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 ITALIA - ITALIA - Cannabis, ad Asti prende il via la raccolta firme dei Radicali per la legalizzazione
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Notizia 
2 maggio 2012 15:44
 
Giovedì 3 maggio, alle ore 21:30, concerto di chiusura della campagna elettorale di Salvatore Grizzanti, segretario dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta, candidato nella lista del Pd. In via Ospedale, ad Asti, si esibirà il gruppo londinese degli “Hi Life Connection” in un mix di sonorità reggae, hip hop, dub e house.
Al concerto sarà presente un tavolo dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta, al quale sarà possibile firmare la petizione contro le mafie della droga proibita.
Al tavolo di Asti saranno presenti Silvio Viale (presidente di Radicali Italiani), Igor Boni (giunta di RI) e Giulio Manfredi (Direzione RI), che ha dichiarato:
“Le ultime notizie dall’Olanda, con il divieto alla vendita di cannabis nei coffee-shop ai non olandesi, confermano quello che i radicali hanno sempre detto, agendo di conseguenza: la legalizzazione delle attuali droghe proibite deve essere richiesta ed ottenuta a livello transnazionale e deve coinvolgere tutti gli Stati. Troppi si sono illusi che l’ “isola felice” rappresentata dal “modello olandese” (non privo di enormi contraddizioni: la cannabis venduta nei coffee shop era acquistata in gran parte nel mercato nero criminale) avrebbe influenzato le legislazioni proibizioniste degli Stati confinanti. E’ accaduto il contrario: Germania e Francia, per evitare il “turismo dello spinello”, hanno fatto pressione sul governo olandese fino ad indurlo ai recenti provvedimenti.
La lotta antiproibizionista deve ripartire da ogni singolo Stato, regione e città. La petizione di Radicali Italiani riassume le cose da chiedere alle varie istituzioni: il Parlamento deve discutere ed approvare la depenalizzazione della coltivazione domestica della cannabis (PDL 2641, Bernardini e altri); i Comuni, a partire da quelli dove si voterà domenica, devono incentivare quelle iniziative di riduzione del danno (dalle narcosale agli scambiasiringhe, dalle analisi gratuite delle droghe sintetiche alla pura e semplice informazione scientifica sugli effetti delle sostanze) che incidono sulla vita e sulla qualità della vita non solo dei consumatori di sostanze illegali ma anche di tutti gli altri cittadini; il governo Monti deve promuovere politiche di riduzione del danno in analogia a quanto avviene in Europa e deve favorire le misure alternative alla pena (collocamento in comunità o agli arresti domiciliari) per i detenuti tossicodipendenti, in modo che possano scontare la pena usufruendo di misure alternative, assicurando una migliore assistenza socio-sanitaria oltre a un notevole risparmio economico per lo Stato; la RAI, infine, e le radiotelevisioni nazionali devono garantire finalmente informazione e approfondimento rispetto alle politiche sulle droghe, ai risultati conseguiti e alle proposte alternative di governo del fenomeno.”
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