn/sosonline/caraduc/carasingola.php?id=253087 http://www.aduc.it/dyn/sosonline/caraduc/carasingola.php?id=253793 http://www.aduc.it/dyn/sosonline/caraduc/carasingola.php?id=253899 http://www.aduc.it/dyn/sosonline/caraduc/carasingola.php?id=255184 http://www.aduc.it/dyn/sosonline/caraduc/carasingola.php?id=255713 http://www.aduc.it/dyn/sosonline/caraduc/carasingola.php?id=256685 http://www.aduc.it/dyn/sosonline/caraduc/carasingola.php?id=256931 http://www.aduc.it/dyn/sosonline/caraduc/carasingola.php?id=256928 http://www.aduc.it/dyn/sosonline/caraduc/carasingola.php?id=258200 http://www.aduc.it/dyn/sosonline/caraduc/carasingola.php?id=259026 http://www.aduc.it/dyn/sosonline/caraduc/carasingola.php?id=259645 http://www.aduc.it/dyn/sosonline/caraduc/carasingola.php?id=259737 http://www.aduc.it/dyn/sosonline/caraduc/carasingola.php?id=259992 Telecom Italia e futuro della rete: il Governo decida senza fare sconti all'ex monopolista, non si favorisce l'italianita' delle aziende dando privilegi a societa' inefficienti e indebitate Dopo mesi di indiscrezioni e lo svelamento del piano sul futuro della banda larga in Italia ad opera di un sito Internet (1), finalmente e' stata annunciata la prima presentazione ufficiale delle analisi condotte per conto del Governo da Francesco Caio: il superconsulente riferira' in Parlamento l'8 giugno prossimo. La partita in ballo e' grossa: cosa fare per stimolare la reale fornitura di connettivita' in banda larga a tutti gli italiani? E' utile che la rete dell'ultimo miglio (a banda stretta) rimanga proprieta' dell'ex monopolista Telecom Italia? E' meglio scorporarla e farla confluire in una nuova societa' che, grazie anche all'intervento di fondi pubblici, si occupi di stendere fibra ottica in tutto il Paese? E' piu' saggio mantenere al centro del sistema proprio Telecom Italia, affinche' non venga ulteriormente indebolita, cosi' da privilegiare l'italianita' di una societa' che ricopre un ruolo strategico nelle infrastrutture del Paese? Finora il Governo, evidentemente, e' stato piu' attento –in ambito di telecomunicazioni- a consolidare le proprie posizioni nella regina della partitocrazia italiana, la Rai. Speriamo che prima o poi prenda la situazione in mano in modo trasparente e con il fine ultimo di favorire tutti gli italiani (famiglie e imprese). A proposito di quali siano gli interessi nazionali, facciamo notare che: - la cordata italiana che ha rilevato Telecom dalle mani bucate di Tronchetti Provera, fa acqua da tutte le parti, e il padrone in pectore della societa' e' la spagnola Telefonica; - tutti gli altri gestori che operano in Italia hanno proprieta' estera (Vodafone-Tele2, Fastweb, Wind, British Telecom Italia); - l'Italia rimane nelle retrovie delle classifiche dei Paesi con le migliori infrastrutture di rete. Il fatto che vari Governi abbiano favorito il permanere di Telecom Italia al centro del sistema, e' la causa principale di tale situazione. Non si favorisce l'italianita' delle aziende dando privilegi a societa' inefficienti e indebitate. Purtroppo e' una situazione che ci ricorda da vicino la triste esperienza di Alitalia: regali alla cordata 'italiana' -a spese del contribuente- che comunque deve scegliersi un alleato/padrone straniero. (1) http://www.aduc.it/dyn/tlc/noti.php?id=260232 Condizionatori d'aria. Consigli per gli acquisti Da giorni e' iniziato il caldo e c'e' la corsa all'acquisto dei condizionatori, che ormai si stanno diffondendo anche nelle abitazioni, probabilmente fra qualche anno saranno presenti in tutte le case, al pari dei termosifoni. Ma come sceglierli? Occorre, come sempre, dare uno sguardo al portafoglio, alle dimensioni della casa e al razionale utilizzo del condizionatore. Sostanzialmente i condizionatori si dividono in due categorie: fissi e mobili. I primi sono costituiti da due parti (una interna e una esterna), necessitano di lavori di installazione, sono piu' cari, piu' efficienti e meno rumorosi di quelli mobili; possono essere dotati di una pompa di calore che riduce i consumi e consente anche di riscaldare nei periodi freddi. I condizionatori mobili non hanno spese di installazione, sono piu' rumorosi, costano meno e possono essere trasportati nelle stanze in relazione all'uso. Come e' noto la sensazione di disagio e' data dalla temperatura ma soprattutto dall'umidita' che limita la traspirazione, per questo e' opportuno che i condizionatori siano dotati di un deumidificatore (ormai lo sono quasi tutti ma attenti ai residui di magazzino!). Chi desidera purificare l'aria da smog, polline, polvere e quanto altro e' bene che aggiunga un apposito purificatore o tenga puliti i filtri in dotazione. Per evitare inutili consumi di energia e' necessario che non vi siano barriere (tende, poltrone, mobili) che impediscano il flusso di aria; e' consigliato inoltre l'uso di persiane, tapparelle e tende durante le ore piu' calde (sembra ovvio, ma...). Un'ultima avvertenza per non prendere i famigerati raffreddori o bronchiti da condizionatore: la differenza fra la temperatura esterna e quella interna deve essere di 5-7 gradi centigradi, oltre si rischia. Editoria. Berlusconi: se cresce informazione Paese piu' libero. Giusto! I consigli dell'Aduc Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in un messaggio inviato ad un convengo sull'editoria e i giovani in corso a Siena, ha manifestato il suo entusiasmo per l'iniziativa asserendo che ".. il Paese cresce se con esso crescono la cultura, l'innovazione, l'informazione e quindi la liberta'". Giusto! Siamo d'accordo con il capo del Governo. E ci sentiamo stimolati a dare alcuni consigli. Come soggetto della societa' civile esterno alle varie prebende dello Stato e impegnato in un servizio che con l'informazione intende sviluppare la consapevolezza dei singoli nel loro rapporto con lo Stato e l'economia. Potremmo scrivere fiumi di consigli, ma avremo altre occasioni, piu' specifiche, per manifestarli. Per cultura e innovazione ci limitiamo ad evocare il metodo delle privatizzazioni e liberalizzazioni con la partecipazione dello Stato solo come controllore di regole che impongano la propria estraneita' a qualunque business. Per l'informazione, invece, siamo piu' specifici, indicando alcuni punti fermi che, a nostro avviso, farebbero crescere la stessa rendendo -come dice Silvio Berlusconi- il Paese piu' libero. Il nostro concetto e la nostra pratica di crescita e' solo in termini quantitativi (sulla qualita' ognuno decide e giudica per se'), quantita' che per manifestarsi abbisogna di assenza di monopoli e oligopoli e di leggi che limitino le specifiche attivita' professionali. Ecco cinque consigli/base, per partire: - Rai. Abolizione dell'imposta/canone. Privatizzazione con bando di gara per soli soggetti esterni al 100% allo Stato. Contratto di servizio per l'informazione istituzionale. - Emittenti private. Divieto di possesso al medesimo proprietario per piu' di una rete nazionale e piu' di un rete locale/regionale. - Abolizione dei finanziamenti agli organi di partito. - Abolizione dei contributi all'editoria. - Abolizione dell'ordine dei giornalisti. Ovviamente ci sarebbero tanti altri punti. Ma se solo questi fossero presi in considerazione, anche solo per sviluppare un confronto istituzionale e non che non si basi sull'abituale insulto, arroganza e prepotenza, sarebbe un punto di partenza. Per far crescere l'informazione crediamo occorrano opportunita' e i nostri consigli possono servire in questo senso. I metodi piu' comuni per estorcere il canone e come difendersi Ci sono giunte migliaia di segnalazioni in cui sono descritti i metodi intimidatori e talvolta truffaldini con cui la Rai cerca di costringere i cittadini a pagare il canone/tassa anche quando non si e' in possesso di un apparecchio tv o si e' fatto disdetta. Secondo la Rai, non e' credibile che vi siano cittadini senza la televisione, ma solo cittadini che evadono le tasse. Ecco i metodi piu' comuni con cui si e' talvolta indotti a pagare malgrado non si possieda alcun televisore. I. Visita a domicilio di un funzionario Rai. Questi chiede di entrare in casa per controllare se esistono apparecchi televisivi. Alla fine della visita consegna un cedolino per il pagamento del canone/tassa e chiede una firma per ricevuta. Ma attenzione: quella firma non e' per ricevuta del cedolino, ma una vera e propria dichiarazione in cui si ammette di avere una Tv. Sulla base di questa firma, la Rai intimera' il pagamento del canone, con minaccia di pignoramenti, fermi amministrativi, ecc. Come difendersi 1. il funzionario Rai non ha alcun diritto di entrare in casa di un privato cittadino. Lo possono fare solo le forze dell'ordine su mandato dell'autorita' giudiziaria. Pertanto, si potra' invitare il funzionario Rai ad andarsene. Se insistesse, chiamare il 113. 2. Non firmare MAI niente di cio' che e' offerto da un funzionario Rai. Ritirare eventualmente il cedolino, qualora il funzionario insistesse, e farne l'uso che si crede (segnalibro, carta da riciclare, ecc.). Se si e' firmato il cedolino e non si ha la tv, inviare la diffida "Non ho la tv e non vi pago", spiegando di essere stato indotto a firmare con l'inganno. 3. Se in seguito alla visita, che abbiate firmato o meno il cedolino, vi arrivasse una lettera in cui si intima il pagamento del canone a seguito di un accertamento, rispondere con la diffida "Non ho la tv e non vi pago". II. Invio annuale del cedolino per il pagamento del canone/tassa per posta, con tanto di lettera intimidatoria. Come difendersi 1. In generale, non rispondere a queste richieste 'ciclostilate' di pagamento che vengono inviate annualmente a tutti i non abbonati. 