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Investimenti. Cosa può insegnarci la folle corsa della Tesla?
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Editoriale di Alessandro Pedone
4 febbraio 2020 16:15
 
Diversi giorni fa ho scritto un articolo su Tesla che non ho avuto il “coraggio” di pubblicare perché poteva essere troppo contraddittorio rispetto a tutto quello che abbiamo sempre scritto su questo sito. 
Investire in singole azioni è una cosa che non è adatta ad investitori che non hanno conoscenze molto specifiche, tanto tempo, padronanza della propria psiche ed esperienza. 

La folle ascesa che Tesla sta avendo in queste ore mi ha ha fatto venir voglia di pubblicare questo articolo facendo alcune premesse importanti. 
 
  1. Non consigliamo a nessuno di comprare nessun titolo o strumento finanziario che sta crescendo in modo esponenziale. Una crescita esponenziale è destinata a terminare sempre con fortissime discese. Non sappiamo quando potrà avvenire (tutto può sempre accadere), ma chi entra su un titolo che sembra avere la traiettoria di un razzo di Space X (per restare in tema…), molto probabilmente non ha la forza di resistere alle inevitabili discese: il rischio di vendere in perdita è troppo elevato.
  2. Pur essendo basato sulla specificità di Tesla come azienda, lo scopo principale dell’articolo è quello di focalizzare l’attenzione dell’investitore sull’importanza di avere un obiettivo. A prescindere dai movimenti folli di questi giorni, il concetto centrale di quanto scritto è mostrare, negli anni, quanto avere un obiettivo SMART possa generare effettivi apparentemente incredibili. 
  3. Ogni apparente “verità”  è vera solo all’interno di un determinato contesto. Non è mai una questione di COSA è quasi sempre una questione di COME. L’articolo propone una strategia di medio/lungo periodo su un singolo con un capitale che comunque si deve essere disposti a spendere (cioè a perdere completamente). Ciò che fa la differenza è l’obiettivo che ci si pone e l’utilizzo di una chiara e semplice strategia. Non c’è dubbio che la costruzione di un portafoglio d’investimento per l’intero patrimonio non potrebbe mai e poi mai prendere in considerazione né Tesla né qualsiasi singolo titolo. La prima regola è quella di eliminare tutti i rischi eliminabili. Tesla non solo è un rischio specifico, ma è sostanzialmente una scommessa su una persona: Elon Musk. Tesla senza Elon Mask non avrebbe neppure la metà delle prospettive che invece ha con il suo “genio-folle” al comando. 

Fatte questo premesse, un avvertimento: la strategia illustrata nel resto dell’articolo non è adeguata a tutti i lettori e sconsigliamo specificatamente di applicarla in questo momento di crescita esponenziale del titolo. In ogni caso, suggeriamo di utilizzarla solo a chi avrebbe comunque speso quei soldi per un’auto Tesla e accetta il rischio di perdere tutti i soldi investiti. 

