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 CINA - CINA - Noberl per la pace a dissidente? Guerra del salmone contro la Norvegia
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6 ottobre 2011 11:03
 
Infuriata per l'attribuzione del Nobel per la Pace 2010 al dissidente Liu Xiaobo, la Cina ha messo in atto una mirata rappresaglia contro la Norvegia: la 'guerra del salmone', le cui importazioni sono state boicottate. A denunciarlo sono le stesse compagnie norvegesi, alla vigilia della proclamazione del vincitore di quest'anno, che verra' annunciato venerdi'. Allora, il Dragone defini' l'attribuzione del premio "criminale" e avverti' che avrebbe danneggiato le relazioni bilaterali tra i due Paesi. Detto e fatto, almeno stando alle cifre comunicate dalla Seafood Norway: dalle mille tonnellate di salmone che arrivavano regolarmente in Cina nel dicembre 2010, mese in cui fu consegnato il Nobel, le esportazioni verso Pechino sono crollate a 315 tonnellate a gennaio, per arrivare a 75 tonnellate il mese seguente.
Il simbolo per eccellenza della Norvegia e' dunque sparito dalle tavole e dai ristoranti del Paese asiatico, complice - riferiscono fonti industriali - controlli veterinari ordinati dalle autorita' di Pechino e talmente meticolosi che il pesce fresco ha finito per marcire nei magazzini cinesi.
In un primo tempo la Norvegia ha cercato di aggirare l'ostacolo facendo affluire il salmone a Hong Kong e, di qui, in Cina; lo stratagemma, tuttavia, e' durato poco. E ora il governo di Oslo ha annunciato che potrebbe ricorrere all'Organizzazione Mondiale del Commercio. Le statistiche degli istituti norvegesi, in ogni caso, segnalano che - 'guerra del salmone' a parte - il commercio bilaterale tra i due Paesi non ha subito contraccolpi dovuti all'effetto Nobel.
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