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Accordo ministero/Farmindustria sui farmaci. Ammazzato il mercato e ribadito il potere della corporazione dei farmacisti. Parte la raccolta firme
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Editoriale di Vincenzo Donvito
15 dicembre 2005 0:00
 
Accordo raggiunto tra ministero della Salute e la Federfarma: i farmaci da banco continueranno ad essere tutti venduti solo in farmacia, mentre verra' rinnovato l'invito ai farmacisti perche' applichino sconti comunicandolo anche con avvisi in negozio. La Federfarma si e' impegnata: 1 -perche' i suoi aderenti rispettino l'obbligo a proporre farmaci con il medesimo principio attivo ma meno costosi di quelli di marca; 2- per una campagna di informazione sul corretto uso dei farmaci; 3 - a ritirare subito dal mercato i farmaci considerati nocivi e quelli scaduti e 4 - sull'obbligo per i farmacisti a comunicare mensilmente i dati sugli sconti praticati in valore percentuale e assoluto.
Al ministero esultano per il successo e la salvaguardai dei diritti dei consumatori. Noi non ne siamo convinti. Anzi. I farmacisti che sono controllati e "raddarguiti" se non fanno sconti, non solo ci fa sorridere, ma ci sembra quanto di piu' negativo ci possa essere per venire incontro ai consumatori: e' la conferma di un mercato chiuso, fortemente controllato dalla corporazione di categoria.
Manca la concorrenza che, fino a prova contraria, e' l'unica possibilita' di avere prezzi bassi e qualita'.
Non solo. In cambio di questo finto mercato la Federfarma ha avuto in cambio lo sfumarsi della possibilita' di vendere i farmaci da banco fuori delle farmacie (supermercati, etc..). Una penalizzazione non solo dei consumatori, ma anche dei nuovi laureati in farmacia, che non potranno svolgere la loro attivita' se non nelle farmacie, quindi solo per conoscenza o eredita'; in un mercato chiuso del lavoro dove tutte le iniziative vengono scoraggiate.
A questo punto diventa ancora piu' importante l'iniziativa della Coop per un progetto di legge d'iniziativa popolare per la vendita nei supermercati sotto la visione di un farmacista, che partira' il prossimo gennaio. Importante non solo per creare concorrenza sui prodotti, ma anche sulle professioni, e incoraggiare i giovani ad abbracciare questa attivita'.
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