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 BOLIVIA - BOLIVIA - Il governo ammette che il narcotraffico e' penetrato nello Stato
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10 marzo 2011 8:01
 
Le autorita' boliviane hanno emesso un mandato internazionale di arresto contro il destituito colonnello della Polizia Nazionale boliviana Jorge Sànchez Pantoja, accusato di narcotraffico. Cosi' fa sapere il ministro dell'Interno, Sacha Llorenti, a La Paz. Il mandato e' relativo ad una rete di traffico di cocaina che avrebbe coinvolto la maggior parte degli agenti di una divisione antidroga della polizia. Il Governo di Evo Morales ha "ereditato uno Stato pericoloso e criminalmente implicato col narcotraffico" fa rilevare in Parlamento il vicepresidenter Alvaro Garcia Linera.
La situazione e' stata scoperta lo scorso 24 febbraio, quando il capo del Centro de Inteligencia y Generaiòn de Informaciòn (Cegein), l'ex-generale di polizia René Sanabria, e' stato arrestato insieme al boliviano Marcelo Juan Foronda, presunto capo di una rete di narcotraffico, nell'ambito di un'operazione contro il narcotraffico messa in atto dalla Dea, l'agenzia Usa antidroga, in collaborazione con Cile e Panama. Entrambi sono accusati di aver organizzato un invio di cociana in Usa.
L'arresto di Sanabria, ex-comandante della Fuerza de Lucha Contra el Narcotrafico (Felcn) e in rapporti con la Dea, ha dato nuovo vigore alla avvilita opposizione, che ha manifestato la necessita' che questo organismo porti la Bolivia a cooperare nella lotta antidroga, che e' invischiata col narcotraffico -ha detto il sottosegretario alla Difesa Sociale Felipe Càceres.
L'appello e' stato categoricamente respinto da Morales, che ha assicurato che gli agenti della Dea non torneranno di nuovo nel Paese "per la dignita' e la sovranita' della Bolivia". Sono stati espulsi nel 2008, accusati di coospirazione contro il presidente.
Morales ha accusato gli Usa di usare il narcotraffico come "uno strumento di controllo politico in America Latina e nel mondo". Il presidente ha rispolveratop il libro "La guerra falsa", dell'ex-agente della Dea Michael Levine, come prova delle proprie affermazioni. Morales e' convinto che dietro la lotta contro la droga ci sono interessi geopolitici e, nel caso specifico di Sanabria, ha ricordato che "quando viene coinvolto un poliziotto, usano lo stesso per coinvolgere il Governo con qualche pretesto".
Il Movimiento Al Socialismo lo scorso venerdi' ha presentato una interrogazione parlamentare al ministro Llorenti per chiedere spiegazioni in merito ed relazionare sui vantaggi dell'attuale lotta alla droga. L'opposizione rileva che non e' stato chiarito perche' il Governo e' stato l'ultimo a sapere delle illecite attivita' di Sanabria, che da settembre 2010 era controllato da agenti segreti di Cile, Panama e Usa. Il vicepresidente Linera ha preso atto in Parlamento dell'infiltrazione del narcotraffico nello Stato: "e' dovere di tutti combatterlo dovunque si manifesti, senza tener conto se coinvolge persone amiche, parenti, capi, fratelli o padri. E ci siamo".
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