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 ITALIA - ITALIA - Acqua rubinetto. Per l'Oms e' la piu' sicura
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1 ottobre 2010 17:30
 
L'acqua di rubinetto e' sempre piu' sicura. Lo conferma l'edizione italiana del Manuale del Piano di Sicurezza per l'Acqua, dell'Organizzazione Mondiale della Sanita', presentato oggi a Milano. Il volume, edizione italiana del Water safety plan (Wsp), redatta a cura del Centro di Ricerche in Bioclimatologia Medica, Biotecnologie, Medicine Naturali e Talassoterapia (CRBBMN) dell'Universita' degli Studi di Milano, si pone come guida pratica nell'applicazione e nello sviluppo del Wsp, rivolgendosi in particolar modo alle forniture di acqua organizzate, gestite da societa' di acquedotti o enti simili. In breve il suo scopo e' assicurare in modo continuativo la sicurezza e l'accettabilita' di una fornitura acquedottistica.
Secondo l'ultima indagine condotta sul tema da Cra Nielsen per Aqua Italia (Associazione Costruttori Impianti e Componenti per il trattamento delle acque primarie civili e industriali di Anima/Confindustria), negli ultimi quattro anni oltre 7 milioni di italiani sono tornati a bere acqua del rubinetto e attualmente il 74% dei cittadini italiani dichiara di bere acqua d'acquedotto.
La direttiva UE 98/83 prescrive l'obbligo dei controlli sia da parte dei gestori dei servizi idrici, che arrivano fino alla porta di casa, sia da parte delle autorita' sanitarie, che dovrebbero lavorare invece all'interno dei condomini, in tutti gli stati membri dell'Unione Europea. Si sta ora studiando l'opportunita' di inserire l'obbligo dei Water safety plan nella normativa europea. Il controllo diventerebbe cosi' 'integrato', risultando ancora piu' efficace: non solo, cioe', a posteriori, dopo che l'acqua e' stata immessa nelle tubazioni, ma anche preventivo. Un simile approccio e' stato gia' adottato, in Italia, a Torino, in occasione delle Olimpiadi invernali, per prevenire possibili rischi idrogeologici o perfino attacchi terroristici. Dopo l'11 settembre, infatti, Federutility ha lavorato con l'Istituto superiore di sanita' per prevenire i rischi di contaminazioni chimico-batteriologiche. Ma potrebbe risultare particolarmente utile anche nel combattere le conseguenze di esondazioni, come quella del fiume Seveso a Milano.
L'Organizzazione Mondiale della Sanita' (Oms) si e' prefissata lo scopo di raggiungere il 'Millennium Development Goal' sull'acqua potabile: fare in modo che entro il 2015 piu' del 90% della popolazione globale beva da sorgenti sicure. Tuttavia, in base ai trend attuali, entro quella data la quota di popolazione mondiale che non avra' ancora a disposizione acqua potabile sara' scesa solo dagli attuali 2,5 ai 2,4 miliardi.
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