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 ITALIA - ITALIA - Depressione post-parto. Soprattutto immigrate
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9 marzo 2011 21:24
 
Le donne immigrate sono piu' esposte alla depressione post parto rispetto alle italiane. A dirlo sono gli esperti, che domani si inconteranno all'Ospedale Niguarda di Milano per un convegno internazionale su questa patologia, che colpisce il 13 per cento delle neo mamme.
'In una societa' come la nostra, in cui negli ultimi venti anni la presenza di immigrati e' passata da 320mila persone a 4 milioni e 300mila - spiega Mariano Bassi, direttore della Struttura complessa di psichiatria del Niguarda e organizzatore del convegno - e il tasso di natalita' e' ormai sostenuto soprattutto dalle donne straniere, il tema degli aspetti transculturali non puo' non essere sentito, anche per quanto riguarda la depressione in gravidanza e nel periodo post partum'. Le donne immigrate, infatti, soprattutto quelle di recente immigrazione, 'sono piu' esposte alla depressione - aggiunge l'esperto - perche' presentano maggiori fattori di rischio. Tra questi, lo stress derivante dal processo di acculturazione, la mancanza di un supporto sociale, conseguenza sia delle difficolta' linguistiche e culturali per le quali non riescono ad accedere ai servizi sanitari e sociali per avere sostegno, sia dalla lontananza dalla famiglia d'origine'.
In particolare, 'nelle culture nord africana e sud americana la famiglia allargata, soprattutto nella sua componente femminile, rappresenta un punto di riferimento fondamentale, sia durante sia dopo il parto. Infine - conclude Bassi - a pesare e' anche la condizione di precarieta' economica e abitativa in cui si trovano a vivere queste famiglie di recente immigrazione'. A questi poi si aggiungono altri fattori di rischio, comuni anche alle donne italiane, legati ad esempio alle variazioni ormonali o alla nuova condizione di essere madri.
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