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 MESSICO - MESSICO - Narcoguerra. Verso i provvedimenti del presidente Nieto
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28 novembre 2014 10:25
 
A fronte della grave crisi che e' esplosa dopo la scomparsa dei 43 studenti, molto probabilmente rapiti e uccisi da alcuni poliziotti corrotti, il presidente messicano, Pena Nieto, ha annunciato ieri un piano per riprendere il controllo sulle polizie municipali e tentare di uscire dall'inerzia politica di cui e' accusato.
Con una serie di riforme costituzionali che saranno ufficializzate il prossimo lunedi' 1 dicembre davanti al Parlamento, il presidente propone di rimpiazzare queste polizie locali con dei corpi di polizia unici in ogni Stato. Le prime esperienze si terranno nel Michoacan, a Jalisco, in Taumalipas e nel Guerrero, quattro Stati in cui sono molto forti i narcotrafficanti.
Lo Stato federale si riservera' il diritto di sciogliere le polizie locali “quando esistono prove sufficienti che l'autorita' locale e' implicata nel crimine organizzato”. L'idea e' anche quella di passare da “piu' di 1.800 polizie locali deboli, che possono facilmente essere corrotte da dei criminali, a 32 forti corpi di sicurezza regionale”, ha spiegato il presidente. Ai suoi occhi “il Messico non puo' piu' continuare cosi'”.
Dopo l'avvio di una guerra contro i narcotrafficanti a dicembre del 2006 quando era presidente Felipe Calderon, il Messico ha registrato piu' di 80.000 morti legati alla violenza dei narcotrafficanti e piu' di 20.000 persone scomparse. Centinaia di fosse clandestine sono state scoperte durante questo periodo, con un numero indeterminato di cadaveri.
Qualche ora prima dell'annuncio del presidente, una nuova fossa e' stata scoperta vicino a Chilapa, nello Stato di Guerrero, ad una quarantina di chilometri da dove sono stati rapiti gli studenti.
Questi provvedimenti annunciati tendono a ristabilire la sicurezza nel Paese, dopo che nella stessa mattinata una nuova macabra scoperta e' stata fatta. Sono stati trovati almeno undici corpi di persone di una ventina d'anni, decapitati e con bruciature e buchi di colpi di arma da fuoco. Un messaggio lasciato accanto ai corpi e indirizzato al gruppo criminale Las Ardillas (gli scoiattoli), riportava: “Ecco i vostri rifiuti”, ha riferito una fonte sotto copertura di anonimato.
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