2. Se pero' si riceve, anche per lettera ordinaria, una richiesta perentoria di pagamento entro un certo numero di giorni (es: minaccia di fermo amministrativo dell'auto se non si paga il canone entro 20 giorni), rispondere con la diffida "Non ho la tv e non vi pago" III. Canone per un pc? No, ma la Rai talvolta lo pretende lo stesso. Ad esempio, dopo aver risposto con la diffida alle richieste di pagamento del canone/tassa perche' non si e' in possesso di alcun televisore, la Rai contrattacca facendo richiesta di una dichiarazione sostitutiva di atto di notorieta' o altro modulo con cui si dovrebbe dichiarare di "non essere in possesso di alcun apparecchio atto od adattabile alla ricezione di programmi televisivi, compresi personal computer, decoder digitali ed altri apparati multimediali". Come difendersi: Per prima cosa, e' importante sapere che per legge non e' necessaria alcuna dichiarazione sostitutiva di atto di notorieta'. Quello della Rai e' solo un ulteriore tentativo di sfiancare il cittadino e costringerlo a pagare per stanchezza. Per quieto vivere, si potra' compilare e inviare la dichiarazione, cancellando dal testo le parole "personal computer". Infatti, contrariamente a cio' che dice la Rai, non e' chiaro per quali apparecchi sia dovuto il canone/tassa, oltre al televisore. Su questo sono state depositate anche interrogazioni parlamentari a cui non e' stata data risposta. La legge parla di "apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle radioaudizioni". Fino a quando non vi saranno ulteriori chiarimenti ufficiali, ognuno potra' interpretare quella frase come meglio crede, proponendo questo interpello all'Agenzia delle Entrate, che rispondera' con una lettera del tipo 'non lo sappiamo... spetta al ministero decidere'. Con questa non-risposta, siete legittimati a non pagare per un pc fino a quando non vi verra' comunicato altrimenti dall'Agenzia stessa. IV. Dopo aver risposto con una diffida alle richieste di pagamento del canone/tassa perche' non si e' in possesso di alcun televisore, la Rai continua a inviare richieste minacciose di pagamento e/o contrattacca facendo richiesta di una dichiarazione sostitutiva di atto di notorieta' o altro modulo con cui si dovrebbe giurare di non avere alcun apparecchio elettronico. Per prima cosa, e' importante sapere che questa dichiarazione sostitutiva di atto di notorieta' e' una illegittima invenzione della Rai per sfiancare il cittadino e costringerlo a pagare per stanchezza. Si potra' certamente compilare il modulo per quieto vivere, ma contemporaneamente, considerato il comportamento vessatorio della Rai, si consiglia di fare quanto segue: 1. Segnalare il tutto, allegando copia della diffida e delle successive missive Rai, alla Procura Generale della Corte dei Conti, chiedendo di accertare se non vi sia uno sperpero di denaro pubblico nella preparazione ed invio di lettere e moduli contrari alla legge. Questo l'indirizzo: Procura Generale della Corte dei Conti - Via A. Baiamonti, 25 - 00195 Roma. 2. Fare ricorso al Garante del Contribuente della propria Regione, sempre allegando copia della corrispondenza con la Rai (vedi questo modulo) Gli indirizzi del Garante della propria Regione possono essere trovati qui 3. fare un esposto denuncia per abuso d'ufficio alla Procura della Repubblica di Torino, utilizzando questo modulo 4. rivolgersi al proprio giudice di pace per ottenere dalla Rai un congruo risarcimento del danno (qui come fare). V. Dopo aver inviato una disdetta del canone, la Rai richiede illegittimamente che il contribuente compili un ulteriore modulo, una dichiarazione sostituitiva di atto di notorieta' senza la quale -a suo dire- la disdetta non sarebbe valida. Nel modulo di dichiarazione si deve addirittura autorizzare la Guardia di Finanza ad entrare in casa propria a svolgere controlli, un'autorizzazione del tutto inefficace e inutile che ha l'unico scopo di impaurire l'utente. Con questi artifici, la Rai dichiara inefficace la disdetta inviata precedentemente, perche' incompleta, e pretende il canone anche per i semestri o gli anni successivi. Per la legge, invece, al fine della disdetta e' sufficiente una raccomandata a/r da inviare entro il 31 dicembre dell'anno precedente a quello in cui si intende cessare il pagamento, indicando il numero di "abbonamento" e specificando il tipo di apparecchio di cui si e' in possesso e a chi eventualmente lo si cede. Come difendersi: 1. rispondere con una lettera raccomandata a/r di messa in mora/diffida, spiegando di aver seguito alla lettera la legge in merito al suggellamento e di non dover alcun importo per ogni periodo successivo. In questa raccomandata si puo' avanzare anche una richiesta di risarcimento del danno per le spese e le eventuali perdite di tempo necessarie per difendersi da questa illegittima richiesta. Si potra' anche allegare la dichiarazione sostitutiva di atto di notorieta' per quieto vivere, ma contemporaneamente, considerato il comportamento vessatorio della Rai, si consiglia di procedere con i punti 2-5. 2. Segnalare il tutto, allegando copia della diffida e delle successive missive Rai, alla Procura Generale della Corte dei Conti, chiedendo di accertare se non vi sia uno sperpero di denaro pubblico nella preparazione ed invio di lettere e moduli contrari alla legge. Questo l'indirizzo: Procura Generale della Corte dei Conti - Via A. Baiamonti, 25 - 00195 Roma. 3. Fare ricorso al Garante del Contribuente della propria Regione, sempre allegando copia della corrispondenza con la Rai (vedi questo modulo) Gli indirizzi del Garante della propria Regione possono essere trovati qui 4. fare un esposto denuncia per abuso d'ufficio alla Procura della Repubblica di Torino, utilizzando questo modulo 5. rivolgersi al proprio giudice di pace per ottenere dalla Rai un congruo risarcimento del danno (qui come fare). Parlamento. Diminuire i parlamentari? Cominciamo dai ministri Diminuire i parlamentari? Si', certo, ma iniziamo dai ministri, che e' piu' semplice. Vediamo. C'e' il ministero della Semplificazione Normativa (Roberto Calderoli) che potrebbe essere accorpato con quello della Pubblica Amministrazione e Innovazione; la Semplificazione Normativa, inoltre, ha un omologo sottosegretariato alla Presidenza del Consiglio (Maurizio Balocchi), un doppione, insomma; stessa considerazione per il ministero Riforme per il Federalismo (Umberto Bossi), perche' c'e gia' un sottosegretariato alla Presidenza del Consiglio (Aldo Brancher) che si occupa del problema; il ministero per l'Attuazione del Programma di Governo (Gianfranco Rotondi) potrebbe trasformarsi direttamente struttura della Presidenza del Consiglio; medesimo discorso vale per il ministero per i Rapporti con le Regioni (Raffaele Fitto), per quello dei rapporti con il Parlamento (Elio Vito). Il ministero delle Politiche Europee (Andrea Ronchi) potrebbe confluire nel ministero degli Affari Esteri (Franco Frattini), quello per le Pari Opportunita' (Mara Carfagna) in quello del Lavoro, Salute e Politiche Sociali (Maurizio Sacconi). Non si capisce la necessita' di un ministero della Gioventu'. Di 9 ministeri "senza portafoglio", insomma, se ne potrebbe salvare uno solo, quello della Pubblica Amministrazione e Innovazione. Discorso a parte merita la recente istituzione di un ministero del Turismo (Michela Vittoria Brambilla). Abolito con un referendum e' recentemente risorto come ministero a pieno titolo, "con portafoglio", non si sa per quali meriti, visto che il provvedimento varato sulla riclassificazione degli alberghi e' inutile (1); il Turismo potrebbe essere tranquillamente accorpato con il ministero allo Sviluppo Economico. Si parla della istituzione di un ministro alla Salute, che verrebbe scorporato da quello del Lavoro; anche in questo caso non se ne ravvede la necessita' visto che le competenze in materia di salute sono state trasferite alle Regioni. L'Ambiente (Stefania Prestigiacomo) potrebbe confluire in quello dei Beni e Attivita' Culturali (Sandro Bondi). In conclusione, quando si parla di razionalizzazione delle rappresentanze istituzionali sarebbe opportuno iniziare da quelle governative, numerose delle quali appaiono inutili e dispendiose, cioe' a carico del cittadino contribuente. (1) http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=253503 Banca. La bufala delle nuove norme sulle commissioni di massimo scoperto... rientrano le vecchie dalla finestra In questi giorni ai correntisti bancari stanno arrivando delle lettere che avvisano sulla modifica di alcune condizioni per la tenuta del conto cosi' come previsto alla legge n.2/2009 art. 2 bis. Si tratta della ridefinizione della commissione di massimo scoperto che, gia' operativa per chi ha aperto un conto dopo lo scorso 29 gennaio, deve essere modificata entro fine giugno per tutti gli altri. La legge prevede che la commissione di massimo scoperto possa essere applicata solo quando il cliente ha un fido e il suo scoperto dura piu' di 30 gg (1). In pratica, per non applicare la legge e continuare a fare cio' che vogliono, hanno solo cambiato nome: da "commissione di massimo scoperto" (cms) a "commissione di scoperto di conto" (csc). Per cui le limitazioni che la legge prevede per il cms non hanno effetto. A titolo esemplificativo riportiamo le nuove condizioni della Banca CR Firenze, giunte proprio all'Aduc: - dal 28 giugno 2009 non saranno piu' applicate le seguenti condizioni economiche, se attualmente praticate: 1 - commissione