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Sicurezza online. Italia-programmi, e poi?
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Editoriale di Vincenzo Donvito
17 aprile 2012 13:35
 
Ora che siamo ad una svolta decisa nella vicenda di Italia-programmi.net, con la Procura della Repubblica di Milano che ha posto sotto sequestro preventivo il loro sito, dopo che Antitrust aveva comminato loro una multa di 1,5 milioni di euro per pratica commerciale scorretta, e' il momento di capire meglio alcuni aspetti e, soprattutto, come e' opportuno difendersi senza far venir meno la funzione libera e liberante della Rete.
Un capitolo che potremmo titolare: “Le gambe e la tenacia contro chi ci vuole ignoranti”.
Chi e' in Internet (e noi fra questi) ha sviluppato conoscenza e curiosita' e credo che non sia disponibile a barattare l'uso della Rete con la censura, pur se quest'ultima possa ipoteticamente rappresentare sicurezza.
La vicenda Italia-programmi.net, che va avanti da giugno 2011, ha fatto esplodere questo modo di incontrarsi, conoscere, vivere; facendoci capire come informazione e consapevolezza siano binomio imprescindibile per non farci mettere i piedi in testa da chi, credendoci ignoranti, usa la Rete contro di noi.
Tutto questo e' stato possibile anche perche' noi di Aduc siano delle teste dure? Probabile. Un metodo -il nostro- basato su consapevolezza e informazione, da comunicare a tutti coloro che entrano in contatto con noi, si' che assumano forza per non farsi mettere i piedi in testa da chi vuole truffarli credendo di avere a che fare con persone ignoranti.
E' nostra la denuncia all'Antitrust che poi ha multato Italia-programmi per un milione e mezzo di euro. E' nostro il suggerimento dell'esposto in Procura della Repubblica che ha portato al provvedimento dei giudici di Milano. Sono nostri i suggerimenti di non pagare e di non interloquire con questi signori: “energie perse”, abbiamo detto, “usale per comunicare con chi -meno informato- potrebbe cascare nella loro truffa”... e polizia postale, carabinieri, singole persone si sono fatte portatrici di questo messaggio.
Ma non finisce qui. Quante Italia-programmi sono in Rete, pronte alle prossime aggressioni? E quante Aduc per organizzarci, difenderci e affermare il diritto alla Rete? Speriamo siano molte.
Ma intanto... allo stato dei fatti ci siamo arrivati anche grazie all'Aduc, che e' contraria e non percepisce finanziamenti di Stato, che vive di contributi di chi volontariamente sottoscrive.
Teniamocela cara questa Aduc, facciamola piu' nostra con contributi di idee, di scritti, di soldi. Noi non sappiamo se abbiamo forza e conoscenza sufficiente ad ogni circostanza, cosi' come non sappiamo se il nostro sia il metodo giusto, ma per ora sappiamo che su Italia-programmi.net l'abbiamo spuntata, e, dopo questa esperienza, centinaia di migliaia di persone potranno muoversi in Rete con piu' certezza dei propri diritti e doveri, del proprio essere.
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