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 ITALIA - ITALIA - Immigrati clandestini. Procura Brescia: non piu' perseguibili
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26 gennaio 2011 19:51
 
A Brescia il reato di clandestinita' non e' piu' perseguibile. Lo ha deciso la Procura, che ha emanato una circolare ad hoc in cui si recepisce tout court la direttiva europea 2008/115. "Dopo una riunione con i sostituti e' stata presa questa decisione all'unanimita' - ha detto il capo dei magistrati bresciani Nicola Maria Pace - Neutralizzeremo l'applicazione dell'articolo 14 del testo unico sull'immigrazione, divenuto inapplicabile per via della direttiva in questione che dava tempo agli Stati di adeguarsi entro il 24 dicembre 2010. L'Italia non l'ha fatto. La direttiva in questione ha capacita' precettiva, allarga la sfera dei diritti umani e riguarda una materia non discilpinata in modo opportuno. Per noi quindi e' immediatamente applicabile. Se le forze dell'ordine non condividessero il nostro orientamento e procedessero con gli arresti noi li riterremmo illegittimi. Chiederemmo dunque l'archiviazione degli atti perche' il fatto non sussiste o disporremmo l'immediata scarcerazione". Finora se un immigrato veniva sorpreso senza permesso di soggiorno e con a carico un ordine di espulsione da parte della Questura, aveva tempo 5 giorni per andarsene. L'inottemperanza poteva costare anche 4 o 5 anni di carcere. Invece secondo la Ue, che auspica un trattamento piu' garantista, l'immigrato deve essere messo in condizione di allontanarsi volontariamente, dandogli tempo fino a un mese.
"La nostra e' una decisione rilevante, che riporta l'immigrazione illegale dentro i giusti termini. La lotta va fatta alle organizzazioni criminali, ad alti livelli. Non si devono prendere le vittime per aguzzini. L'equazione clandestinita' criminalita' e' la piu' stupida che vi possa essere".
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