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 AFGHANISTAN - AFGHANISTAN - Lotta alla droga. Buoni risultati della collaborazione Russia/Usa
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16 maggio 2012 18:52
 
Russia e Usa "continuano a lavorare" assieme nella lotta al narcotraffico in Afghanistan e hanno portato a termine con successo una operazione speciale congiunta.
Sequestrati "quasi tre tonnellate di hashish (2.923 chilogrammi), 410 chilogrammi di eroina e 423 chili di oppio, 150 chilogrammi di morfina: erano tutti oppiacei", ha detto Viktor Ivanov, capo dell'Agenzia antidroga russa, in un colloquio con TMNews. "Ora verranno tutti liquidati in base alla legge afgana, dopo un processo", ha aggiunto.
L'operazione è frutto di protocollo che prevede tutta una serie di iniziative congiunte, fra cui lo scambio di informazioni sulle rotte della droga e sui dealer internazionali. E arriva dopo gli attriti con gli Usa sui programmi antidroga nel Paese centro-asiatico e alla vigilia di un meeting sull'Afghanistan a Chicago, dove a breve si terrà il vertice Nato. Il summit Russia-Nato è saltato in seguito al 'niet' di Vladimir Putin. Ma la Russia, malgrado i malumori che circondano i progetti di difesa anti-missile dell'Alleanza - sul piatto del vertice - invierà un alto funzionario governativo alla riunione sull'Afghanistan. A conferma che il dossier sta molto a cuore al Cremlino, a cominciare proprio dalla lotta al narcotraffico, concreta minaccia per la Russia, dove l'eroina afgana movimenta un mercato da 4,5 miliardi di euro.
Sull'andamento della partnership con gli Usa per la lotta al narcotraffico afgano Ivanov ha risposto laconico: "continuiamo a lavorare". E ha anticipato che "il 24 maggio a San Pietroburgo incontrerò il gruppo di lavoro russo-americano di cui sono co-presidente con il mio omologo statunitense". Ci sarà "una grossa delegazione" Usa, compreso l'assistente del Segretario di Stato Hillary Clinton, William Brownfield. "Il programma sarà importante e si terrà nella biblioteca dedicata a Boris Eltsin", nel centro della Capitale degli zar.
Ivanov ha specificato che il 40% del Pil dei paesi centroasiatici deriva da attività criminali e Mosca ha 22 programmi antidroga ancora da portare a termine. "L'operazione congiunta riguardava lo scambio di informazioni tra le parti, ma aveva anche una natura concreta: era stata concordata a livello governativo. Noi cerchiamo di agire correttamente" ha detto Ivanov. "Nell'ambito dell'accordo russo-afgano, abbiamo avuto uno scambio notevole di informazioni che porterà a nuove operazioni di questo genere".
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