Nuove misure dalla Commissione Ue per spingere sulla diffusione della banda larga in Europa e dare accesso ad internet ad alta velocita' a tutti i cittadini entro il 2013, e accesso alle reti ultraveloci entro il 2020.
Uno dei punti chiave per Bruxelles e' spingere gli Stati membri ad utilizzare le frequenze radio liberate con il passaggio alla tv digitale, per i servizi di banda larga senza fili. Per fare questo, la Commissione ha proposto un piano per i prossimi cinque anni che armonizzera' la gestione dello spettro e assicurera' che una 'parte sufficiente' delle frequenze venga destinata alla banda larga senza fili. Dal 2013, gli operatori telecom potranno disporre di una parte delle frequenze prima riservate alla tv analogica. I provvedimenti rientrano nell'ambito dell'Agenda digitale.
Ma Bruxelles vuole anche piu' investimenti e concorrenza nel settore. Per portare la banda larga in tutte le case europee entro il 2020, spiega la Commissione, serve un investimento tra i 180 e i 270 miliardi di euro, che gli Stati possono trovare utilizzando meglio i fondi strutturali oppure facendo ricorso ai nuovi strumenti di finanziamento che la Commissione studiera' assieme alla Banca europea d'investimenti entro la prossima primavera.
Dallo sviluppo delle reti ad alta velocita' dipende inoltre 'un milione di posti di lavoro', ha detto oggi il commissario alle tlc, Neelie Kroes (foto), spiegando che la Ue 'non puo' restare indietro rispetto alle economie asiatiche che hanno gia' reti web tre volte piu' veloci di quelle europee'.
Al momento, ha spiegato il commissario, circa il 94% degli europei ha accesso ai servizi ADSL, ma nelle zone rurali la copertura scende all'80%. L'obiettivo di Bruxelles e' assicurare il 100% di copertura entro il 2013, ed entro il 2020 accesso per tutti ad internet a velocita' superiore ai 30 Mb e per il 50% almeno accesso ad internet a velocita' sopra i 100 Mb.