Vorresti comprare una Tesla nuova spendendo la metà?
Nell’ultimo anno circa mi sono formato la radicata convinzione che Tesla abbia conquistato una posizione di vantaggio strategica nei confronti di tutti i suoi competitor in un settore che nei prossimi 10/15 anni sarà radicalmente trasformato da due innovazioni centrali: le nuove batterie e la guida autonoma. Tesla è nelle condizioni di mettere le mani su un business enorme e può diventare una delle aziende più capitalizzate al mondo, se non la più capitalizzata nei prossimi 10/15 anni.
In questo articolo proverò a spiegare perché e come tentare di sfruttare questa ipotesi per comprarsi una macchina Tesla tirando fuori meno della metà del prezzo di listino.
Sono fermamente convinto che questo sia possibile, anche se ovviamente non c’è alcuna certezza.
Io lavoro nella finanza, ma adoro l’innovazione e le tecnologie e vengo dal mondo dell’informatica. Ho vissuto da bambino-nerd la nascita del personal computer e da editore nel settore dello sviluppo software la nascita della rete internet. Ho fatto l’errore, quando ancora non mi occupavo di finanza, di avere le prime azioni Amazon e venderle con grandissimi profitti (sigh!) pochi anni dopo: si pensava che il suo business fosse vendere libri e tutti dicevano che era enormemente sopravvalutata rispetto ai competitor (e lo era!).
Da circa 20 anni il mio lavoro è fornire consigli indipendenti ai miei clienti su come investire il proprio denaro per realizzare i propri obiettivi di vita. In genere escludo le singole azioni perché aggiungere rischio specifico non è necessario ed utile per realizzare gli obiettivi di vita dei miei clienti che in genere hanno a che fare con cose come: anticipare la fase in cui si smette di lavorare, oppure avere un pensione adeguata; garantire un futuro ai figli; acquistare la casa dei propri sogni, ecc.
In questo articolo, invece, parlerò proprio di un singolo titolo, le azioni Tesla, ma lo farò da un punto di vista un po’ particolare. Visto il titolo di questo articolo che potrebbe attirare molti nuovi lettori, è probabile che tu non mi conosca. In genere io scrivo articoli che tutti gli esperti di marketing su internet dicono che non si dovrebbero scrivere, perché sono lunghi e la gente non li legge.
Ebbene, se anche tu sei uno di quelli che non legge, mi spiace per te, non solo perderai l’opportunità di acquistare una Tesla impiegando meno della metà del denaro, ma – e questo è l’obiettivo fondamentale di questo articolo – perderai l’occasione di apprendere come si usa la finanza affinché sia veramente utile: cioè per realizzare i propri obiettivi di vita!
Se invece sei uno dei pochi lettori che non si spaventa perché deve leggere un po’ di parole in più della media, allora potremo divertirci un po’ insieme, forse non solo con questo articolo, ma anche per mettere in pratica concretamente i concetti qui illustrati.
 
