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 ITALIA - ITALIA - Alberghi a Ferragosto. Soprattutto presenze tedesche
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27 settembre 2010 15:27
 
Sono stati soprattutto i tedeschi ad assicurare, fra gli stranieri, le presenze maggiori negli alberghi italiani. Tra il 9 e il 16 agosto 2010, rileva l'Istat che ha condotto un'indagine sul movimento alberghiero a ferragosto, i clienti tedeschi hanno costituito la prima delle tre nazionalita' prevalenti per il 53,9% degli albergatori (rispetto al 55,9% rilevato lo scorso anno), quelli francesi sono stati segnalati dal 38,6% (37,0 per cento lo scorso anno) e quelli svizzeri dal 25,1% (24,8 per cento un anno prima). Nel periodo di rilevazione considerato, il 17,0% dei clienti italiani proveniva dalla stessa regione in cui e' situato l'albergo (rispetto al 17,6 per cento rilevato lo scorso anno), il 35,7% da regioni limitrofe (rispetto al 35,2% rilevato lo scorso anno) e il restante 47,4% da altre regioni. Negli alberghi dell'Italia centrale e in quelli dell'Italia meridionale ed insulare si registra una prevalenza di clientela proveniente dalle regioni piu' lontane (rispettivamente 58,9 e 56,6 per cento del totale dei clienti italiani). All'opposto, nelle strutture site nell'Italia meridionale ed insulare si rileva un'incidenza di clienti provenienti dalla stessa regione superiore a quella media nazionale (23,6 per cento negli alberghi del Sud e Isole rispetto al 17,0 per cento nazionale), quota comunque diminuita rispetto al 2009 (31,3 per cento). Si rileva, inoltre, che negli alberghi del Nord-est il 45,0% della clientela nazionale proveniva dalle regioni confinanti.
In media, nel periodo di Ferragosto 2010, il 41,9% degli albergatori ha indicato di non aver ricevuto rinunce di prenotazioni (a fronte del 41,1% del corrispondente periodo del 2009) e il 39,6% ha segnalato una quota di prenotazioni disdette inferiore al 10% (un'incidenza superiore di 0,2 punti percentuali rispetto a Ferragosto 2009).
L'1,9% degli albergatori ha dichiarato che sono state annullate oltre un quarto delle prenotazioni. L'8,4% degli albergatori, infine, ha dichiarato di non avere avuto alcuna prenotazione (10,0% rilevato a Ferragosto 2009).Quanto ai giudizi sull'andamento del turismo nel trimestre settembre-novembre 2010, rispetto all'analogo periodo dell'anno precedente, la differenza (saldo) tra la quota di coloro che prevedono un aumento e quella di chi prevede una diminuzione e' negativa (-23,9). Nell'analoga rilevazione dello scorso anno il saldo negativo era risultato di ampiezza superiore (-29,1). Dalle indicazioni degli operatori riguardanti l'andamento dell'occupazione nel trimestre settembre-novembre 2010, rispetto al medesimo periodo del 2009, risulta che la quota di albergatori che esprimono l'intenzione di diminuire il numero degli occupati e' pari, per il complesso del Paese, al 26,1% (era il 26,8% nella corrispondente rilevazione dello scorso anno). La quota di quelli che si orientano in senso opposto e' limitata al 3,4% (3,1%lo scorso anno). Il saldo tra le incidenze dei giudizi positivi e negativi e' ovunque sfavorevole, con una intensita' massima nel Sud e isole (- 29,6) e minima nella ripartizione Nord-Est (- 17,5). Il 9,7% degli albergatori dichiara che nel trimestre settembre-novembre 2010 l'esercizio restera' chiuso (lo scorso anno tale percentuale era stata del 12,3%); l'incidenza piu' alta si registra nell'Italia nord-orientale (13,5%), la piu' bassa nell'Italia meridionale ed insulare (5,3%).
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