La polizia federale del Messico ha preso il controllo di 13 città in cui le forze di sicurezza locali sono sospettate di avere legami con il crimine organizzato e di avere avuto un ruolo nella scomparsa dei 43 studenti di Iguala, avvenuta tre settimane fa dopo scontri con gli agenti. Dodici dei comuni in questione si trovano nello Stato di Guerrero, fra cui le località turistiche di Taxco e Ixtapan de la Sal, mentre l'ultimo si trova nello Stato di Mexico. Monte Alejandro Rubido, commissario per la sicurezza nazionale messicano, ha spiegato nella serata locale di ieri che le autorità che indagano sulla sparizione degli studenti hanno scoperto delle "irregolarità" e "presunti collegamenti al crimine organizzato" nelle forze di polizia dei 13 comuni.
La polizia federale ha già disarmato le forze locali a Iguala e a Cocula, arrestando un totale di 36 agenti; sia il sindaco sia il capo della polizia di Iguala sono al momento latitanti e accusati di avere legami con il cartello locale della droga, Guerrero Unidos, che avrebbe lavorato con la polizia per far sparire gli studenti. La scomparsa dei ragazzi ha suscitato la rabbia dei messicani, tanto da spingere migliaia di persone a manifestare in strada a Città del Messico, Acapulco e altre località, chiedendo il loro ritorno a casa.