di massimo scoperto trimestrale 2 - penale per passaggio a debito conti non affidati - dal 1 luglio 2009, in sostituzione delle condizioni economiche indicate al punto precedente, sara' applicata la commissione di scoperto di conto, nella misura di 2 euro per ogni giorno in cui sul conto si e' determinato un saldo debitore e per ogni 1000 euro di saldo debitore (o frazione). La commissione per scoperto di conto e' calcolata al termine di ogni trimestre solare: l'importo massimo addebitabile sul conto per un trimestre solare e' di 100 euro; la commissione non si applica ai conti sui quali e' stata concessa un'apertura di credito nonche' per i giorni in cui il saldo debitore e' stato pari o inferiore a 100 euro. Come si legge, sono "magnanimi" nel non applicare la csc per chi ha un'apertura di credito (e vorremmo anche vedere che lo facessero, altrimenti a cosa servirebbe un'apertura di credito?), ma si vedono bene dal non chiedere soldi a chi va in scoperto e non ha un'apertura di credito (che e' quello che prevede la legge per la csm). Cosa ha intenzione di fare il ministero dell'Economia di fronte a questa turlupinatura? Oppure dobbiamo rassegnarci come, per esempio, quando gli italiani con un referendum abolirono il finanziamento pubblico ai partiti e lo stesso e' tornato chiamandosi rimborso elettorale; oppure, sempre con un referendum, fu abolito il ministero dell'Agricoltura e lo stesso e' tornato chiamandosi ministero delle Politiche Agricole? (1) qui le norme, nel capitolo "Novita' per il conto corrente": http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=242529 Sciopero di un mezzo pubblico. Il caso Ataf a Firenze: perche' contro gli utenti? Stamane 25 maggio in un autobus del servizio pubblico locale (Ataf) che dalla periferia sud portava i passeggeri verso il centro di Firenze, in tanti mugugnavano contro l'autista perche' il mezzo era in forte ritardo e alcuni, nel classico spirito fiorentino della vita, preannunciavano applausi all'autista quando il mezzo sarebbe giunto al capolinea. L'autista, esterefatto, ad una fermata si e' girato verso queste persone ed ha chiesto loro se stavano dicendo sul serio, che' era evidente che non era lui il colpevole del ritardo ma la pessima logistica stradale e il traffico. Spontaneamente vien da dar ragione a questo autista, ma come dar torto ai passeggeri che si lamentavano contro di lui cosi' come se la prendono, per esempio, con l'addetto allo sportello dell'Agenzia delle Entrate per le code estenuanti e non, almeno in quel momento, col ministro Giulio Tremonti? E' evidente che l'interlocutore dell'utente e' chi in quel momento sta erogando il servizio in modo anomalo, rappresentante a tutti gli effetti del suo datore di lavoro. Ma per l'Ataf fiorentina (e non solo) la situazione e' anche peggiore, per cui se passeggeri inferociti dovessero malmenare un giorno un autista, non ci sara' da stupirsi piu' di tanto. Vediamo perche'. I sindacati hanno annunciato uno sciopero di 24 ore per i mezzi pubblici dell'Ataf. Il prossimo giovedi' 28 maggio, a parte alcune ore in cui pero' l'azienda di trasporto locale non garantisce regolarita' (1), la citta' di Firenze sara' bloccata nella morsa del traffico privato e buona parte dell'economia cittadina ne risentira' in modo pesante. Una domanda: perche' l'autista dell'autobus di stamane, che non si ritiene responsabile del ritardo del mezzo da lui condotto, per rivendicare i propri diritti, oltre a creare problemi alla sua azienda, deve crearne anche agli utenti del servizio di trasporto pubblico locale e alla citta' tutta? E' evidente che il metodo dello sciopero con il blocco del servizio ha le vittime maggiori tra coloro che possono solo subire le decisioni altrui, gli utenti. Perche' gli autisti dell'Ataf non usano altri metodi per rivendicare i propri diritti nei confronti dell'azienda? Perche', per esempio, non tappezzano gli autobus con cartelli in cui spiegano la loro azione agli utenti, chiedendo firme di solidarieta' contro l'azienda? Perche' non occupano gli uffici della direzione dell'azienda? Perche' non fanno uno sciopero della fame a rotazione, senza far si' che chi indebolito sia alla guida di un mezzo? Ci sarebbero tanti metodi e crediamo di aver reso bene il concetto di quali sono e come potrebbero essere applicati, e sarebbero tutti mezzi che provocherebbero la simpatia degli utenti e comunque un danno per l'azienda. Perche' non usarli e far cascare il peso delle proprie rivendicazioni sull'utente suddito? Dopo lo sciopero del 28 maggio ci sara' ancora qualche autista che si stupira' del perche' gli utenti chiederanno conto a lui del ritardo del mezzo che conduce? Qui un articolo di approfondimento sul rapporto utenti e servizio Ataf a Firenze: http://www.aduc.it/dyn/articoli/singolo.php?id=258723 (1) http://www.ataf.net/Template/DetailContenutiData.aspx?idO=6529&idC=89 Amministrazione Firenze, ovvero i bacchettoni col vizietto Alcune settimana fa e' accaduto per alcuni manifesti pubblicitari, ora, pur se si tratta sempre di pubblicita', non sono le parole a fare paura ma il corpo... ovviamente, parole e corpo sono riferiti alla donna. Una sorta di panda che, in nome del pudore e del decoro pubblico, i nostri amministratori comunali si sono messi in testa di dover tutelare anche contro la propria volonta': il loro senso del cattivo e del buon gusto trasformato in norma e divieto da imporre a tutti gli altri. A marzo scorso erano i manifesti di un'azienda che produce occhiali in cui, con lo sguardo penetrante di una bella ragazza con tanto di occhiali, primeggiava la frase "Fidati... te la do gratis la montatura", dove la parola "montatura" era in corpo molto piu' piccolo delle parole "gratis" (la piu' grande) e "fidati... te la do". L'amministrazione di Palazzo Vecchio con un proprio atto stabili', scavalcando anche l'azienda che aveva commissionato e prodotto queste affissioni, di oscurare le stesse perche' il contenuto era stato giudicato offensivo per le donne (1). Oggi 26 maggio, in piazza Signoria, una ragazza in costume da bagno per pubblicizzare 'Ruotati', la manifestazione ambientalista in programma dal 29 al 31 maggio, organizzata anche con il patrocinio del Comune di Firenze. e' stata multata e dovra' pagare 160 euro per aver contravvenuto al regolamento comunale 'per la civile convivenza' la' dove si dice che non si possono tenere comportamenti contrari al decoro e al quieto vivere. Anche in questo caso crediamo sia pericoloso cio' che ha fatto l'amministrazione fiorentina: il bacchettonismo non solo fa ridere, ma, anche perche' reiterato e quindi non solo un banale incidente di percorso, diventa un ostacolo culturale ed economico quando lo si vuole arrogantemente imporre con il proprio potere che, nella fattispecie, e' stato conferito dai cittadini per questioni anche diverse... o c'e' qualcuno che crede che il Comune si debba occupare della nostra morale? (1) http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=254679 Roma. I candidati-vandali deturpano la Capitale. Non votateli. Sollecito al Sindaco Ci risiamo con l'affissione abusiva dei manifesti elettorali. Roma e' letteralmente soffocata dai faccioni dei candidati che emergono dai manifesti per le elezioni europee del prossimo Giugno. Al degrado "ordinario" del quale, bonta' sua, se n'e' accorto anche il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, si aggiunge quello di "manifesto selvaggio" al quale fanno ricorso i candidati di una parte e dell'altra. Abbiamo contato fino a 18 manifesti incollati uno sull'altro in tutti i posti possibili. Anche le plance riservate ai manifesti delle formazioni politiche sono invase da questo o quel candidato in aperta violazione di legge. Come puo' questa classe politica chiedere ai cittadini di rispettare le leggi quando essa stessa non le rispetta? Per i trasgressori ci sono le multe, e' vero ma lasciano il tempo che trovano perche' vengono condonate con leggi proposte sia del centro-sinistra che del centro-destra (es. decreto del Governo Berlusconi, detto Milleproroghe di quest'anno, emendamento proposto insieme dal Pdl e dal Pd, che riguarda i manifesti abusivi per le regionali e amministrative del 2005). Prevale la legge del piu' forte e del piu' ignorante. Non possiamo che sollecitare gli elettori a non votare chi sporca la citta'. Al sindaco di Roma, Gianni Alemanno, chiediamo un intervento risolutore contro questo scempio e questa illegalita'. Annunci ingannevoli: cercasi mille postini, ma si tratta di distribuire volantini. Il periodico Infolavoro denunciato all'Antitrust Mille postini in tutta Italia, manda la domanda. Compra il giornale e scopri come fare per partecipare alla selezione. Chi legge annunci analoghi, sulle locandine delle edicole -ed e' alla ricerca di un posto di lavoro- e' ben disposto a spendere 2 euro e mezzo. C'e' in ballo un posto da portalettere per il principale operatore privato di recapito in Italia, la Tnt, sono soldi ben spesi! E invece c'e' la fregatura. I mille postini che Tnt starebbe cercando, non sono portalettere ma distributori di volantini pubblicitari. Per questo abbiamo denunciato la condotta commerciale scorretta all'Antitrust del periodico Infolavoro, specializzato in annunci di lavoro, che strumentalmente ha usato il termine postini in prima pagina e nello strillo delle locandine delle edicole toscane (ma non escludiamo altre regioni). Solo dopo l'acquisto si evince che i selezionati non consegneranno lettere raccomandate e pacchi (mansioni svolte abitualmente dai postini di Tnt), ma distribuiranno