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 USA - USA - Ecstasy per curare stress post-traumatico
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19 ottobre 2017 13:57
 
L'ecstasy, la droga dello sballo, si sta affermando come trattamento rivelazione nella cura della sindrome da disordine post-traumatico. Se il trial condotto dal dottor Stephen Ross, dell'NYU Longone Medical Center, otterra' i risultati sperati, l'ecstasy verra' ufficialmente medicalizzata. Il centro della rivoluzione per il trattamento di una patologia cosi' diffusa - ne soffre l'8% degli americani, soprattutto veterani di guerra - e' uno studio medico dall'aspetto accogliente all'interno del centro medico Langone, dove il dottor Ross somministra MDMA (l'ecstasy). Dopo aver ingerito una capsula da 125 milligrammi, il paziente viene fatto sdraiare su una poltrona reclinabile marrone e li' restera' per 8 ore mentre Ross e un co-terapista condurranno una sessione di colloquio-terapia. Durante la fase II del trattamento, terminata a Novembre 2016, piu' dei due-terzi dei pazienti hanno ottenuto una "sostanziale remissione" dei disturbi dopo solo 3 sessioni da 8 ore. Sulla base di questi risultati, l'FDA ha approvato la Fase III che verra' eseguita da 80 terapisti in tutta la nazione.
Lo scorso agosto, l'Agenzia per il farmaco ha fatto un passo in avanti conferendo all'MDMA la designazione di "Terapia di svolta", che ha collocato il trattamento su un binario veloce per l'approvazione. E' l'ultima fase, che sancira' la nascita dell'ecstasy come farmaco. Se cio' avverra', osserva il Wall Street Journal, l'MDMA diventera' il medicinale piu' controllato in assoluto. Al contrario degli oppioidi come la marijuana terapeutica, l'ecstasy non sara' disponibile in farmacia. In altre parole, nessuno uscira' dal negozio con una bottiglietta di pillole, in modo da rendere impossibile la rivendita e di ridurre il piu' possibile l'abuso. La droga, inoltre, sara' prescritta solo ed esclusivamente a pazienti inseriti nel programma di cura della Sindrome da Stress Post-Traumatico. "Nel giro di cinque anni sia l'MDMA che la psilocibina saranno disponibili", afferma il dottor Ross. 
La psilocibina, un allucinogeno contenuto in alcuni tipi di funghi, si e' rivelato in grado di resettare l'attivita' dei circuiti neuronali del cervello coinvolti in prima linea nei soggetti che soffrono di depressione. Studiando le immagini del cervello, i ricercatori si sono accorti che la psilocibina colpisce proprio quelle aree che sono particolarmente attive in soggetti depressi. La somministrazione di questo allucinogeno ha fornito risultati incoraggianti. Secondo gli esperti, due somministrazioni di psilocibina, unita al consulto psicologico, ha portato a una riduzione dei sintomi. L'MDMA fu sintetizzata nel 1912 dal colosso farmaceutico Merck nel tentativo di sviluppare un anticoagulante simile a quello della Bayer. Non centro' l'obiettivo. Nel 1976, Alexander Shulgin, un chimico americano di Berkeley, California, risintetizzo' il composto scoprendo che aveva la capacita' di sopprimere l'amigdala, il centro della paura, e di attivare la corteccia frontale, sede della capacita' d'azione. In pratica, la droga era in grado di smorzare la paura. Negli anni '80 inizio' a essere impiegata in numerosi trattamenti, tra cui quelli contro la depressione. Tuttavia, l'energia, l'euforia e le emozioni prodotte dalla sua assunzione la resero popolare nelle discoteche. 
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