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 ITALIA - ITALIA - Eludere sistemi di protezione di consolle e videogiochi non e' reato. Corte Ue
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27 gennaio 2014 15:36
 
Eludere il sistema di protezione di una consolle per videogiochi è legale, a certe condizioni. Lo stabilisce la Corte di giustizia Ue in una sentenza emessa in risposta al Tribunale di Milano che l’aveva investita della causa che vede contrapposti la giapponese Nintendo e l’italiana Pc Box, azienda fiorentina, ora Recoverybios.
I giudici europei hanno stabilito che il produttore delle consolle “è protetto contro l’elusione solo qualora le misure di protezione siano dirette ad impedire l’utilizzazione di videogiochi contraffatti”.
La Corte sottolinea come la normativa in vigore preveda che i blocchi imposti sui dispositivi siano destinati a “impedire o eliminare gli atti non autorizzati di riproduzione, di comunicazione, di messa a disposizione del pubblico o di distribuzione delle opere per i quali è richiesta l’autorizzazione del titolare di un diritto d’autore. Tale protezione deve rispettare il principio di proporzionalità, senza vietare i dispositivi o le attività che hanno, sul piano commerciale, una finalità o un’utilizzazione diversa dall’elusione della protezione tecnologica per fini illeciti”.
Nintendo commercializza le sue consolle con un sistema di protezione che impedisce l’utilizzo di copie illegali di videogiochi, ma impedisce anche l’utilizzo di programmi, giochi o contenuti multimediali che non siano Nintendo, anche se legali.
Recoverybios ha creato un modchip, un dispositivo che rende le consolle funzionanti anche con videogiochi (legali) prodotti da terzi. Nintendo sostiene che i chip di Ricoverybios sono diretti ad aggirare le misure di protezione delle proprie consolle e dei giochi, violando così i loro diritti di proprietà intellettuale. Per Ricoverybios, invece,, si tratta di dispositivi legittimi, mentre sarebbe Nintendo a ostacolare l’utilizzo di software indipendenti per la lettura di film, di video e file Mp3.
Nel 2008, il Tribunale di Milano aveva dato ragione a Nintendo, emettendo un provvedimento cautelare. In seguito, con rinvio pregiudiziale, investiva la Corte di Giustizia Ue sulla corretta interpretazione in base alla direttiva sul diritto d’autore.
La Corte di Giustizia ha ritenuto applicabili i considerando della  direttiva 2001/29 sul diritto d’autore che incoraggiano “la compatibilità e l’interoperabilità dei diversi sistemi”.
Ora il giudice del rinvio (il Tribunale di Milano) deve verificare se altre efficaci misure di protezione possano causare minori interferenze con le attività di terzi o minori limitazioni di tali attività. Il giudice dovrà tenere conto dei diversi tipi di misure tecnologiche, degli aspetti tecnici e pratici della loro attuazione, della comparazione della rispettiva efficacia per quanto riguarda la protezione dei diritti del titolare, potendo inoltre esaminare se i dispositivi Ricoverybios siano frequentemente utilizzati per la lettura di copie non autorizzate di giochi Nintendo su consolle Nintendo o se, invece, siano utilizzati per finalità che non violano il diritto d’autore.
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