nelle cassette postali opuscoli pubblicitari e volantini vari. A questo link il testo completo della denuncia corredata di foto: http://www.aduc.it/dyn//documenti/InfolavoroDenunciaAntitrust.pdf L'acquisto di un immobile: le verifiche preventive. Scheda pratica dell'Aduc Chi volesse acquistare un immobile deve provvedere ad effettuare -prima della firma del contratto- una serie di ricerche: catastali, urbanistiche e ipotecarie. In mancanza di accordi contrattuali diversi -o comunque a prescindere da questi- e' l'acquirente che deve farsi carico di effettuare tutte le verifiche del caso, utili ad evitare problemi o grane di varia entita'. E' su questo che si articola la nuova scheda pratica "L'acquisto di un immobile: le verifiche preventive". Una scheda che cerca di dare risposte e consigli alle numerosissime domande che i cittadini ci pongono ogni giorno con le loro lettere, pubblicate con la nostra risposta nella rubrica online "Cara Aduc". L'acquisto di un immobile e' la transazione piu' diffusa nel rapporto fra cittadini e abitazione (e' noto che sono piu' numerose le famiglie con casa di proprieta' che non in affitto) e questa scheda pratica vuol essere un servizio perche' ognuno sia in grado di fare da se'. Questo l'indice dei capitoli: - le ricerche catastali; - le ricerche urbanistiche; - le ricerche ipotecarie; - ulteriori valutazioni tra cui la certificazione degli impianti (elettrico, radiotelevisivo, di riscaldamento e/o climatizzazione, sanitario, del gas, di sollevamento persone, antincendio, di apertura cancelli, etc.); - una nota sulle spese condominiali. Nella scheda si trovano anche i link alle principali informazioni normative in merito. A cura di Rita Sabelli, responsabile dell'associazione per l'aggiornamento normativo, si trova integralmente a questo link: http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=40694 Comune di Roma e Municipi. 500 Consiglieri municipali (circoscrizionali), 80 assessori Municipali, 20 Presidenti di Giunta, 20 presidenti di Consiglio municipale, ecc. Per fare che? 500 consiglieri municipali eletti nei 20 Municipi romani, che esprimono 20 Presidenti di Giunta, 80 Assessori (media), 20 Presidenti di Consiglio, 120 Commissioni municipali con i loro 120 Presidenti (media). Al tutto di aggiunge, ovviamente il Consiglio comunale, con Sindaco, il Presidente di Consiglio, Assessori, Commissioni e relativi Presidenti. Una marea di politici che dovrebbero avere il compito di amministrare la Capitale d'Italia. Con tante persone a governare dovremmo avere una citta' perfetta, invece, quel che c'e' e' sotto gli occhi di tutti. Se ne e' accorto, anche, il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi che, tra l'altro propone una diminuzione del numero dei Parlamentari. Gia', perche' non cominciamo da questa insensata proliferazione di poltroncine locali? A proposito, quanto costa al contribuente mantenere questo imponente apparato partitico? E' una domanda che rivolgiamo al Sindaco di Roma, Gianni Alemanno. Pra. Anche il ministro dei Trasporti lo ritiene inutile e dannoso per i cittadini. E ora? Il Pubblico registro automobilistico (Pra) e' inutile e rende la vita dei cittadini piu' complicata e costosa? Si', parola del ministro dei Trasporti Altero Matteoli. Rispondendo ad una interrogazione parlamentare dell'Aduc presentata dai senatori Donatella Poretti e Marco Perduca, il ministro ha ammesso che vi e' una duplicazione di strutture e di produzione di atti che serve solo a complicare la vita degli automobilisti e a sperperare denaro pubblico. (1) Perche' e' inutile. Il Pubblico registro automobilistico (Pra), creato nel 1927 e gestito dall'Automobile Club d'Italia (Aci), si occupa di certificare la proprieta' delle autovetture immatricolate, informazione contenuta anche in un analogo registro tenuto dalla Motorizzazione Civile (Ministero dei Trasporti). Il proprietario di un autoveicolo, per poter circolare, e' costretto a ottenere dalla Motorizzazione civile la carta di circolazione, che documenta -tra l'altro- la proprieta' del veicolo, e dall'Aci il certificato di proprieta' cosi' come contenuto nel Pra. Come se non bastasse, il nuovo Codice della Strada del 1992 ha creato l'Archivio nazionale dei veicoli (Anv) presso il ministero dei Trasporti, contenente i dati relativi alle caratteristiche di costruzione e di identificazione, all'emanazione della carta di circolazione e del certificato di proprieta', a tutte le successive vicende tecniche e giuridiche del veicolo, ad ogni eventuale incidente incorso, per ogni veicolo a motore immatricolato. L'Anv può certificare, a richiesta e a spese dell'utente che ne abbia qualificato interesse, i dati di cui e' titolare. Insomma, la proprieta' di un veicolo e' contenuta in ben tre registri. Per questo abbiamo chiesto al ministro Matteoli se non fosse il caso di eliminare il Pra, e di unificare la carta di circolazione e il certificato di proprieta' in un unico documento. Come logica vorrebbe, abbiamo chiesto se non fosse anche il caso di privatizzare l'Aci, la cui funzione di ente pubblico sarebbe obsoleta senza la gestione del Pra. Ma il ministro, pur condividendo a pieno la nostra analisi, non solo non prende in considerazione le nostre proposte, ma neanche ne fa di proprie. Dobbiamo rassegnarci all'immortalita' del Pra nonostante tutti ne riconoscano l'inutilita'? Il ministro della Funzione pubblica, il 'feroce' Renato Brunetta, ha qualcosa da dire? Qui il testo dell'interrogazione e della risposta: http://www.aduc.it/dyn/parlamento/docu.php?id=250681 Aduc - Osservatorio Lecce. Rimuovete quei rifiuti a Cavallino Un cittadino ci ha inviato alcune fotografie relative a una situazione di gravissimo degrado presente da diverso tempo nel comune di Cavallino, in localita' Tempi Nuovi, sul tratto di strada che si immette sulla SS Lecce - Maglie. Si tratta di una vera e propria discarica a cielo aperto posta sul ciglio della strada: bombole di gas, bottiglie di plastica, materiali vari e perfino dei toner per fotocopiatrici!!! Innanzitutto, chiamiamo in causa coloro i quali abbandonano in questo modo scellerato ed ignobile i loro rifiuti. Il loro comportamento oltre che ad essere contro legge e' frutto di un'ignoranza intollerabile. Esiste solo un termine da riferirgli: VERGOGNA!!! Visto che non sempre e' sufficiente l'educazione, laddove questa non arriva e' necessario sanzionare chi inquina l'ambiente, anche con l'aiuto della cittadinanza. I comportamenti di tal fatta sono puniti da specifiche norma di legge. Invitiamo tutti i cittadini che dovessero assistere allo sversamento dei rifiuti in zone in cui vi e' divieto, a documentare il fatto e segnalarlo alle Autorita' competenti. Non si puo' tacere pero' lo scarso controllo del territorio, se in una via cosi' trafficata e' possibile abbandonare rifiuti cosi' ingombranti. E' necessario quindi appellarci alle Autorita' affinché vigilino in maniera più costante ed incisiva sul nostro territorio. Un appello, infine, alle societa' che si occupano della gestione del servizio di nettezza urbana. RIMUOVETE QUEI RIFIUTI!!! Qui le foto del degrado: - http://www.aduc.it/dyn/documenti/allegati/Lecce/IMGP0177.JPG - http://www.aduc.it/dyn/documenti/allegati/Lecce/IMGP0183.JPG - http://www.aduc.it/dyn/documenti/allegati/Lecce/IMGP0188.JPG Tagliare il numero dei Parlamentari servira' solo a rafforzare la casta e le lobby economiche, contro gli interessi dei cittadini consumatori Perche' in Parlamento le lobby industriali, bancarie e telefoniche sembrano sempre prevalere sugli interessi e la volonta' della gran parte dei cittadini consumatori? La risposta sembra essere sempre la solita: i parlamentari fanno parte della casta, e diminuendone il numero li indeboliremo. La logica di questo ragionamento ci sfugge e ci spaventa. Il problema, a nostro avviso, non e' il numero di parlamentari, ma come sono eletti -o meglio, nominati dalle segreterie di partito. Se vi fosse un sistema elettorale a collegio uninominale secco, ogni cittadino potrebbe scegliere il proprio parlamentare allo stesso modo in cui oggi sceglie il proprio Sindaco. Il voto seguirebbe ad una campagna elettorale capillare, localizzata, porta a porta, che permetterebbe all'elettore di conoscere a fondo i candidati. Con questo sistema, il parlamentare che volesse avere qualche chance ad essere rieletto dovrebbe rendere conto agli elettori della circoscrizione di provenienza, e non certo alle segreterie di partito. Negli Usa, citati spesso per il basso numero di parlamentari, il membro del Congresso che torna a casa il fine settimana passa giornate intere nel proprio ufficio per rispondere alle istanze degli elettori della propria circoscrizione. Avete mai sentito parlare di un parlamentare italiano che fa orari di ricevimento per i propri elettori? Eppure di tempo ne ha, visto che lavora mediamente dal martedi' al giovedi' pomeriggio. Tagliando il numero dei parlamentari e lasciando inalterato il sistema elettorale, la Casta riuscira' a rafforzarsi. Le segreterie di partito avranno molti meno parlamentari nominati da tenere sotto controllo. Se si vuole tagliare il numero dei parlamentari (e perche' no, anche i loro stipendi e rimborsi spese a gogo'), e' indispensabile rivedere il sistema elettorale. Altrimenti i cittadini consumatori dovranno continuare a soccombere di fronte alle lobby economiche che, contrariamente ai singoli cittadini, comunicano direttamente con le segreterie di partito. Occhiali da sole. Consigli per gli acquisti Con la bella stagione e la maggiore incidenza dei raggi