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Il trionfo del basso impero: premessa per l'esplosione o la restaurazione?
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Editoriale di Vincenzo Donvito
5 giugno 2012 12:39
 
In questi mesi il basso impero e' dominante. Coi propri riti e le proprie spocchiose manifestazioni spacciate come Weltanschauung (visione del mondo) liberatoria e premonitrice di cambiamento, ma sostanzialmente restaurazione.
Esempi ce ne sono a iosa. Mi soffermo su quelli che mi hanno piu' colpito e fatto sorridere e incazzare.
In questi giorni il Parlamento dovra' rinnovare le presidenze di due Autorita', quella per la garanzia nelle Comunicazioni (Agcom) e quella per la Privacy. La legge e' chiara, si tratta di nomine parlamentari, ma nonostante questo si e' scatenata la “rissa” tra chi protesta per le nomine partitocratiche piuttosto che professionali. Se ne accorgono ora che la legge e' questa e che non c'e' alternativa al potere dei partiti che controllano il Parlamento, ma fa “figo” protestare ora perche' prima, se avessero magari proposto una riforma delle nomine (elezione diretta dei cittadini?), nessuno li avrebbe presi in considerazione. Quindi ecco la protesta a go-go per ammantarsi di rinnovamento e anti-partitocrazia, tanto sanno benissimo che gli eletti saranno frutto di accordi fra i partiti all'interno del Parlamento. E, come se non bastassero i parlamentari, ci si mette anche un'associazione di consumatori, il Codacons, il cui leader si candida alla presidenza dell'Agcom: simpatico il metodo, ma subito dopo smentito da un comunicato che strombetta ai quattro venti che questa candidatura e' sostenuta da ben sette associazioni di consumatori, che se si va a leggere chi sono, sono sette abitini della medesima Codacons. Che differenza c'e' tra questa associazione e i parlamentari che strombazzano contro i partiti?
Mi ha colpito il viaggio del papa cattolico a Milano per il grande risvolto mediatico dell'avvenimento e il sostanziale vuoto di messaggi che avrebbero pretesa di essere assoluti. Alla tipica pomposita' che accompagna i viaggi di Ratzinger, in piena bufera sul “corvo” punito (che mi fa venire in mente film con Nino Manfredi e Alberto Sordi), da non-seguace di questa religione, non potendo quindi gustare la presenza del mio papa come se fossi un milanese medio, ho solo raccolto l'eco dei soliti messaggi di propaganda di un tipo di famiglia e di credo (uomo, donna, figlio, matrimonio, anti-aborto, anti-eutanasia, etc.). A ognuno la sua Weltanschauung, per carita', ma che una particolare come quella vaticana debba invadere i media di Stato e non solo, al pari -se non oltre- il terremoto e la crisi economica e la guerra in Siria, e' proprio simbolo da basso impero.
Mi fermo qui. Quello che intendo comunicare e' un metodo di osservazione, che, scevro da pregiudizi, cerca di andare alla radice e consentire una visione del mondo che non si fermi a chi urla di piu' e a chi ha piu' lustrini. Ma che ci faccia riflettere, sviluppare coscienza critica e non farci rassegnare. Altrimenti... siamo disposti a lasciare il mondo ancora in queste mani?
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