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 ITALIA - ITALIA - La lotta all'evasione fiscale secondo il ministro Tremonti
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8 ottobre 2011 11:38
 
'Gli evasori lo sappiano, il segreto bancario e' finito'. Lo afferma il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, che in un lungo colloquio con il quotidiano 'L'Avvenire', sottolinea che 'abbiamo stabilito che scompare sul serio e, in pratica, nessuno se ne e' ancora accorto, nessuno l'ha notato, nessuno l'ha sottolineato con la giusta rilevanza'.
'L'Agenzia delle Entrate - prosegue Tremonti - ora puo' chiedere alle banche informazioni fondamentali e incrociarle con le dichiarazioni. Se qualcosa non torna scatteranno i controlli. La lotta all'evasione e' necessita' morale e politica. No ai condoni'.
'Piu' recuperiamo risorse dalla lotta all'evasione, piu' avremo spazi per ridurre le imposte', aggiunge Tremonti, che spiega: 'La gente capira'' se c'e' una mano ferma e spiega che esiste anche 'una logica premiale'.
'Non basta piu' - prosegue il ministro - reprimere, non basta piu' l'intenso ed efficace lavoro che viene fatto, tanto dall'Agenzia delle Entrate quanto dalla Guardia di Finanza. Certo e' necessario tutto questo, ma non e' sufficiente, tenendo conto della nostra 'geografia' economica e della nostra storia politica. E allora e' arrivato il momento di cambiare registro e di scommettere con decisione sulla prevenzione'. 'E' stata - chiarisce il ministro - una scelta difficile e complessa, impegnativa ma anche profondamente morale e politica, una scelta non piu' rinviabile'. Tremonti rimarca che 'nessuno ha in mente traumatiche azioni di polizia tributaria; la sfida e' aprire una fase di presa di coscienza. Bisogna muoversi con gradualita' e se il progetto verra' realizzato con prudenza e equilibrio, io spero che sia cosi', dara' risultati importanti; se dovessimo fare l'errore di spingere troppo sull'acceleratore, rischieremmo di uccidere il progetto prima che parte. Di trasformarlo di fatto in un boomergang'.
'Dobbiamo usare di piu' - continua il titolare del Tesoro - le banche ed i Comuni. Abbiamo cioe' deciso di coinvolgere i Comuni nel controllo del territorio' e 'soprattutto di usare al meglio i dati degli istituti di credito e di ridurre davvero il segreto bancario come succede nel resto d'Europa'.
'Ho riflettuto a lungo sulle parole del cardinale Bagnasco, ho pensato - conclude Tremonti in un altro passaggio - ai ripetuti inviti della conferenza episcopale a debellare un 'male' che finisce per avere ricadute durissime sui carichi fiscali delle famiglie e sui servizi loro offerti. Ha ragione il cardinale le cifre sono enormi.
Anche se e' vero che negli ultimi anni l'azione di contrasto e' stata piu' decisa'.

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