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 MONDO - MONDO - Lotta al crimine organizzato. Ministro Severino ribadisce impegno Italia nelle strategie proibizioniste
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16 maggio 2012 18:44
 
'La lotta al crimine organizzato transnazionale deve essere multiforme: serve una forte cooperazione internazionale e una vasta gamma di misure, come istituzioni giuridiche e di polizia piu' forti, leggi piu' efficaci e sostegno allo sviluppo economico e sociale': cosi' ha esordito il ministro della Giustizia Paola Severino al Palazzo di Vetro, nel corso del dibattito organizzato dall'Italia sulla sicurezza in Centro America.
Il Guardasigilli ha spiegato che la criminalita' organizzata mette a repentaglio la sicurezza dei cittadini, mina la stabilita' degli Stati e ostacola la crescita economica e sociale. 'I suoi effetti piu' dannosi riguardano le regioni maggiormente vulnerabili, dove le Nazioni vengono destabilizzate dall'interno e quindi si creano shock asimmetrici a livello internazionale', ha sottolineato, affermando che il quadro normativo previsto dalle Convenzioni Onu sul tema rappresenta 'la nostra migliore arma'. Il Ministro ha ribadito il forte sostegno da parte del nostro Paese all'Ufficio Onu per la Droga e il Crimine (Unodc), sottolineando che l'Italia continuera' ad essere profondamente impegnata nella lotta contro il crimine, svolgendo un ruolo di primo piano nella sensibilizzazione sulla gravita' della minaccia costituita dal crimine organizzato. La Severino ha ricordato 'il debito immenso nei confronti degli eroici sforzi di chi ha gettato le basi per la lotta al crimine organizzato transnazionale: tra di loro c'e' il giudice Giovanni Falcone, di cui la prossima settimana ricorre il ventesimo anniversario della morte per mano della mafia'. L'Italia - ha detto il Guardasigilli - sta per finalizzare il programma di 'Addestramento degli Istruttori' per 20 agenti di polizia provenienti dai Paesi membri del Sica (Central American Integration System). Ricordando l'intuizione del giudice Falcone sull'efficacia della confisca dei proventi della criminalita' organizzata, il Ministro ha sottolineato che al 15 dicembre 2011 il valore totale dei beni depositati nel Fondo di Giustizia e' di circa 1,8 miliardi di euro. Rendendo ancora una volta omaggio a Falcone quindi, la Severino ha concluso ricordando che, come diceva il Giudice assassinato dalla mafia, 'bisogna realizzare che la criminalita' organizzata non puo' essere sconfitta con gli atti eroici di cittadini disarmati, ma piuttosto coinvolgendo nella lotta le migliori forze delle istituzioni'.
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