Perché penso che Tesla sia “speciale”
Per la mia formazione professionale è praticamente impossibile che utilizzi singoli azioni nei portafogli finanziari dei miei clienti, a meno che non ci sia una specifica esigenza del cliente stesso. Tesla potrebbe rappresentare un caso a parte perché ritengo che non sia un’azienda come le altre, ma una di quelle rarissime aziende che re-inventano un settore trasformandolo completamente.
Se analizziamo Tesla confrontandola con i parametri di un costruttore di auto, comprare le azioni a questi prezzi è semplicemente folle. Acquistare azioni Tesla a questi prezzi significa fare una scommessa sui prossimi 10 o 15 anni. Significa acquistare un’opzione sui business futuri che Tesla realizzerà e che oggi possono essere solo vagamente immaginati.
Ritengo che Tesla sia speciale in primo luogo perché ha un leader geniale a guidarla.
Si pensi alla Apple con Steve Jobs (nel pieno delle sue forze) ed alla Apple senza Steve Jobs. Sono due aziende completamente diverse. Elon Musk è un personaggio che si può solo amare o odiare. In entrambi i casi solo un disonesto intellettualmente potrebbe negare che sia un genio. Si è preso dei rischi enormi, ma ha totalmente rivoluzionato il settore delle auto (per non parlare di quello che sta facendo con SpaceX e le altre sue aziende, ci porterebbe troppo lontano). Elon Musk ha una visione globale come nessuno al mondo, almeno fra coloro che realizzano effettivamente quelle visioni.
Vede le cose da prospettive che nessun altro vede, sa andare contro corrente. Non offre ai clienti quello che vogliono, ma gli propone ciò che lui ritiene più interessante, poi ha la capacità di farglielo amare (proprio come faceva Steve Jobs).
Ovviamente ha anche diversi difetti, come tutte le persone ed in particolare i grandi leader, e sicuramente puntare tanto su una persona implica rischi molto grandi, ma così vanno le cose. Fino ad oggi non c’è mai stata un’azienda che ha fatto performance stellari senza che queste performance fossero legate ad un grande leader.
Ritengo che Tesla sia speciale perché Tesla ha una competenza nel software come nessun altro costruttore di auto ed ha un vantaggio competitivo che si rafforzerà in modo esponenziale, esattamente come il vantaggio competitivo di Google nei motori di ricerca si rafforza dal fatto che tutti lo usano e poiché tutti lo usano diventa sempre più efficace.
Penso di conoscere abbastanza bene il mondo dello sviluppo software dal momento che per circa 5 anni ho guidato la casa editrice leader in Italia nel settore, nell’era pre-internet. La cultura dello sviluppo software non si può innestare all’interno di un’azienda che è nata producendo auto. O ci nasci o ci metti decenni prima di trasformare la cultura aziendale e nel frattempo l’azienda che ha questa cultura ti distrugge. Così accadrà alle vecchie case di automobili.
Il cuore delle automobili fra 10/15 anni sarà la guida autonoma. Tesla è in una posizione di incredibile vantaggio perché quando tutti i costruttori puntavano sulla tecnologia Lidar, Elon Musk ha puntato tutto sul riconoscimento delle immagini. Solo una persona che capisce molto di software ed ha l’autonomia decisionale poteva prendere una scelta così apparentemente folle all’epoca. La strada dell’utilizzo del deep learning per la guida autonoma era sicuramente più lento e più incerto, ma qualora dovesse funzionare, come ha funzionato, sarebbe stata anche molto più efficiente e resiliente insieme.  Il risultato, adesso, è che Tesla non solo ha decisamente il miglior software per la guida autonoma, ma ogni Tesla in circolazione fornisce dati per migliorare gli algoritmi sempre di più. Man a mano che migliora l’algoritmo, sempre più gente lo sceglierà e così ancora più velocemente migliorerà, in un circolo virtuoso che renderà impossibile per la concorrenza colmare il gap, esattamente come è impossibile oggi per un nuovo motore di ricerca su internet competere con Google.
Le competenze nel campo del software all’interno di Tesla la espongono a nuovi modelli di business come quello dei RoboTaxi che quasi certamente svilupperanno nei prossimi anni, magari non con la velocità promessa da Musk (che ha il vizio di promettere troppo, specialmente sui tempi,  ma poi realizza anche moltissimo), ma sicuramente arriverà. Un altro business sarà tutto ciò che è legato all’intrattenimento dentro al veicolo (film, giochi, musica, notizie, ecc.). Quando la guida autonoma diventerà un fatto, il tempo trascorso in auto, con auto sempre connesse ad internet, sarà tempo che avrà un valore dal punto di vista dell’attenzione dei viaggiatori. Tesla è nelle condizioni di estrarre profitto da questo aspetto, un costruttore di auto tradizionale difficilmente potrà riuscirci.
Le batterie sono il componente più costoso di un’auto elettrica così come il microprocessore era il componente più costoso dei Personal Computer. Ebbene è molto probabile che Tesla rivoluzionerà il settore delle batterie. Ci sono molti indizi in questo campo, ma se anche ciò non avvenisse è un fatto che i costi di produzione delle batterie siano destinati a diminuire moltissimo nei prossimi anni, da qualunque parte arriverà l’innovazione chiave. Per le ragioni sopra esposte, Tesla è l’azienda che è destinata a trarre i maggiori benefici da questa diminuzione di costi del componente chiave del loro prodotto.
Il 2019, a mio avviso, è stato l’anno nel quale Tesla ha dimostrato fuori da ogni ragionevole dubbio che è qui per restare. Se mi avessero chiesto nel 2008: “quante probabilità ci sono che Tesla sia ancora un’azienda leader nel settore della auto elettriche 2018?” avrei risposto non più del 50%. Tanti dei fattori che ho menzionato sopra si vedevano (o intravedevano) anche nel 2008, ma la reazione del mercato ai suoi prodotti era tutta dimostrare, ma soprattutto la capacità di esecuzione dell’azienda e di generale grandi margini operativi lordi era tutta da dimostrare. Nel 2019, a mio avviso, ciò è stato dimostrato oltre ogni ragionevole dubbio.
Tesla oggi ha delle linee produttive estremamente efficienti. Ciò che è stata in grado di fare in Cina è sbalorditivo. Si è conquistata una posizione di vantaggio nel mercato che sarà senza ombra di dubbio il più importante nei prossimi anni, cosa che non è riuscita a nessuno dei competitori.
Le Tesla sono progettate per avere costi di produzioni nettamente più bassi dei competitori. La cultura aziendale dell’“Ingegnere Pazzo” permea tutti i settori dell’azienda, compresi quelli delle linee di produzione. Dopo il successo della Model 3 i prossimi modelli che stanno per uscire, la Model Y (il piccolo SUV, perfetto per il mercato Europeo, ma non solo) ed il “famoso” CyberTruck daranno dei margini di redditività alla Tesla mai visti nel settore delle automobili.  Moltissime sorprese ci saranno nei prossimi anni in termini di modelli e di innovazione.
Infine, l’asset fondamentale della Tesla sono i propri clienti che costituiscono il miglior strumento di marketing che possa esistere. Chi acquista una Tesla non solo continuerà ad acquistare Tesla per tutto il corso della sua vita, perché l’esperienza d’uso è incomparabile rispetto ai concorrenti, ma diventa anche un perenne veicolo pubblicitario. Possedere o salire sopra una Tesla “fa figo”, come era per i primi iPhone della Apple. Comprare una Tesla non è solo soddisfare un proprio bisogno, ma è una “dichiarazione di appartenenza”. Il numero di canali YouTube dedicati alla Tesla non ha paragone con la somma di tutti i canali YouTube dedicati all’intera concorrenza.
Dovremmo scrivere almeno cento volte tanto per esaurire tutti gli argomenti che rendono Tesla “speciale” rispetto ad una qualunque buona azienda, ma credo che sia sufficiente per rendere il concetto. Io ritengo che vi siano ottime ragioni per ritenere che Tesla sia ormai qui per durare ancora molti decenni e per cambiare totalmente il mercato delle auto nel mondo.
Ovviamente ogni investitore dovrebbe farsi una sua idea. Qui ho esposto le tesi a favore di Tesla, ma è ovvio che esistono anche tutta una serie di tesi contrarie che devono essere ponderate (e successivamente ne accenneremo).
 
