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 ITALIA - ITALIA - Piano banda larga? In alto mare: nel comitato NGN rimane solo Telecom Italia, si ritirano gli operatori alternativi
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Notizia 
15 settembre 2010 10:36
 
 Aiip, Fastweb, TeleTu , Tiscali, Vodafone, Welcome Italia e Wind hanno ritirato la propria adesione al Comitato NGN. Il Comitato, presieduto da Francesco Vatalaro e composto da Telecom Italia e dagli operatori alternativi, aveva tra i suoi compiti quello di promuovere un quadro condiviso relativo alle definizioni e ai principi tecnici e operativi riguardanti la transizione alle reti NGN.
Gli operatori alternativi evidenziano che i contributi da loro mandati in questi mesi non sono stati presi in considerazione dal Presidente del Comitato e che non sono emersi elementi nuovi da supporre un cambio di indirizzo nelle logiche che sottendono al funzionamento del Comitato NGN. Le linee guida proposte dal Presidente, anticipate la scorsa settimana alla stampa e illustrate ai membri del Comitato, non sono, secondo gli operatori, in nessun modo rappresentative dei contributi da loro forniti ai lavori del Comitato e non possono costituire elemento utile di valutazione per l'Autorita' ai fini del completamento della definizione del quadro regolamentare sulla transizione alle reti NGN. A dimostrazione della scarsa considerazione riservata ai loro contributi, gli operatori alternativi rilevano che le linee guida proposte dal Presidente rispecchiano quasi totalmente le richieste di Telecom Italia.
Essendo venuti meno i presupposti alla base del Comitato stesso, gli operatori alternativi si sono visti costretti a ritirare la propria adesione al comitato, in attesa di poter rappresentare le proprie posizioni su una materia di tale rilevanza in una audizione in Consiglio Agcom.
Come previsto, dunque, gli operatori alternativi non prenderanno parte alla riunione convocata dal presidente del Comitato Francesco Vatalaro. A quanto si apprende l'appuntamento rimane fissato, ma non e' chiaro se qualcuno vi partecipera'.
Vatalaro, intanto, dovra' decidere se inviare comunque al Consiglio dell'Autorita' la proposta che gli alternativi considerano troppo sbilanciata a favore delle tesi di Telecom Italia. In ogni caso resta in capo all'Agcom la decisione sulle linee guida per lo sviluppo delle reti di nuova generazione: una riunione del Consiglio e' in programma per  giovedi', ma all'Ordine del giorno non risultano temi attinenti a questo tema.
L'Agcom commenta informalmente. Il documento preparato dal Comitato Ngn ha "carattere consultivo" e spetta al consiglio dell'Agcom trarre le proprie "autonome valutazioni e le determinazioni conseguenti nell'ambito del processo per definire la regolamentazione delle reti di nuova generazione". Lo affermano ambienti dell'Autorita' per le garanzie nelle Comunicazioni, augurandosi che il documento del Comitato "sia trasmesso quanto prima al Consiglio". L'Autorita' affrontera' il suo compito "in tempi brevi" nell'ambito dell'apposito procedimento, "tenendo in massimo conto la Raccomandazione della Commissione Ue in materia e avvalendosi dei contributi forniti in seno al Comitato NGN". Inoltre dall'Autorita' si esprime "rammarico per la decisione di alcuni operatori di non partecipare alla riunione dell'organismo" e si da' "certezza che tutte le osservazioni saranno tenute nella dovuta considerazione nel documento finale che sintetizzera' il lavori del Comitato". Il Comitato, presieduto da Francesco Vatalaro e composto da Telecom Italia e dagli operatori alternativi aveva tra i suoi compiti quello di promuovere un quadro condiviso relativo alle definizioni e ai principi tecnici e operativi riguardanti la transizione alle reti NGN, cioe' di nuova generazione.
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