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 ITALIA - ITALIA - Prezzi aumentano piu' a sud che a nord. Studio
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24 luglio 2010 12:37
 
Dall'introduzione dell'euro a oggi, i prezzi sono aumentati soprattutto al Sud. A confermarlo sono i dati statistici elaborati dall'Ufficio Studi della Cgia di Mestre. Se, dal 2001 al giugno 2010, la media italiana di incremento dei prezzi e' stata del 20%, la Calabria e' la regione che ha subito l'aumento piu' elevato: +25,8%. Seguono la Campania (+25,4%), la Sicilia (+22,6%) e l'Abruzzo (+21,2%).
Ultime, in questa speciale graduatoria, sono il Veneto (+18%), la Lombardia (+17,9%) e, all'ultimo posto, la Toscana dove i prezzi sono lievitati 'solo' del 17,8%. Gli aumenti maggiori hanno interessato gli alimentari e le bevande, la casa, le bollette di acqua, elettricita' e gas.
"E' opportuno sottolineare che la maggior crescita dell'inflazione non deve essere confusa con il costo della vita. La vita al Nord - spiega Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia Mestre - e' molto piu' costosa che nel Mezzogiorno.
Altra cosa, invece, e' analizzare, come abbiamo fatto noi, la dinamica inflattiva registrata in un determinato periodo di tempo. Noi riteniamo che una delle ragioni che ha fatto lievitare maggiormente i prezzi al Sud, e' dovuta al fatto che la base di partenza dei prezzi nel 2001 era molto piu' bassa nel Mezzogiorno che nel resto del Paese."
Tuttavia, precisa Bortolussi,"a condizionare questo risultato hanno concorso molte criticita' presenti nel Sud: come il drammatico deficit infrastrutturale; la presenza delle organizzazioni criminali che condizionano molti settori economici; la poca concorrenza nel campo dei servizi e, soprattutto, un sistema distributivo delle merci molto arretrato e poco efficiente".
I prodotti che hanno subito i rincari piu' forti sono appunto gli alimentari e le bevande analcoliche: questo settore ha visto registrare punte di crescita in Campania del 35,4% e in Calabria del 30,6%. Piu' forte, anche se con meno impatto sui bilanci delle famiglie italiane, gli incrementi registrati tra le bevande alcoliche e i tabacchi. Altrettanto consistenti, secondo la Cgia, gli aumenti di spesa registrati per gli affitti, le manutenzioni della casa e i rincari avvenuti sulle bollette di luce, acqua e gas e altri combustibili. Nel Trentino Alto Adige, dall'introduzione dell'euro a oggi, la crescita e' stata del 37,3%. In Sicilia del 34,9%, in Sardegna del 33,5% e in Calabria del 31,7%. Infine, anche gli alberghi, la ristorazione e i pubblici esercizi hanno subito aumenti molto consistenti. Gli aumenti piu' forti si sono avuti in Sicilia (34,1%), in Puglia (32,8%) e in Calabria (32,1%).
L'unico settore merceologico che ha subito una diminuzione dei prezzi, concludono dalla Cgia, e' stato il settore delle comunicazioni: ovvero, telefonini, servizi telefonici e servizi postali.

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