Cosa c’entra tutto questo con acquistare una Tesla spendendo la metà?
Se una persona crede che Tesla nei prossimi 10/15 avrà una posizione dominante nel settore dei trasporti elettrici simile a quella che ha avuto Apple negli smartphone nell’ultimo decennio, la conseguenza finanziaria è che il valore delle azioni Tesla moltiplicheranno il loro valore molte volte ed investendo in azioni Tesla la metà del prezzo di una macchina, nel giro di qualche anno (si può ipotizzare un periodo nell’ordine dei 5 anni), si dovrebbe avere un controvalore in azioni tale per acquistare il nuovo modello della macchina scelta.  Ci sono una serie di “accortezze” di cui vogliamo discutere in questo articolo.
Sia chiaro, il prezzo delle azioni delle Tesla, già adesso, è elevatissimo se paragonato ad altri produttori di auto (questo articolo è stato scritto quando un’azione Tesla valeva meno di 400 euro, adesso che lo pubblichiamo vale già il doppio!). Chi crede che il prezzo delle azioni Tesla si moltiplicherà in futuro, implicitamente, non sta soltanto scommettendo sul fatto che verranno vendute molte più auto Tesla in futuro, sta scommettendo sul fatto che Tesla aprirà nuove linee di business oggi completamente assenti (ad esempio i Camion Semi, i RoboTaxi, l’infotainment sulle auto, le nuove batterie, ecc.) e creerà un ecosistema attorno a questi mezzi di trasporto elettrico, grazie al software ed alla costante connessione di tutte le auto, il quale genererà profitti tipici delle aziende software, non dei produttori di auto.
E’ una scommessa ragionevole? Naturalmente ognuno deve fare le proprie valutazione. Personalmente ritengo che se nei prossimi 10/15 anni Elon Musk continuerà a guidare la Tesla, il valore delle azioni  come minimo si moltiplicherà per 5, per essere molto conservativi.
E’ normale che vi saranno momenti di forte crisi in questo periodo. Potranno esserci notizie negative di vario tipo, come difetti di fabbricazione su larga scala, cause legali, problemi legislativi sulla guida automatica, ecc. Ci saranno periodi nei quali il prezzo delle azioni perderà più di un terzo del loro valore, se dovesse esserci una crisi forte potrebbe anche dimezzarsi. Non bisogna mai confondere il prezzo delle azioni con i fondamentali dell’azienda. Se si fa la scommessa relativa alla possibile posizione dominante di Tesla fra 10/15, si dovrebbe continuare ad investire nell’azienda fino a quando non ci sono informazioni e notizie che possano mettere in discussione seriamente questa ipotesi di base.
Investire in un’unica soluzione la metà del prezzo dell’auto che vorremmo acquistare potrebbe essere, in teoria, la soluzione più profittevole, ma è anche la soluzione che psicologicamente è più difficile da mantenere. Nel complesso, ritengo che sia la strada quasi certa per non arrivare all’obiettivo finale.
Per raggiungere risultati sui mercati finanziari servono 4 ingredienti di base che sono sempre gli stessi: 1) una  buona definizione degli obiettivi, 2) una buona strategia, 3) una buona esecuzione 4) il tempo e pazienza.
Adesso stiamo applicando questi concetti alla possibilità di acquistare una Tesla spendendo la metà del suo prezzo, ma la ragione vera per la quale ho scritto questo articolo è che questo stesso modo di ragionare potrebbe essere applicato all’intero portafoglio finanziario (ovviamente con altri strumenti e livelli di rischio totalmente diversi!) riuscendo comunque a realizzare obiettivi apparentemente irrealizzabili.
Tesla è chiaramente un caso unico, ma i mercati finanziari, in particolare quello azionario, nel suo complesso è in grado di dare una redditività enorme se approcciato con i 4 ingredienti che potrebbe portarti a comprare una Tesla spendendo la metà del suo costo. Proviamo ad approfondire questi 4 ingredienti applicati all’idea di investire in azione Tesla per poter acquistare in futuro un’auto spendendo la metà del prezzo.

