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Italia. Inalazione di sostanza per pulire il cuoio: i Carabinieri indagano su un non reato
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19 aprile 2008 2:41
 
In alcuni mesi, tra Rovigo e Ferrara, sono state vendute oltre 400 bocchette di una sostanza che ufficialmente serve a pulire in cuoio, ma che i carabinieri sospettano possa essere usata, inalandola, come una sorta di succedaneo della droga. Il prodotto e' in vendita in alcuni distributori automatici, assieme a oggetti sexy, al costo di 20-25 euro a flacone. L'acquisto e' possibile solo attraverso il preventivo inserimento di un documento di identita' per dimostrare la maggiore eta'. Dopo una serie di segnalazioni, anche da parte di un esperto che ha contatti con giovani che hanno problemi di dipendenza, i militari dell'Arma hanno avviato una serie di accertamenti, ma e' risultato che non e' ipotizzabile alcun tipo di reato in quanto la sostanza e' regolarmente in vendita, sull'etichetta in inglese ci sono tutte le indicazioni per un corretto uso, e soprattutto non rientra tra le sostanze stupefacenti. In gergo, per gli investigatori potrebbe rientrare nella categoria dei cosiddetti 'popper'; sul piano pratico e' un prodotto in regola di cui alcuni possono fare un cattivo uso. Un problema cominciato molti anni fa e che negli Stati Uniti aveva portato alla proibizione di sostanze simili. Una volta inalati i fumi della sostanza contenuta nei flaconi - secondo quanto risulta agli investigatori - l'effetto sarebbe quello di una forte euforia, simile pare agli effetti della cocaina.   


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