solari diventa frequente l'uso di occhiali da sole, il cui scopo, e' bene ricordarlo, e' quello di proteggere gli occhi dalle radiazioni solari. La tentazione di rivolgersi alla prima bancarella e' forte, vista la differenza tra i prezzi praticati dal tradizionale negozio di ottica e quelli del venditore ambulante. A differenza della falsa borsetta griffata, il cui acquisto non provoca un danno alla salute, gli occhiali da sole, quando non sono conformi alle prescrizione di legge (1), possono causare danni alla vista, cioe' cataratta, degenerazione maculare e congiuntiviti. Gli occhiali da sole fuori legge sono proprio quelli messi in vendita sulle bancarelle, per strada o sulle spiagge da improvvisati venditori, spesso extracomunitari. Come scegliere dunque un buon paio di occhiali? Gli occhiali da sole devono essere accompagnati dalla nota informativa, prevista tra l'altro dalla legge, dove sono indicati: * il fabbricante o mandatario; * il grado di protezione, la categoria (da 0 a 4, dal piu' chiaro al piu' scuro); * i limiti di impiego; * le istruzioni d'uso; * la marchiatura CE (conformita' europea). Certo tutto questo non basta, perche' la nota informativa puo' essere allegata anche ad un paio di occhiali fasulli. Allora? Non rimane che rivolgersi ad un ottico di fiducia ricordando che, a parita' di prestazioni, spesso e' la marca che fa lievitare il prezzo. Per approfondimenti si veda: http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=118551 (1) Decreti Legsl. n. 475/1992 e n.10/1997. Direttiva comunitaria 89/686/CEE Il taglio dei parlamentari Ecco la vignetta di Joshua Held http://www.aduc.it/dyn/vignetta/vignetta_base.php?id=261173 Roma. Niente biglietti per il trasporto pubblico? Niente controlli. Lettera ad Alemanno Gli utenti non possono comprare i biglietti per gli autobus dell'Atac? Bene, allora non ci devono essere controlli e relative sanzioni. L'improvvisa rottura del contratto tra la Cooperativa Tabaccai e l'azienda di trasporto capitolino impedisce agli utenti di acquistare i biglietti, infatti vengono a mancare ben 1.200 punti vendita rimanendo quelli nelle stazioni metropolitane, cioe' solo 17 postazioni. Il presidente dell'Atac, Massimo Tabacchiera (!), ha dichiarato, inoltre, che il programma di adeguamento informatico sulle emettitrici sara' terminato entro Giugno, il che significa che per un mese gli utenti avranno ulteriori difficolta' nell'acquisto dei biglietti. Insomma, un pasticcio che non vorremmo che ricadesse sulla teste dei cittadini che saranno praticamente impossibilitati a procacciarsi gli agognati "titoli di viaggio". Per questo abbiamo chiesto al sindaco, Gianni Alemanno, di far sospendere, fino a definitiva soluzione del problema, il sistema di controlli sulle linee del trasporto pubblico romano. Commercio. Un mondo di schizofrenici La licenza di commercio rilasciata dal Comune non puo' mancare nemmeno nei negozi virtuali in Internet. Cosi' la Cassazione con sentenza n.12355: il titolare del punto vendita on line "e' obbligato a comunicare preventivamente l'avvio dell'attivita' all'amministrazione competente" che dovra' "verificare il possesso dei requisiti previsti dalla disciplina del commercio" (1). La Cassazione ha praticamente deciso che le leggi Bersani sulla liberalizzazione del settore (114/1998 e 248/2006) devono continuare ad essere una chimera. Non solo, ma che tutte le varie leggi comunali e regionali che in questi anni a loro modo hanno affrontato il problema con alcune liberalizzazioni a livello locale, dovrebbero essere censurate e bisognerebbe obbligare le varie amministrazioni a fare marcia indietro. E' l'Italia della mancanza di certezza del diritto. Il Paese dove non sai mai se quello che stai facendo e' lecito o meno. E se ti azzardi in qualche modo cercando di forzare nello spirito delle varie direttive europee in materia ti puo' succedere di essere sanzionato come al negozio virtuale della nostra sentenza. Attenzione, pero', che' non e' escluso che domani ci possa essere una sentenza, magari sempre di Cassazione, che dica il contrario. Il legislatore guarda, imprenditori e consumatori ringraziano. (1) http://www.aduc.it/dyn/tlc/noti.php?id=261235 Roma. L'Atac e i prussiani Che c'entra l'Atac con i prussiani, quelli che agli appuntamenti spaccano il minuto e noti per la ferrea organizzazione? C'entra, c'entra, perche' quelli dell'Atac sembra che dei prussiani abbiano assunto solo una certa, come dire, rigidita' mentale. Raccontiamo una storia realmente accaduta. La signora R.C. che non possiede automobile, deve prendere un bus, ma e' il 22 Agosto, sono le 14 circa, fa caldo, le 2 emettitrici automatiche di biglietti al capolinea sono guaste, i punti vendita chiusi per ferie o (uno) sprovvisto di biglietti. La signora R.C. e' impossibilitata ad acquistare i biglietti, deve fare un lungo percorso per cui decide di prendere egualmente l'autobus. Mal gliene incolse, perche' incappa in due solerti controllori che, nonostante le spiegazioni, le appioppano la multa: 100 euro!!! Se paga subito sono 50 euro. La signora R.C. si rivolge alla nostra associazione. Si scrive all'Atac spiegando il tutto (e' la prima volta che le capita una simile evenienza). L'Atac non accoglie la richiesta e conferma la multa. La signora R.C., assistita dall'Aduc, fa ricorso al Giudice di Pace. Si e' in attesa. In una capitale europea che somiglia piu' ad una citta' africana, come ha ricordato il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, i signori dell'Atac fanno i prussiani nei confronti degli utenti ma non applicano gli stessi metodi alla propria organizzazione. Il caso della rescissione del contratto, tra l'Atac e la Cooperativa Tabaccai, si muove nella stessa logica perche' prima di assumere drastici provvedimenti, si deve pensare agli utenti che da tali decisioni possono essere danneggiati. Sono gli utenti che pagano gli stipendi a dirigenti e personale dell'Atac, direttamente, con l'acquisto dei titoli di viaggio, e indirettamente con le tasse. Sembra che all'Atac questo principio non e' chiaro. La Prussia e' lontana! ------------------------------------------- ARTICOLI Gb. Morte assistita, verso nuove linee guida per gli infermieri Red Gli infermieri britannici hanno riportato un aumento esponenziale di richieste di suicidio assistito da parte di pazienti gravemente malati e dei loro parenti. Il Royal College of Nursing e' stato costretto ad annunciare nuove linee guida su come gestire tali richieste. Il Segretario generale dell'organizzazione Peter Carter ha detto: "I pazienti stanno gia' chiedendo informazioni sul suicidio medicalmente assistito agli infermieri. La Rnc emanera' nuove linee guida per aiutare i professionisti a gestire queste situazioni. Le linee guida includeranno informazioni sull'attuale legge e prevederanno un aggiornamento costante degli infermieri sugli aspetti psicologici di tali richieste e sui trattamenti di fine vita disponibili per chi chiede di morire". Le linee guida ribadiranno che e' illegale per un infermiere fornire informazioni ai pazienti su come togliersi la vita. Ma non saranno scritte fino alla prossima estate, dopo la conclusione di un iter di consultazioni fra tutti gli associati. L'annuncio giunge quando il Royal College sta prendendo in considerazione una nuova presa di posizione sul suicidio assistito e sull'eutanasia, pratiche a cui attualmente si oppone. Il direttore del College Howard Catton ha spiegato che le linee guida si sono rese necessarie a causa del crescente numero di richieste dopo i numerosi casi come quello di Daniel James, il 23enne giocatore di rugby che si e' recato presso la clinica svizzera Dignitas per togliersi la vita dopo essere rimasto completamente paralizzato. Il professor Martin Johnson, della scuola di infermeria dell'Universita' di Salford, ha detto: "Gli infermieri hanno bisogno di essere maggiormente informati su cio' che e' legale e cio' che e' illegale per meglio informare a loro volta i pazienti". Secondo Johnson, ogni anno in Gran Bretagna hanno luogo circa 900 suicidi assistiti perche' alcune persone piu' istruite sono riuscite a capire come circumnavigare la legge. Ma e' improbabile che siano state assistite da personale medico, spiega Johnson, in quanto cio' e' assolutamente illegale. Ma per un portavoce del ministero della Salute, queste linee guida non s'hanno da fare, visto che c'e' poco da informare su cio' che e' illegale. Turisti e studenti tutti clandestini. Rischio multe e arresti. Istruzioni dell'Aduc Con l'introduzione del reato di clandestinita' prevista nel ddl 'sicurezza' prossimo al licenziamento da parte del Senato, verranno inasprite in modo considerevole le sanzioni anche per quegli studenti e turisti stranieri che non ottempereranno alle istruzioni che riportiamo a seguire e che riguarderanno tutti coloro che non sono cittadini Ue o di Paesi dell'area Schengen. Queste raccomandazioni, in lingua italiana e inglese, le distribuiremo: - alle associazioni e societa' straniere che organizzano viaggi in Italia; - alle agenzie italiane che organizzano viaggi per stranieri nel nostro Paese; - alle rappresentanze consolari estere in Italia. E -come promemoria perche' non lo dimentichino- alle sedi italiane all'estero di promozione del turismo nel nostro Paese nonche' agli istituti italiani di cultura all'estero. ATTENZIONE TURISTI E STUDENTI STRANIERI: RISCHIO DI SANZIONI FINO A 10MILA EURO, ARRESTO E DEPORTAZIONE In estate, e non solo, citta' come Firenze, Roma, Venezia si riempiono di turisti e studenti stranieri -statunitensi, canadesi, australiani, brasiliani, argentini, etc.