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 ITALIA - ITALIA - Immigrazione, ecco le motivazioni della Corte Costituzionale su legge Toscana
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25 luglio 2010 10:17
 
E' una normativa che non incide sulla competenza statale in materia di immigrazione, non rappresenta un'indebita invasione di campo regionale, e garantisce alcuni diritti costituzionali, la legge regionale della Toscana contro cui il Governo ha ricorso, senza successo, alla Corte costituzionale.
La notizia del respingimento, resa nota ieri dal presidente della Regione Enrico Rossi e dall'assessore al welfare Salvatore Allocca, è dettagliata nella sentenza depositata presso la cancelleria della Consulta e diffusa oggi alla stampa.
In particolare, la Corte costituzionale ha dichiarato inammissibile la richiesta presentata dall'Avvocatura di Stato a nome del Governo di bocciare la legge regionale perch‚, prevedendo specifici interventi in favore degli immigrati privi di regolare permesso di soggiorno, avrebbe inciso sulla disciplina dell'ingresso e del soggiorno degli immigrati, di competenza esclusiva del legislatore statale. La delibera del Consiglio dei ministri che disponeva l'impugnazione della legge toscana, infatti, non indicava le disposizioni impugnate.
Nel merito, invece, la Consulta ha dichiarato infondate cinque contestazioni del Governo. Per quanto riguarda il trattamento dei cittadini neocomunitari, l'alta corte ha stabilito che la norma regionale "non determina alcuna lesione delle competenze legislative statali in tema di rapporti con l'Unione europea, limitandosi ad assicurare anche ai cittadini neocomunitari quelle prestazioni ad essi dovute nell'osservanza di obblighi comunitari e riguardanti settori di propria competenza, concorrente o residuale, riconducibili al settore sanitario, dell'istruzione, dell'accesso al lavoro ed all'edilizia abitativa e della formazione professionale".
In secondo luogo, la definizione dell'urgenza e dell'indifferibilità degli interventi socio assistenziali garantiti dalla Regione viene rispettata dalla normativa toscana perch‚ essa "in attuazione dei principi fondamentali posti dal legislatore statale in tema di tutela della salute, provvede ad assicurare anche agli stranieri irregolari le fondamentali prestazioni sanitarie ed assistenziali atte a garantire il diritto all'assistenza sanitaria, nell'esercizio della propria competenza legislativa". Quanto alla rete regionale di sportelli informativi a supporti dei comuni, "lungi dal regolare aspetti propriamente incidenti sulla materia dell'immigrazione, si limita a prevedere una forma di assistenza in favore degli stranieri presenti sul territorio regionale che si sostanzia nel mero affidamento agli enti locali di quegli adempimenti che, nell'ambito dei procedimenti di richiesta e rinnovo di permesso di soggiorno e di carta di soggiorno, diversamente sarebbero stati svolti direttamente dagli stessi richiedenti". Ancora, è infondata l'iscrizione al servizio sanitario regionale degli stranieri che hanno richiesto asilo perch‚ si tratta di garantire "un nucleo irriducibile di tutela del diritto alla salute protetto dalla Costituzione come ambito inviolabile della dignità umana".
Infine, quanto alle intese che la Regione Toscana puó firmare con le istituzioni europee e gli organismi internazionali, è infondato ritenere che si tratti di compiti internazionali in una materia, quella delle politiche migratorie, che non appartiene alla competenza regionale e che attiene alla disciplina dei flussi migratori.
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