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Nuovo governatore, nuova Bankitalia?
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Editoriale di Vincenzo Donvito
1 gennaio 2006 0:00
 
Tutti contenti per il nuovo governatore di Bankitalia. Come potrebbe essere altrimenti? Ve li immaginate se dopo un uragano tipo Katrina qualcuno si mette a sentenziare perche' magari piove per una settimana intera: chi non vedra' in questa pioggia il ritorno alla normalita'? La normalita'. E' proprio li' il nocciolo della questione. La normalita'. La tanto auspicata normalita': evocata e agognata da tutte le parti politiche (le "parti" bancarie non si pronunciano mai: sono solo espressione della politica e non della professionalita') e che sembra non abbia alcuna posizione di parte o colore... quasi che il nostro Paese fosse avvezzo ad un senso dello Stato e ad un senso civico sulla cui salvaguardia non esiste la tradizionale divisione politica.
Questo e' quanto si auspica che i piu' assimilino. Tutto questo mentre imperversa cio' che e' stato chiamato Bancopoli: le vicende della Banca Popolare Italia (Bpi) intrecciate con quelle dell'Unipol et similia.
Cosa fara' il neo-governatore Mario Draghi? Vedremo.
Ma una cosa e' certa. Se il suo compito e' quello di ristabilire questa normalita', crediamo che ci troveremo in una situazione in cui si girera' intorno a se stessi senza modificare nulla. Perche' la normalita' a cui ci vogliono assecondare non prevede politiche con al centro il denaro dei risparmiatori, ma solo la centralita' italiana del sistema bancario. Cioe' un sistema verticale che fida sul fatto che ci siano i risparmiatori ad alimentarlo, e che nel contempo siano risparmiatori/sudditi in quanto non hanno alternative a cui rivolgersi (escludendo la solita salvifica emigrazione verso l'estero).
Quindi, ok, abbiamo Draghi, ma cosa succede a tutti quelli che in questi anni hanno rubato soldi ai risparmiatori, sia quelli che sono gia' nelle aule di tribunale che quelli che ancora occupano gli scranni dirigenziali di moltissimi istituti? Ci interessa che siano perseguiti solo se e quando la Giustizia avra' rilevato nei loro confronti dei reati, ma ci interessa piu' che altro sapere se queste persone, e tutto il sistema dell'ex-governatore Antonio Fazio che ne ha consentito nascita e proliferazione, continuera' ad esserci. Nel ritorno alla normalita' intravediamo una continuita' di questo sistema.
Non abbiamo ricette, anche perche' non ne abbiamo le capacita' e le possibilita' di proporle. Ma siamo attenti, vigili e, raccogliendo i drammi di chi ha visto dileguarsi i propri risparmi, pronti a difenderci, con la pretesa di affermare il diritto, la democrazia e la trasparenza li' dove fino ad oggi non c'e' stata.
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