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 ITALIA - ITALIA - Cannabis terapeutica. Iniziativa Radicali per scarcerazione Pellegrini
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28 luglio 2016 17:42
 
"Uno sciopero della fame e un appello ai ministri Orlando e Lorenzin per scarcerare Fabrizio Pellegrini: pianista di 47 anni, malato di fibromialgia, recluso nel carcere di Chieti da oltre un mese per aver coltivato alcune piante di cannabis per curarsi". A lanciarlo dirigenti e militanti di Radicali Italiani che hanno aderito con un digiuno a staffetta all'iniziativa nonviolenta di Andrea Trisciuoglio, segretario dell'associazione LaPiantiAmo e malato di sclerosi multipla, il quale a sostegno di Pellegrini ha deciso di sospendere la propria terapia a base di cannabinoidi. Tra i primi firmatari, il segretario di Radicali Italiani Riccardo Magi, il tesoriere Valerio Federico, il segretario dell'Associazione Luca Coscioni Filomena Gallo e il tesoriere Marco Cappato, e militanti di numerose associazioni radicali in Italia, impegnati in questi mesi nella raccolta firme sulla legge popolare Legalizziamo! (www.legalizziamo.it), che prevede, insieme alla regolamentazione legale della cannabis e alla decriminalizzazione dell'uso di tutte le sostanze, il più ampio accesso possibile alla cannabis terapeutica. "Per la prima volta nella storia del nostro Paese un disegno di legge che prevede la legalizzazione della cannabis è all'esame del Parlamento" - si legge nell'appello - ma "gli ostacoli da superare sono molti e intanto i danni del proibizionismo continuano a manifestarsi indisturbati come nella vicenda di Fabrizio Pellegrini". I radicali chiedono l'intervento del Ministro della Giustizia Andrea Orlando e al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin per una "perizia medico-legale volta ad accertare l'incompatibilità di Fabrizio Pellegrini con la reclusione, così come prevede il nostro codice penale" e "affinché il governatore della Regione Abruzzo, Luciano d'Alfonso, intervenga a garantire l'effettiva applicazione della normativa regionale in materia di cannabis terapeutica, per evitare nuovi "casi Pellegrini".  
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