- che arrivano senza necessita' di visto o permesso di soggiorno per periodi inferiori a tre mesi. Molti non sanno che la loro vacanza puo' facilmente trasformarsi in un incubo. I turisti e gli studenti stranieri che arrivano in Italia rischiano sanzioni fino a 10mila euro per reato di clandestinita'. Se sprovvisti di documenti d'identita' al momento di un controllo di polizia, possono essere incarcerati fino a un anno. Pertanto, il turista o lo studente straniero che intende visitare l'Italia dovra' seguire queste due regole: 1. Entro otto giorni lavorativi dall'ingresso, chi proviene da altro Paese dell'area Schengen (e che quindi non ha ricevuto sul passaporto il timbro di ingresso dall'autorita' doganale italiana) dovra' recarsi in questura e dichiarare la propria presenza. Senza questa dichiarazione, si diventa a tutti gli effetti un immigrato clandestino e come tale si e' soggetti ad una sanzione da 5mila a 10mila euro, oltre all'espulsione dal territorio nazionale. Se poi tale dichiarazione non la si esibisce su richiesta di ufficiale o agente di pubblica sicurezza quando richiesto, si rischia l'arresto fino ad un anno ed una ulteriore sanzione fino a 2.000 euro. Se quindi si intende soggiornare in Italia oltre otto giorni lavorativi, e' indispensabile programmare una mattinata in questura. Altrimenti e' consigliabile stare in Italia per un periodo inferiore agli otto giorni lavorativi. 2. Portare sempre con se' il passaporto e, ove necessario, la dichiarazione di presenza fatta in questura. Se infatti si viene fermati dalla polizia o altro agente di pubblica sicurezza (ad esempio, controllore del treno o dell'autobus) e si e' sprovvisti di tali documenti senza giustificato motivo, si e' soggetti ad un fermo di 24 ore per essere identificati senza la possibilita' di assistenza da parte di un avvocato. In seguito all'identificazione, si rischia l'incarcerazione fino a un anno e una sanzione fino a 2.000 euro. Se si e' considerati immigrati clandestini (perche' non si e' fatta la dichiarazione di presenza in questura entro 8 giorni, di cui sopra), la pena detentiva e' aumentata per l'aggravante di clandestinita', recentemente introdotta dal Governo italiano. ATTENTION FOREIGN STUDENTS AND TURISTS: THIS SUMMER YOU ARE AT RISK OF SACTIONS AND ARREST Especially during the summer cities like Florence, Rome and Venice become full of foreign tourists and students who travel without a visa. If you come from countries such as the United States, Canada, Australia, Brasil, and Argentina, you do not need a visa for short stays (less than 90 days). Many of you don't know that your vacation can easily become a nightmare. This summer, foreign students and tourists will risk deportation and fines up to 10.000 Euros for the crime of illegal immigration, recently introduced by the Italian Government. If you do not carry your passport with you, you could be held up to 24 hours without the right to a lawyer, prosecuted and jailed. If you are a foreign tourist or student, you MUST do the following: 1. If you arrive in Italy from another Schengen country and your passport is thus not stamped by Italian custom authorities, you must go to the local police headquarter (questura) and declare your presence within 8 working days (Sundays excluded) since your arrival. Without this declaration, your status becomes that of an illegal alien. As such you will be subjected to a fine up to 10.000 Euros and deportation. If a police officer or other public official asks for such documents and you don't have it on you, you will also risk a one-year jail term and an additional fine of 2.000 Euros. Therefore, if you intend to stay in Italy more than 8 working days, you should always plan to spend at least one morning at the local police headquarter. Otherwise, it is advisable to limit your visit to no longer than 8 working days. 2. You should always carry with you your passport and the receipt of the declaration of presence. If the police or other public official (for example, ticket collector on trains and buses, ER doctor, etc.) asks for such documents and you don't have them on you, you may be held up to 24 hours for identification without the right to legal representation. You may also be prosecuted and convicted to a one-year jail term. If you are an illegal alien because you have not declared your presence to the local police headquarter within 8 working days, your incarceration may be longer because of your illegal status, an aggravating circumstance introduced last year by the Italian Government. Tv a pagamento e previsioni ottimistiche: conquistera' la meta' delle famiglie italiane Red Le nuove offerte di pay per view, la crescita di Sky, l'aumento dei ricavi da Tv a pagamento, l'interesse del pubblico verso i mini-pacchetti. Tutto questo avverra' di qui al 2012. Tre anni scarsi durante i quali il nostro sistema di consumo televisivo cambierà parecchio. Lo afferma Emilio Pucci, direttore di e-Media Institute, in un colloquio con Millecanali. Leggi tutta l'intervista http://www.b2b24.ilsole24ore.com/articoli/0,1254,24s2401_ART_98384,00.html?lw=2401;1 The Pirate Bay: l'industria chiede piu' soldi Red L'industria dell'intrattenimento aumenta il livello di pressione su Pirate Bay, chiedendo piu' soldi e multe quotidiane fin quando non si decideranno a saldare il dovuto. Leggi tutto su Punto Informatico http://punto-informatico.it/2628363/PI/News/the-pirate-bay-deve-pagare-piu.aspx Pillola del giorno dopo alle parlamentari: grazie, e che serva per abolire la ricetta! Donatella Poretti * Utile iniziativa quella di Silvio Viale di inviare a tutte le parlamentari e ministre una ricetta per la pillola del giorno dopo (1). Utile perche' e' meglio avere una ricetta in borsa invece che impazzire tra obiettori e medici di turno in caso di necessita', e utile perche' possa aprirsi il dibattito sull'eliminazione dell'obbligo di ricetta medica. Come gia' succede da anni in altri Paesi, il ricorso alle tecniche abortive puo' essere ulteriormente ridotto quasi del tutto, grazie alla diffusione e alla facilitazione all'accesso delle tecniche di contraccezione d'emergenza per via farmacologica, entro le 72 ore successive al rapporto a rischio. In Italia il ricorso alla contraccezione di emergenza e' di fatto dissuaso e limitato dall'obbligo di prescrizione medica, non sempre ottenibile con facilita', soprattutto nei periodi delle feste e nei fine settimana, e dalla scarsa informazione che di questo metodo contraccettivo e' data, soprattutto tra quelle classi sociali, come le immigrate, che risultano maggiormente esposte al rischio di gravidanze non desiderate. Sono anni che associazioni come l'Aduc (associazione per i diritti degli utenti e consumatori) (2) e l'associazione Luca Coscioni per la liberta' di ricerca scientifica, stanno perorando l'abolizione dell'obbligo di ricetta medica per l'acquisto della pillola del giorno dopo, cosi' come avviene in molti altri Paesi europei e nordamericani. In Spagna, entro tre mesi sara' operativa la misura voluta dal Governo per ridurre il numero di aborti, abolendo l'obbligo della ricetta per le minorenni. Prima della Spagna, gia' Danimarca, Francia, Belgio, Gran Bretagna, Lussemburgo e Usa hanno 'sdoganato' la pillola del giorno dopo, rendendola disponibile alle minorenni senza ricetta e ottenendo risultati "significativi" nella riduzione delle gravidanze indesiderate. In Gran Bretagna, oltre ad essere distribuita dal Sistema Sanitario Nazionale gratuitamente, puo' essere acquistata in farmacia da chiunque, in Francia la gratuita' c'e' anche in farmacia ma solo per le minorenni. Negli Usa questa pillola puo' essere acquistata senza ricetta dalle maggiorenni solo in farmacia e nei centri autorizzati, mentre per le minorenni sara' necessaria la prescrizione medica. (1) http://www.aduc.it/dyn/salute/noti.php?id=260652 (2) http://www.aduc.it/dyn/ricerca/?ricerca=pillola+giorno+dopo&tipo=comu * senatrice Radicali-Pd I grandi attentatori alla privacy su Internet: Facebook e l'onorevole Carlucci Red Le peggiori minacce per il diritto alla privacy degli utenti internet italiani? Facebook e Gabriella Carlucci. Hanno vinto rispettivamente tre e due premi "grande fratello", al Big Brother Award Italia 2009 e la consegna sara' il 23 maggio nell'ambito del convegno e-privacy 2009. Leggi tutto l'articolo su Repubblica.it http://www.repubblica.it/2009/05/sezioni/tecnologia/privacy-premi-nuovi/privacy-premi-nuovi/privacy-premi-nuovi.html Telefonia e disservizi. La differenza tra associazioni di consumatori e gestori Domenico Murrone La cultura italiana e' intrisa di chierichismo. Cioe' il rapporto diretto non serve, occorre un protettore che ti faccia parlare con il boss, con dio e con … le aziende telefoniche. Quanti bei convegni sono stati fatti sul marketing diretto, sulla comunicazione bidirezionale, sul rapporto one to one (uno ad uno) tra aziende e clienti! Inutilmente. Anche le aziende che sono 'un passo avanti', che nel loro stesso nome hanno velocita' e Internet (1) ricercano chierici (intermediari) per avere un rapporto coi loro clienti, che' da soli non riescono invece a risolvere un problema: il boss e' irraggiungibile alla massa. L'ultimo esempio. Lo scorso 21 maggio 2009 un nostro comunicato stampa annuncia: denunciamo ad Antitrust ed Agcom il comportamento scorretto di Fastweb che, in modo sistematico, ostacola il recesso degli utenti dal loro servizio, e indichiamo alcune delle tante e concordi segnalazioni pervenuteci dagli utenti (2). Nel pomeriggio dello stesso giorno, riceviamo una lettera aperta da questo gestore. Ci invita a fare il chierico per 'agevolare' i rapporti tra Fastweb e i propri clienti, sfruttando il call center che hanno istituito ad hoc per le segnalazioni dei disguidi che passano da associazioni con cui hanno stabilito un accordo. Ma noi chierici non siamo, tanto meno vogliamo diventarlo. Di seguito la mail e la nostra risposta. Buona lettura ---------------------------------- La Lettera di Fastweb From: D'Urso Mariagrazia To: Aduc Sent: Thursday, May 21, 2009 3:58 PM Subject: lettera aperta per Presidente ADUC Egregio Presidente, Abbiamo appreso dal vostro sito che alcuni consumatori segnalano di avere avuto problemi con Fastweb. Purtroppo, vi limitate soltanto a dare risalto negativo all’evento senza metterci nelle condizioni di risolvere rapidamente il problema del cliente, né di poter replicare al vostro comunicato. Infatti, è da molto tempo che cerchiamo di avere un contatto con la vostra associazione senza alcun riscontro. Fastweb ha intrapreso un percorso molto costruttivo di collaborazione con la maggioranza delle associazioni dei consumatori che si è concretizzato nella firma del protocollo d’intesa per la conciliazione paritetica. Con questo accordo, in caso di disservizi, i nostri clienti hanno risposte rapide, semplici e gratuite a testimonianza della volontà dell’azienda di dare ascolto alle esigenze della clientela. L’accordo, inoltre, valorizza l’esperienza e la professionalità che le Associazioni dei Consumatori hanno maturato in anni di attività a fianco dei consumatori. Inoltre Fastweb ha messo a disposizione un apposito call center dedicato alle segnalazioni delle associazioni: associazione.consumatori@fastweb.it – fax: 02 4545 5177 – tel: 02 4545 5654. Confidiamo che anche con ADUC si possa intraprendere un fattivo rapporto di collaborazione, in quanto l’obiettivo che ha sempre contraddistinto la nostra azienda è quello di migliorare la qualità del servizio, non solo dal punto di vista tecnologico, ma anche nel rapporto con il cliente. Cordiali saluti. Mariagrazia D'Urso Affari Legali e Regolamentari TLC Regulation&Consumers’Protection Manager -------------------------------- La nostra risposta Gentile signora, e' strano e sintomatico che abbiate appreso solo dal nostro sito che alcuni consumatori hanno problemi con il servizio di Fastweb, sono vostri clienti che non si sono rivolti a noi pregiudizialmente ma solo dopo vari tentativi di dialogo con i vostri servizi di assistenza. Forse avete qualche problema di comunicazione interna e l'occasione che vi abbiamo fornito col comunicato del 21 maggio potrebbe servire per una maggiore attenzione a queste problematiche. Noi, inoltre, non ci siamo limitati a dare, come dite "risalto negativo all'evento senza metterci in condizione di risolvere rapidamente il problema del cliente", ma ci siamo limitati al servizio che eroghiamo, cioe' consulenza. E non si capisce perche' dovremmo mettere voi in condizione di risolvere un vostro problema: come gia' ricordato, gia' non siete stati in grado di risolverlo coi canali di assistenza alla clientela... altrimenti i vostri clienti non avrebbero chiesto la consulenza dell'Aduc. Per il contatto con la nostra associazione, non ci risultano altri tentativi, altrimenti avremmo risposto cosi' come facciamo con chiunque. Ci fa piacere del percorso che avete intrapreso per migliorare il servizio alla clientela e saremo sempre in prima linea nel verificarlo. Ma dalla nostra posizione di associazione per i diritti dei consumatori. Non da una sorta di agente intermediario aggiuntivo a cui i clienti di Fastweb dovrebbero rivolgersi per vedersi riconosciuti i vostri e i loro impegni contrattuali e normativi. Infatti, ci comunicate che avete uno specifico call center dedicato alle segnalazioni delle associazioni; le stesse che, nella quasi totalita', espletano il servizio solo ad associati che pagano una quota di adesione e forse anche per lo specifico servizio; quindi i clienti Fastweb per avere informazioni di qualita' maggiore rispetto ai vostri ordinari call center gratuiti, devono pagare queste quote in piu'. Ma perche' non dedicate le energie a migliorare il rapporto diretto coi clienti, visto che i vostri attuali servizi diretti non sono di totale soddisfazione? Se la semplificazione dei rapporti arreca vantaggi economici a tutti, perche' istituire un ulteriore passaggio, oneroso per voi e i vostri clienti? A nostro avviso e' bene che ognuno svolga la propria attivita', con proprie competenze e professionalita': voi societa' di lucro impegnata a raggiungere lo scopo sociale e l'impegno nei confronti degli azionisti, noi associazione non lucrativa a sviluppare consapevolezza dei propri diritti e doveri nel cittadino inteso come soggetto economico. L'alternativa a questo e' quel conflitto di interessi che, in una democrazia come la nostra basata sulla separazione dei poteri, bisticcia coi principi base di riferimento. Per concludere. Le ricordiamo che il nostro sito Internet e' impostato per la libera partecipazione di chiunque; in domanda e in risposta ad articoli, lettere e forum di discussione. Quindi anche Fastweb e' gradito. Buon lavoro Vincenzo Donvito ------------------------------ (1) http://www.fastweb.it/php/h.php?f=/GFX/portale_v3/logo.gif (2) http://www.aduc.it/dyn/tlc/comu.php?id=260410 Cannabis terapeutica, come ho convinto una Asl a pagarla Giuseppe Cucci Riceviamo e volentieri pubblichiamo Vi scrivo per illustrarvi la mia storia di malato di sclerosi multipla che cerca di curarsi anche con la cannabis. La mia storia di malato parte dal 1998 e nel 2001 scopro che la cannabis è utile nella SM per ridurre la spasticità. Inizio a provare nel maggio 2001 e a fine giugno la spasticità è vinta. Nel tempo scopro che è utile anche per il prurito irrefrenabile, che mi assilla da un anno senza poter far nulla, e anche per l'incontinenza. Insieme ad altri pazienti fondiamo il PIC (Pazienti impazienti cannabis) e costruisco un sito www.pazienticannabis.org che raccolga gli studi sulla cannabis. Lottiamo a che sia possibile importarla nonostante la legge Fini Giovanardi e ci riusciamo. Unico neo il costo: 330 ad importazione. chiediamo ed otteniamo dal ministero della salute l'importazione per 3 mesi invece che 1 solo. Ciononostante il costo è ancora alto. Cerco di ridurre al minimo il consumo e riesco, mangiandola, a ridurre le dosi giornaliere. Ultimamente abbiamo chiesto alla nostra ASL Roma G di pagarla, come per altre ASL, e siamo riusciti a convincere il direttore con questo semplice calcolo: l'alternativa sono interferoni, Tisabry , Mitoxantrone ed altri che costano dai 1000 euro in su. Quindi sto attendendo la prima importazione non pagata da me. Volevo che diffondeste questa mia vittoria in modo che anche altri pazienti possano trarre beneficio da questa splendida pianta senza doversi svenare economicamente. Saluti A che serve la nuova rete in fibra ottica? Serve Red Quando e' iniziato a circolare in rete il segretissimo piano che Francesco Caio ha preparato per il Governo sullo sviluppo della rete in fibra ottica in Italia, si sono scatenate prevedibili discussioni. Quasi nessuno si e' soffermato sulla questione che sta a monte di questa necessita' infrastrutturale, all'analisi dello scenario futuro vengono dedicate solo un paio di slide. In realta' la NGN (next generation network) e' necessaria come il pane. Leggi tutto l'articolo su Punto Informatico http://punto-informatico.it/2630011/PI/Commenti/contrappunti-altro-rapporto-caio.aspx Cordone ombelicale: ripartiamo dai numeri per una soluzione ragionevole e non ideologica Donatella Poretti * Il ministero del Lavoro, Politiche Sociali e Salute, attraverso il sottosegretario alla Salute Francesca Martini, ha risposto ad una interrogazione sulla conservazione delle cellule staminali da cordone ombelicale (1). Un'occasione per -numeri e cifre alla mano cosi' come riportato e commentato in basso, deve servire per ripartire e trovare soluzioni ragionevoli e non ideologiche. La materia e' normata da ordinanze governative dal 2002, mentre una legge di iniziativa parlamentare e' stata spazzata via con un voto di fiducia prima ancora che riuscisse ad entrare in vigore. Ora il sottosegretario Martini preannuncia 15 milioni di euro per le biobanche pubbliche, ma non si capisce la direzione di marcia. Solo una cosa e' chiara: a fronte dei grandi numeri delle donne che vogliono conservare il cordone del neonato, la rete pubblica e' inadeguata e piena di sprechi. Un privato autorizzato e convenzionato da normative europee puo' ad esempio operare in Germania o in Gran Bretagna ma non in Italia. A queste condizioni, testimoniate dai dati, ha senso continuare ad impedire la conservazione autologa e le biobanche private? Vediamo cosa accade. Nel 2008 a fronte di 11.517 unita' di sangue cordonale donate e raccolte nei punti nascita, solo 3.167 sono risultate idonee e conservate nelle banche pubbliche. Le richieste di conservazione autologa per patologia in atto o in famiglia, cosi' come autorizzata dall'ordinanza, sono state 305 e 304 quelle conservate, ossia senza quello scarto che avviene nella donazione. Ma se si scoraggia la conservazione autologa perche' si dice che non e' dimostrata la sua utilita' scientifica, perche' poi si sostiene che nei casi di patologie in atto (o in famiglie che presentano rischi di malattie genetiche ereditarie) l'utilita' della conservazione autologa e' dimostrata scientificamente e ritenuta valida clinicamente? La