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LE ASSOCIAZIONI DI CONSUMATORI NON SONO TUTTE UGUALI. DOPO IL CASO "4YOU" E' BENE INFORMARSI PRIMA DI AVVALERSI DEL LORO AIUTO
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Editoriale di Vincenzo Donvito
15 maggio 2003 0:00
 
Qualche tempo fa, dopo le forze di polizia, in una indagine gli italiani dicevano di avere fiducia nelle associazioni dei consumatori. Qualche tempo fa. In senso generico. Non una associazione piuttosto che un'altra. Ma le "associazioni di consumatori", genericamente. Un nuovo soggetto economico e civico avanzava, il consumatore, e le associazioni che si ispiravano ad esse comunicavano simpatia e fiducia. E cosi' e' andato avanti per diverso tempo.
Ora non sappiamo come sia l'indicatore di questa fiducia, ma non crediamo ci sia stato un crollo. Sicuramente ridimensionato, ma facendo conservare alle associazioni una buona posizione. Una situazione a cui hanno sicuramente contribuito i mezzi di informazione che, senza entrare nello specifico, riferendosi ad azioni e iniziative di una o di un'altra associazione in genere ne parlano con un generico "i consumatori"o, tutt'al piu', "le associazioni di consumatori". Per cui, non sono pochi i cittadini consumatori che si stupiscono che ci siano differenze tra un'associazione ed un'altra, fino a quelli che credono che le associazioni siano una sorta di emanazione dello Stato, per cui sono pagate dai suoi contributi ed e' giusto esigere da esse, cosi' come si battono i pugni in coda all'Inps o alla Asl.
Questioni con cui, noi associazione, abbiamo a che fare quotidianamente e che, per fortuna, interessano solo marginalmente i cittadini consumatori. Che, quando si rivolgono ad una associazione (scelta magari per casualita' rispetto ad un'altra), hanno uno specifico problema, ed e' quello che vogliono risolvere, non essere introdotti nel mondo dell'associazionismo, e magari essere coinvolti in diatribe di sigle e gruppi.

Ma la situazione di partenza e' cambiata. Non ci sono alcune associazioni pionieristiche che incarnano un nuovo modo di essere e rivendicare un diritto. Ci sono le associazioni "pinco" e quelle "pallo". Che, se anche si tratta solo di chiedere un consiglio, fanno la loro differenza.
Per esempio (fatto non marginale), se per avere questo consiglio bisogna essere associati ad esse o meno. Per esempio se il consiglio viene fornito da un volontario con scarsa conoscenza (nonostante, magari, la buona fede che lo anima) o da un professionista, o comunque da chi svolge questa attivita' di informazione e consulenza a tempo pieno: situazione che determina l'essere indirizzati in un modo o nell'altro. Per esempio se l'associazione ha una missione per cui usa i singoli casi alla bisogna rivendicando la centralita' e l'indispensabilita' di se stessa, o si limita a mettere i consumatori in grado di agire da soli e, facendo tesoro di quanto apprende, filtra attraverso i singoli casi, agisce da lobby per denunciare e modificare cio' che non funziona.
Potremmo continuare con gli esempi, ma ci fermiamo. Ricordando solo un caso a nostro avviso clamoroso che puo' servire ad identificare le differenze. Quello del prodotto finanziario "4You" e dell'accordo che alcune associazioni hanno stipulato con la banca Monte dei Paschi di Siena per cercare di aiutare chi ne fosse stato coinvolto senza rendersi conto o, semplicemente, chi -conosciuto finalmente il prodotto- ne volesse venir fuori.
A nostro avviso uno spartiacque. Da una parte la banca e le associazioni che hanno siglato un accordo per addormentare lo scandalo di questo prodotto finanziario e annullare quei contratti che qualunque giudice potrebbe annullare (perche' magari -citazione non a caso- manca la firma del contratto stesso), facendolo in incontri non pubblici e percependo soldi dalla stessa banca per queste conciliazioni. Dall'altra chi (..avete capito che siamo noi dell'Aduc ..) di fronte a norme violate del codice civile e penale non e' disposto ad assolvere la banca (facendosi anche pagare per questo), e chiede che tutto sia alla luce del sole per evitare -con la denuncia pubblica e l'individuazione delle responsabilita' della banca- che la politica degli investimenti finanziari continui ad essere solo un rischio per i risparmiatori.
Chi volesse approfondire meglio la questione specifica, puo' farlo sul sito clicca qui.
Ma crediamo di aver cercato di fare chiarezza. Cioe' le associazioni di consumatori non sono tutte uguali: sono gruppi di persone che si riferiscono a questo o a quell'altro modo di agire, cioe' ad economie e politiche diverse. Su cui e' bene informarsi prima di affidarsi ad esse: non per sposarle e doverle accettare per poter poi usufruire di alcuni servizi, ma solo per saperlo e quindi meglio capire cosa chiedere e cosa si puo' ricevere in cambio.
La maggiorparte (quasi tutte) hanno un sito Internet, e quindi non e' una perdita di tempo vistarlo prima di qualunque decisione (sul nostro portale ci sono anche tutti gli indirizzi clicca qui).
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