L’obiettivo è S.M.A.R.T!
Il primo fattore di successo per un investimento finanziario è porsi un obiettivo così detto S.M.A.R.T. Si tratta di un acronimo inglese per ricordare che un obiettivo, per essere valido, deve essere sfidante ma raggiungibile, chiaramente misurabile e ben definito anche nel tempo.
Nel nostro caso l'obiettivo è molto chiaro. Ipotizziamo di voler comprare una Tesla Model 3. Il prezzo si aggira tra i 50 ed i 60 mila euro (con tutti gli optional). Per molte famiglie è un prezzo proibitivo. (Non parliamo poi di una Model S o X, qui parliamo del doppio). Qualcuno potrebbe puntare a comprare, quando uscirà, una Model Y ed il prezzo potrebbe essere più vicino alla Model 3.
Ipotizziamo quindi di voler investire 30 mila euro finalizzati a comprare, con il ricavato, nei prossimi 5 anni una Model 3 o – meglio una Model Y. Se qualche fortunato vuole puntare ad una Model X basta solo che raddoppi le cifre.
 
La strategia   
La possibilità di guadagnare più del doppio di quanto s’investe nelle azioni Tesla presuppone un assunto di base: Tesla dovrà realizzare cose che la maggioranza delle persone ritiene improbabili. Questo implica necessariamente che il prezzo delle azioni subirà forti oscillazioni. Bisogna sapere che Tesla è uno dei tipi maggiormente venduti allo scoperto (secondo solo alla Apple, che però ha un valore circa 10 volte superiore!). In proporzione alla sua capitalizzazione è probabilmente il titolo più venduto allo scoperto al mondo. Vendere un titolo allo scoperto significa scommettere che in futuro il prezzo scenderà e sperare di guadagnare dalla differenza. Avere tante persone che scommettono contro un titolo – come tutte le cose – può essere letto in due modi. Il primo, e più scontato, è che il titolo è iper-valutato ed è destinato a crollare. Il secondo è che ci sono tanti futuri acquirenti certi. Chi vende allo scoperto, infatti, dovrà necessariamente comprare in futuro azioni per chiudere la posizione. Più l’azione sale e più i venditori allo scoperto perdono soldi. Qualora Tesla dovesse scendere molto, ci saranno diverse persone che prenderanno profitto dalla discesa e contribuiranno a calmierare la discesa.
La strategia di investire tutto subito non è prudente né saggia perché davanti ad una forte discesa del titolo, sicuramente accompagnata da qualche notizia fortemente negativa amplificata dai media, il rischio di vendere tutto e prendere la perdita è una quasi certezza. Forse stai pensando che tu sei convinto del valore della Tesla e che non ti faresti prendere dal panico. C’è una probabilità su 100 che sia  come dici tu, ma non rischiare, è stupido!
Una buona strategia d’investimento deve essere resiliente, ovvero deve cercare di raggiungere l’obiettivo potendo subire shock esterni, continuando ad essere praticabile. Altra caratteristica fondamentale di ogni buona strategia è essere semplice. Se la strategia è troppo complicata è più probabile che nel tempo venga abbandonata o snaturata.
Una buona strategia per investire i 30 mila euro finalizzati a comprare nell’arco dei prossimi 5 anni una Tesla che valga almeno il doppio potrebbe essere la seguente: acquistare un ventesimo dell’investimento programmato ogni volta che Tesla perde il 5% dai propri massimi o dal precedente acquisto. Ai valori attuali (erano circa 400 euro quando è stato scritto, oggi è il doppio) questo significa acquistare tre o quattro azioni ogni volta che c’è il segnale di acquisto. Ovviamente, il presupposto è che le ragioni fondamentali per ritenere che Tesla possa conquistare la leadership del mercato dei trasporti elettrici rimangano intatte. Alcune notizie che potrebbero cambiare le carte in tavola sono: la perdita della leadership di Musk; una legislazione sfavore delle guida autonoma; l’emergere di una tecnologia superiore rispetto alle auto elettriche. Queste notizie potrebbero cambiare lo scenario. Non cambierebbero lo scenario, ed anzi sarebbero occasioni di acquisto, notizie come una diminuzione nelle vendite delle auto, una causa legale, il mancato raggiungimento di qualche obiettivo di breve periodo, ecc. Davanti a discese pesanti dovute a notizie di secondo piano si potrebbe anche valutare di moltiplicare l’acquisto secondo questo semplice schema:
-          se il titolo scende del 15% dai massimi si raddoppia l’acquisto previsto (nel caso del progetto da 30.000 euro, si investirebbe non 1.500 euro, ma 3.000)
-          se il titolo scende del 30% dai massimi si triplica
-          se il titolo scende del 45% dai massimi si quadruplica.
 
