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 COREA DEL NORD - COREA DEL NORD - Le metamfetamine non risparmiano nessuno, neanche la famiglia di Kim Jong-il
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7 marzo 2011 19:49
 
 Le metanfetamine sono l'ultima reale minaccia al regime nordcoreano, piu' forte della cronica crisi economica e delle sanzioni internazionali, al punto da aver creato dipendenza a tutti i livelli sociali e contagiato, secondo voci, anche la famiglia del 'caro leader' Kim Jong-il.
Il quadro tracciato dai cittadini nordcoreani fuggiti di recente in Corea del Sud e' allarmante: un ordine di Kim Jong-un, terzogenito del 'caro leader' e suo successore, ha disposto alle forze di sicurezza a inizio dell'anno di stanare i consumatori 'abituali' di droga, 'indipendentemente dal rango', a conferma che uso e dipendenza si sono diffusi a tutti i livelli della societa'.
I defezionisti, scrive il quotidiano sudcoreano Chosun Ilbo, raccontano di ragazzi tossicodipendenti delle scuole d'elite a Chongjin, nella provincia di Hamgyong del Nord, frequentate dai figli di alti funzionari, arrestati nel pieno di atti sessuali mentre guardavano un video porno sotto l'influenza della droga.
La diffusione di metanfetamine, stimolanti sintetici scoperti piu' di un secolo fa, e' stata registrata presso le prestigiose Pyongyang University of Foreign Studies e Kim Chaek University of Technology.
Peggiora la situazione il fatto che la droga sintetica sia sempre piu' usata alla stregua di valuta, come merce di scambio o per regali di nozze, con una tendenza resa piu' acuta dalla fallita riforma valutaria di fine 2009 che ha polverizzato i risparmi e fatto schizzare l'inflazione alle stelle.
In base alle voci che circolano tra funzionari di alto rango del regime, la droga non ha risparmiato addirittura la famiglia Kim: Kyong-hui, sorella di 64 anni del leader, sarebbe tossicodipendente, e anche Kim Jong-il e figlio farebbero uso della sostanza nota come 'droga da cucina' per la facilita' con cui puo' essere preparata.
Secondo un rapporto della scorsa settimana del Dipartimento di Stato Usa, 'ci sono ancora elementi insufficienti per poter affermare con certezza che il traffico sponsorizzato dalla Repubblica popolare democratica di Corea sia del tutto finito nel 2010'. La mancanza di 'rapporti pubblici sulla connessione diretta' a Pyongyang 'suggerisce che tale traffico di alto profilo o e' cessato o si e' nettamente ridotto'. Rimarcando le attivita' sulla contraffazione di sigarette e la remunerativa produzione di dollari falsi, il '2011 International Narcotics Control Strategy Report', ammette pero' che lo scambio di droghe sintetiche sul confine tra Nord e Cina e' piu' florido che mai.
La conferma e' arrivata a stretto giro, appena domenica: la polizia della Corea del Sud ha sgominato una banda di 13 'gangster', cinesi e sudcoreani, in possesso di quasi 6 chili di metanfetamine nordcoreane, pronti per la distribuzione sui mercati della Corea del Sud. La mente dell'organizzazione, un uomo di 56 anni della citta' portuale di Busan, ha fatto pensare agli investigatori che il carico potesse anche essere diretto ad altri Paesi, come Australia, Filippine e Giappone.
(Antonio Fatiguso per agenzia Ansa)
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