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 FRANCIA - FRANCIA - Eutanasia. Nuovo NO della giustizia alla fine del calvario Lambert
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10 ottobre 2015 11:06
 
Nuovo 'no' in Francia all'interruzione dei trattamenti medici per Vincent Lambert, che da circa 8 anni è in 'stato di coscienza minima' ed è tenuto in vita grazie a terapie di nutrizione e idratazione. Il tribunale amministrativo di Châlons-en-Champagne ha rigettato infatti la richiesta di stop ai trattamenti fatta da nipote, François Lambert, dopo le decisione - a giugno - della corte di Giustizia europea per i diritti dell'uomo che si era pronunciata autorizzando la sospensione delle cure. La vicenda di Lambert, infermiere francese di 39 anni che ha riportato danni irreparabili al cervello dopo un incidente, è simile a quella di Eluana Englaro in Italia. Ma la situazione è in questo caso complicata da disaccordi tra i familiari perché alcuni, in particolare la moglie e parte dei fratelli, chiedono l'eutanasia mentre altri (i genitori) invece si oppongono. Il nipote, nel ricorso respinto oggi, chiedeva di annullare due sentenze che si opponevano all'eutanasia.
Ma il giudice amministrativo ha negato l'annullamento in nome del principio di indipendenza del medico: 'garanzia per il professionista e per il paziente'. Era stata infatti la dottoressa Daniela Simon, responsabile della procedura collegiale sul fine vita di Vincent Lambert, a decidere, dopo la sentenza europea, di non sospendere l'alimentazione e l'idratazione. In base al principio dell'indipendenza, dunque, "un medico non può essere un semplice esecutore di una decisione presa da un altro medico".  
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