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 ITALIA - ITALIA - Legalizzazione cannabis. Funziona? Stato dell'arte dell'agenzia Agi
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22 marzo 2017 8:59
 
Raffaele Cantone, presidente dell'Autorita' nazionale anti-corruzione, ha partecipato il 21 marzo al forum di Agi "Viva l'Italia". A proposito della cannabis, ha dichiarato: "Mi pongo una domanda, anche se non sono in grado di dare una risposta: una legalizzazione di una droga controllata, anche nelle modalita' di vendita, non potrebbe avere effetti migliori rispetto allo spaccio che avviene alla luce del giorno nella totale e assoluta impunita' e che riguarda amplissime fasce della popolazione giovane?". Per cercare di dare risposta all'interrogativo posto da Cantone, possiamo guardare alla situazione dei principali Paesi dove sono state legalizzate le droghe leggere:
IL CASO OLANDESE
I Paesi Bassi sono un Paese pioniere nella "legalizzazione": e' in realta' un complesso regime di tolleranza del possesso e della vendita delle sostanze stupefacenti, che risale all'Opium Act del 1976. Nel 2005 ci sono stati 269 arresti per possesso di marijuana ogni 100.000 cittadini negli Usa, 206 nel Regno Unito, 225 in Francia e appena 19 nei Paesi Bassi. Si puo' facilmente immaginare il minor impiego dell'apparato giudiziario e repressivo olandese per questo fenomeno, rispetto ai Paesi dove ancora non si e' legalizzato. Ma la legalizzazione incentiva il consumo? Se si confronta il numero di persone tra i 15 e i 64 anni che hanno utilizzato cannabis di recente, o che l'hanno provata almeno una volta nella vita, non risulta che l'Olanda abbia consumi molto diversi rispetto agli altri Paesi occidentali. Secondo uno studio del 2012 sono infatti il 7% gli appartenenti alla prima categoria nei Paesi Bassi, contro il 6,7% della media europea, il 9,1% del Canada e l'11,5% degli Usa. Per quanto riguarda la seconda, cioe' chi l'ha provata almeno una volta, nel Paese dei tulipani si arriva al 25,7%, molto indietro rispetto al 39,4% canadese e al 41,9% americano, e poco sopra la media europea del 23,2%. Per quanto riguarda i piu' giovani, poi, lo studio di OSF sostiene che il consumo nei Paesi Bassi sia in costante calo tra il 1996 e il 2012, e che nella fascia di eta' tra i 15 e i 34 anni la media olandese sia in linea con quella europea. Il bilancio, conclude quindi lo studio, e' generalmente positivo, anche considerati i sostanziosi investimenti dello Stato olandese: almeno 400 milioni di euro all'anno. 
GLI STATI UNITI
Negli Usa si e' legalizzata la cannabis per scopo ricreativo nel 2012 in Colorado e Oregon, nel 2014 in Alaska e Oregon, e nel 2016 in California, Nevada, Maine e Massachusetts. In base alla relazione annuale dell'Onu sul contrasto alla droga, e' ancora presto per valutare i risultati di queste legalizzazioni. Si registra infatti un aumento dei consumi, ma non si capisce se l'aumento sia costante anche rispetto agli anni precedenti alla legalizzazione. Per quanto riguarda il Colorado, il primo Stato Usa a legalizzare la marijuana a scopo ricreativo e su cui si hanno i dati piu' significativi, da un report del governo statale risulta che la legalizzazione non ha aumentato il consumo tra gli adolescenti. Tra i piu' grandi (maggiori di 18 anni), al contrario, il consumo e' aumentato di circa il 5%.
URUGUAY
L'Uruguay ha preso la decisione di legalizzare la vendita, la coltivazione e il consumo di marijuana gia' nel 2012, ma e' solo dal 2014 che ha la nuova normativa ha iniziato a produrre i suoi effetti. Secondo uno studio della Junta Nacional de Drogas (JND) dell'Uruguay, citata da un report di InsightCrime del gennaio 2017, sono circa 160 mila i consumatori (compresi quelli occasionali) su 3,3 milioni di abitanti. Dopo tre anni di piena legalizzazione, i due terzi dei consumatori ancora comprano la marijuana dai narcotrafficanti, principalmente a causa del prezzo inferiore oltre che per difficolta' pratiche. Infatti chi non puo' permettersi di coltivare le proprie piante o di diventare socio di un club dove vengono coltivate, puo' solo rivolgersi alle farmacie che hanno aderito all'iniziativa promossa dal governo. Queste sarebbero, secondo una stima data dal presidente della JND Roballo, appena una cinquantina, anche a causa delle minacce dai narcotrafficanti.
VERDETTO
Tralasciando il caso dell'Uruguay, che ha una situazione economico-sociale difficilmente paragonabile con quella italiana, si puo' dire che la risposta alla domanda posta da Cantone sia tendenzialmente positiva. La legalizzazione controllata sembra portare dei benefici economici, in termini di risorse ottenute dalla vendita legale che possono essere usate per politiche di informazione e prevenzione, e giudiziari. Non pare avere effetti deleteri sui consumi, che resterebbero sostanzialmente invariati, calando anzi tra i minorenni. Al di la' del caso olandese, pero', ancora mancano dati definitivi sugli Stati che l'hanno legalizzata, specie da un punto di vista della salute pubblica. 
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