Con questa strategia è ragionevole pensare che nel corso di 1-2 anni si possa aver completato l’acquisto di 30.000 euro di azioni Tesla e nei successivi 2-3 anni dovrebbe presentarsi un momento in cui il valore possa raddoppiare.

Un gioco: un test sul passato
Vediamo cosa sarebbe successo se questa strategia fosse stata iniziata 5 anni fa. 
Il primo acquisto sarebbe stato fatto il 12 Febbraio 2015 acquistando 7 azioni a 202 dollari circa ciascuna.
L’ultimo acquisto sarebbe stato fatto il 9 dicembre 2015. Quindi in questo caso in un solo anno si sarebbe completato l’acquisto. 139 azioni, in tutto, per un prezzo medio di carico di circa 222 dollari ad azione per un totale investito di 30.980 dollari.  Oggi queste azioni avrebbero un valore di circa 108 mila dollari. Naturalmente l’andamento passato non è affatto garanzia che la stessa cosa si possa ripetere in futuro. E’, anzi, certo che in futuro accadrà qualcosa di diverso, ma il concetto di base di questo test è capire che l’oscillazione del prezzo dell’azione consente di dilazionare il momento di acquisto spalmandolo in un anno circa.
Per “giocare” con i numeri (più precisamente con le date) ho creato un foglio di calcolo di Google Fogli che scarica i prezzi di Tesla in tempo reale ed è possibile inserire la data di fine del quinquennio sulla base del quale si desidera fare il test. Il foglio scarica i prezzi dell’azione di 5 anni prima e simula gli acquisti in base alla semplice regola descritta sopra. Indica in quale data si sarebbe fatto l’ultimo acquisto e quale sarebbe stato il valore massimo raggiunto dalle azioni acquistate durante il quinquennio.  Il foglio di calcolo si può utilizzare a questo indirizzo.

Come si può vedere, se la strategia fosse stata applicata nel quinquennio che terminava a metà 2019, per poco, ma non avremmo raddoppiato. Questo è l’unico caso che ho trovato, per il resto i numeri sono semplicemente stellari. Se avessimo iniziato nel 2011, il raddoppio ci sarebbe stato nel 2013, ma se non avessimo comprato la macchina e avremmo tenuto le azioni nel 2016 avremmo avuto oltre 300 mila dollari. Iniziando nel 2013, invece, avremmo completato l’acquisto dopo 10 mesi, ma i 60 mila dollari si sarebbero visti prima di prima di completare l’acquisto, dopo soli 8 mesi ed avendo investito solo 25 mila dollari. Ripeto che questo è solo ciò che è avvenuto nel passato e non garantisce affatto che possa accadere in futuro. Solo se si è convinti che Tesla possa stupire il mercato e fare cosa ad oggi ritenute impossibili dalla maggioranza degli operatori allora ha senso pensare ad una strategia di questo tipo.
 