contraddizione balza agli occhi cosi' come lo scarto tra unita' donate (11.517) e conservate (3.167) che, non essendo altrettanto nella conservazione autologa autorizzata, fa emergere il dubbio sulla qualita' del servizio atto alla raccolta (il sabato e la domenica le biobanche sono chiuse e non raccolgono, etc.). La domanda sorge legittima: a che serve questa divisione per Regioni? D'accordo che l'attuale organizzazione della Sanita' e' regionale, ma per questo servizio l'istituzione di alcune banche nazionali servirebbe lo stesso alla bisogna, e abbasserebbe notevolmente i costi dando un servizio migliore: visto che le staminali del cordone si portano oltreoceano velocemente e senza problemi, altrettanto potrebbe essere fatto in poche ed efficienti biobanche nello Stivale. Tutt'altra situazione nei numeri della conservazione autologa in biobanche private all'estero: una crescita impressionante che non trova riscontro nelle campagne per disincentivare questa pratica: 2005 - 28 autorizzazioni; 2006 - 1.668 autorizzazioni; 2007 - 6129 richieste - 5419 autorizzazioni; 2008 - 12.348 richieste - 10.458 autorizzazioni; 2009 - (gennaio-aprile) - 4.955 richieste - 4.763 autorizzazioni. Classifica in rapporto ai nati (nostra elaborazione su dati ministero) N. banche Cordoni conservati Nati % sui nati Lombardia 2 934 90309 1,03% Campania 1 510 55656 0,92% Liguria 1 104 11353 0,92% Toscana 2 277 30896 0,90% Abruzzo e Molise 1 114 12944 0,88% Emilia Romagna 1 305 38386 0,79% Veneto 3 291 44395 0,66% Puglia 1 225 35089 0,64% Calabria 1 79 16599 0,48% Piemonte e VdA 1 108 37504 0,29% Lazio 3 145 52567 0,28% Sicilia 1 75 45626 0,16% 17 3167 471324 Note: - Il numero delle biobanche non corrisponde al numero delle Regioni che, invece, hanno una specifica amministrazione territoriale della Sanita'. Non ci sono biobanche in Basilicata (1), Friuli Venezia Giulia, Marche, Sardegna (2), Umbria, Trentino Alto Adige e Umbria. - Il Molise e la Valle d'Aosta sono accorpate rispettivamente ad Abruzzo e Piemonte, perche', non avendo biobanche sul loro territorio, si sono convenzionate con queste Regioni. - In Sicilia l'unica biobanca e' quella di Sciacca, molto famosa nel mondo, e che attualmente e' fortemente ridimensionata per indagini giudiziarie sui relativi appalti. - In Lombardia non compare la Bamco di Mantova, che' e' l'unica banca privata italiana autorizzata dalla specifica Regione (unica anomalia in Italia). - Da notare la enorme differenza tra Lombardia (934) e Lazio (145). Nella prima ci sono due biobanche (Milano con 705 conservazioni e Pavia con 229), in Lazio ce ne sono tre, tutte a Roma: Tor Vergata 58; Umberto I 75; Gemelli 12 (quest'ultimo e' l'ospedale vaticano per eccellenza). (1) http://blog.donatellaporetti.it/?p=598 (2) quella di Matera e' stata chiusa in seguito ad una vicenda mai chiarita (persi tutti i 500 cordoni conservati) su cui pende una interrogazione: http://www.radicali.it/view.php?id=140334 (3) l'Asl di Olbia ha fatto una convenzione con una biobanca all'estero, nella Repubblica di San Marino, mentre il sottosegretario nella risposta all'interrogazione ha preannunciato l'apertura di una specifica biobanca. * senatrice Radicali - Pd, segretaria commissione Igiene e Sanita' Prostituzione. Governare i fenomeni sociali e non ridurli alla clandestinita'! Donatella Poretti * Stamane, 30 maggio, con una delegazione di radicali (Eugenio Mascagni, Francesco Scatragli ed Edoardo Quaquini) siamo andati a visitare il quartiere aretino che, fino al 1958 ospitava le case di piacere, poi chiuse dalla legge Merlin, e dove gli abitanti ci hanno raccontato le storie. I nomi dei bordelli di Arezzo, di via delle Fosse e di via delle Paniere, erano rispettivamente "il paradisino", "la gozzona" (il peggiore e piu' economico, per i militari), "la bruna", "la bianchina" e "la tettoia" (il piu' prestigioso, dove andavano i facoltosi, notai, avvocati e preti). Nella conferenza stampa che abbiamo tenuto a seguire, questo il mio intervento in materia: Governare i fenomeni sociali e non ridurli alla clandestinita'. Soluzione apparentemente semplice e banale, nella pratica politica impossibile. Tra i tanti esempi quello della prostituzione e l'intervento del Governo che, per cancellare la prostituzione di strada, intende arrestare clienti e prostitute. Il fenomeno prostituzione non puo' essere affrontato in modo monolitico: una cosa e' quella di chi e' costretto a vendere il proprio corpo, altra chi sceglie liberamente di farlo o di essere consumatore di quel servizio. Per chi e' costretto a prostituirsi le leggi ci sono gia' (schiavitu' e tratta degli esseri umani), vanno solo applicate favorendo le forze dell'ordine nel loro compito, con maggiori risorse e anche liberandole del tempo che oggi utilizzano per perseguire chi agisce in liberta' di scelta. Il Parlamento, invece, ha recentemente introdotto una tassa sulla pornografia: ha mostrato, cioe', di muoversi in senso contrario. Invece di incentivare le liberta' dei singoli in materia sessuale, fa pagare cara l'informazione pornografica. Continua a relegare il naturale desiderio del sesso fra le cose piu' ambite, costose, difficili e proibite, favorendo cosi' la clandestinita' di questo mercato, sia mediatico che umano. Il timore che tali scelte siano dettate da pregiudizi di natura moralistica e religiosa, e' piu' che scontanto: il vizietto di trasformare in reato cio' che, in base a determinate concezioni della vita, e' peccato, non sarebbe una novita' nel nostro ordinamento. A quasi 50 anni dall’entrata in vigore della legge Merlin (20 febbraio 1958 n.75) e’ sotto gli occhi di tutti come il fenomeno della prostituzione sia degenerato: non solo non si sono chiuse le "case", ma sono state aperte le strade; non solo non si e’ abolito lo sfruttamento, ma si e’ consegnato l’affare in regime di monopolio nelle mani delle organizzazioni criminali, che attraverso la violenza, la minaccia o l’inganno reclutano, gestiscono l’attivita’, recepiscono i profitti delle persone che si prostituiscono, oltre ad impedire l’abbandono della prostituzione da parte di persone che lo desiderino. Il disegno di legge del nostro Governo e' un provvedimento demagogico: propone una integrazione della legge Merlin, ma in contrasto con la finalita' di quella legge, cioe' la protezione della scelta di prostituirsi. Cio' che la legge del Governo intende colpire e' gia' sanzionato dai nostri codici, per cui non c'e' necessita' di introdurre un nuovo reato: l'articolo 1 del disegno di legge Carfagna prevede, per chi si prostituisce in pubblico e per chi ne usufruisce, ammende da 200 a 3.000 euro. Grazie -e non solo- al fatto che in merito non e' prevista una copertura finanziaria, avremo solo un ulteriore intasamento di tribunali gia' al collasso (9 milioni di processi pendenti e 140.000 prescrizioni all'anno), con l'aggiunta di costi di traduzione visto che la prostituzione per strada e' esercitata per lo piu' da persone straniere. Non essendo, allo stato, neanche disponibili fondi per contrastare la tratta degli esseri umani e la prostituzione minorile... si capisce in quale buco nero sta per essere spinto questo problema. La legislazione in materia di prostituzione adottata da alcuni Paesi europei va in altra direzione. Sintomatico il caso della Svezia che, vietata del tutto la prostituzione, colpisce solo i clienti.... ma il fenomeno e' in crescita, clandestinamente. In Olanda e Belgio la prostituzione e' legalizzata ormai da molti anni e non rappresenta un problema. In Germania, dove la regolamentazione e' piu' recente, le prostitute hanno adeguata assistenza sociale e sanitaria. In Austria la si autorizza in alcune zone urbane, mentre in Svizzera si prevede una autorizzazione per coloro che affittano camere alla bisogna. In questa direzione anche le legislazioni in Spagna e Grecia. L'Olanda, in particolare, anche su pressione delle stesse organizzazioni dei cosiddetti "sex workers" (lavoratori sessuali), si e’ deciso di procedere alla legalizzazione della prostituzione ed alla trasformazione di questa attivita’ in una normale professione, sotto forma di lavoro dipendente, indipendente o cooperativo, con i diritti e doveri che ne conseguono, compresi quelli relativi all’assicurazione previdenziale e di tassazione. Questa misura ha permesso di separare la prostituzione volontaria da quella coatta: la prima e’ "emersa" ed ha trovato forme legali di svolgimento, minimizzando i costi che ricadono sulla societa' e sulle persone che svolgono l’attivita’. L’apparato repressivo si e’ potuto cosi’ concentrare in modo più efficace ed efficiente sulla lotta alla prostituzione coatta ed allo sfruttamento, compreso quello dei minori, delle persone minorate o tossicodipendenti. Ed e' a questo modello che si ispira il mio disegno di legge (1), partendo dal presupposto che e' piu' efficace governare i fenomeni che non proibirli: nella clandestinita’ che il Disegno di legge del Governo non elimina ma incentiva socialmente ed economicamente, esiste solo la legge del piu' forte e i singoli soccombono alla violenza di chi per eccellenza gestisce la clandestinita', la malavita; nella legalita’, invece, con diritti e doveri precisi, la persona e' libera di scegliere. (1) http://blog.donatellaporetti.it/?p=86 * senatrice Radicali - Pd, segretaria commissione Igiene e Sanita' ------------------------------------------- NON DARE PER SCONTATA LA NOSTRA ESISTENZA! Senza il sostegno economico di persone come te non saremmo in grado di informarti. 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