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 ITALIA - ITALIA - Anatocismo. Corte Costituzionale boccia norma salva-banche
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5 aprile 2012 19:38
 
La Corte Costituzionale boccia la norma «salva-banche» sui tempi di prescrizione per presentare ricorso contro gli istituti di credito che hanno applicato l' anatocismo, ossia il calcolo degli interessi sugli interessi a svantaggio del correntista creditore. Con una sentenza emessa dalla Consulta, che raccoglie 9 ordinanze, di diversi tribunali, viene così dichiarata incostituzionale la norma inserita del decreto legge milleproroghe.
IL PRECEDENTE - Già in precedenza la Corte dei Conti era intervenuta in materia, stabilendo che, per la presentazione del ricorso, il cliente poteva fare causa alle banche, per chiedere la restituzione degli interessi illegittimi, entro 10 anni dalla chiusura del conto. Con un emendamento inserito nel milleproroghe si stabilì che il termine dei 10 anni scattava dal giorno di registrazione contabile dell' addebito illegittimo. Quindi, visto che la pratica dell' anatocismo è di fatto vietata dal 2000, nessuno poteva più presentare ricorso. Con la nuova sentenza della Corte costituzionale, invece, viene bocciata la norma.
LA COSTITUZIONE - La norma censurata, secondo i giudici della Consulta, viola, in particolare, l'art.3 della Costituzione perchè «facendo retroagire la disciplina in esso prevista, non rispetta i principi generali, eguaglianza e ragionevolezza». Inoltre, si legge ancora nella sentenza, «non è dato ravvisare quali sarebbero i motivi imperativi di interesse generale, idonei a giustificare l'effetto retroattivo» della norma che, quindi, viola anche l'art.117 della Costituzione.
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