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 MESSICO - MESSICO - Narcoguerra. Come ci si prepara alla visita di papa Ratzinger
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22 marzo 2012 11:35
 
Sono almeno cinque i cartelli del narcotraffico che si contendono il territorio dello stato di Guanajuato, regione tormentata dalla violenza, teatro di combattimenti tra organizzazioni criminali e polizia, con un bilancio di migliaia di vittime negli ultimi cinque anni. E' questa una delle facce di questo stato al centro del Paese, considerata lo zoccolo duro del cattolicesimo in Messico, dove fervono gli ultimi preparativi in attesa della visita di papa Benedetto XVI, dal 23 al 26 marzo.
A rilanciare la durezza della realta' che insiste su questo territorio e' un'informativa che il procuratore generale di Guanajuato Carlos Zamarripa, ha reso nota ai deputati locali e agli esponenti politici di spicco, tra questi, anche l'ex presidente della repubblica federale Vicente Fox, originario di questa terra.
E' in questo documento che si elencano con nome e cognome ciascuna delle organizzazioni criminali che impediscono lo sviluppo della regione: si tratta del cartello della Familia Michoacana, del Milenio, dei Los Zetas, dei Caballeros Templarios e di Jalisco Nueva Generacion.
I piu' feroci, tra gli altri, sono i Los Zetas, che secondo gli ultimi rapporti della polizia hanno notevolmente aumentato i rapimenti al fine di reclutare per i propri traffici implacabili giovani e immigrati che provano ad attraversare la frontiera con gli Usa.
Basta dare un'occhiata alle cruente pagine di alcuni blog messicani per trovare la loro firma sulle 'narcocartoline' (cosi' vengono chiamate le foto che scattate dagli stessi criminali per dare pubblicita' delle loro efferatezze) che ritraggono corpi fatti a pezzi o teste mozzate e abbandonate lungo strade, o persino davanti a centri commerciali.
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