Esecuzione della strategia
Una buona strategia non vale nulla se non è seguita correttamente. Le regole servono per evitare di farsi prendere dall’emotività (eccesso di paura o eccesso di avidità). Ovviamente non devono essere una prigione nella quale costringersi, bensì una dimora nella quale proteggersi.
Tecnicamente, eseguire questa strategia è molto semplice, fare i necessari calcoli dovrebbe essere alla portata di tutti. La parte più importante dell’esecuzione è tenersi aggiornati sulle vicende dell’azienda per assicurarsi che il presupposto di base, ovvero che la Tesla diventi leader mondiale del settore delle auto elettriche, e che le auto elettriche diventino la norma, possa restare un assunto valido.
Le informazioni su Tesla non mancano in rete, anzi, forse ce ne sono troppe. Come ho già scritto, le notizie che dovrebbero mettere in discussione la strategia sono essenzialmente legate a tre ipotesi disastrose per Tesla: 1) perdita dell’attuale leadership aziendale; 2) una legislazione chiaramente sfavorevole alla guida autonoma; 3) l’emergere di una nuova tecnologia non controllata da Tesla che possa rendere non più competitive le auto elettriche. Al di fuori di queste tre ipotesi non vedo, ad oggi, nessuna notizia che possa cambiare lo scenario di base. Ovviamente è solo una mia ipotesi e potrebbe essere sbagliata.  
 
Tempo e Pazienza
L’ingrediente di gran lunga più importante per raggiungere i propri obiettivi in finanza è il tempo e la sua fidata “sorella”: la Pazienza. Con i mercati finanziari si può scegliere di speculare sulle variazioni di breve termine dei prezzi. Si può fare, ma è una ricetta quasi sicura per perdere soldi. In alternativa si possono fare “scommesse” di lungo termine. Quella più sensata in assoluto è su un paniere di azioni mondiali. Questa è una scommessa che ha elevatissime probabilità di essere vinta. Ovviamente non è ragionevole pensare che nel corso di 5 anni consenta di raddoppiare il valore del proprio investimento.
Investendo in singole azioni, invece, ci si assume rischi enormemente più elevati. Il caso di Tesla è ancora più eclatante perché è un’azione che ha già un prezzo molto elevato rispetto al suo attuale business e si sta scommettendo, di fatto, su un futuro non solo totalmente incerto, ma anche che richiede necessariamente tanto tempo per manifestarsi.
 
La vera ragione di questo articolo
Sono fermamente convinto che sia non solo possibile, ma anche probabile che la strategia proposta consenta di raggiungere l’obiettivo dichiarato, ma sono ancora più convinto che un investitore che per 5 anni dovesse seguire un progetto d’investimento come quello proposto, conquisterebbe qualcosa di molto più vantaggioso di una bellissima automobile costata la metà del suo prezzo. Conquisterebbe l’esperienza che con i mercati finanziari si possono realizzare cose apparentemente impossibili impiegando tempo, pazienza, una buona strategia ed una corretta esecuzione. Tesla è un’azienda straordinaria, come lo sono o lo sono state la Apple, Amazon, Microsoft, Google e pochissime altre. Tutte aziende che hanno inventato un business o rivoluzionato uno esistente. Il focus che questo articolo vorrebbe fornire, però, non sta tanto nel tentare di trovare la “gallina dalle uova d’oro”. Una scommessa su un’azienda si può fare per un importo trascurabile del proprio portafoglio, ma la propria sicurezza finanziaria non può essere messa a rischio con qualche scommessa. I principi espressi in questo articolo, però, restano validi, ed ancora di più quando invece che qualche singola azienda si sceglie di investire nel mercato azionario in generale. Qui i rischi specifici sono eliminati e restano i rischi generici che vanno comunque affrontati sempre con le stesse armi: obiettivi S.M.A.R.T., una buona strategia, una buona esecuzione, tempo e pazienza!
Ti auguro, se è quello che ti fa piacere, di guidare una Tesla fra qualche anno avendo speso molto meno del suo prezzo ma – soprattutto – ti auguro di porti obiettivi S.M.A.R.T ai tuoi investimenti e dotarti di buone strategie d’investimento per raggiungerli.
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