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 GERMANIA - GERMANIA - Privacy. Governo approva 'legge Facebook'
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27 agosto 2010 10:00
 
Orientamento sessuale, convinzioni politiche, credo religioso, costumi e anche consumo di droghe. Tutte informazioni che facilmente si deducono dal profilo di Facebook o Myspace di una persona, non potranno piu' essere utilizzate. Cosi' il progetto di legge per la protezione dei dati approvato dal consiglio dei Ministri, conosciuto come “legge Facebook”.
Nell'epoca dello “striptease informatico”, dove le informazioni personali si divulgano senza pudore e si raccolgono in Rete senza molte protezioni indipendentemente dalla volonta' del proprietario, la Germania ha posto un freno alla pratica, sempre piu' diffusa tra i responsabili del personale delle aziende, di sbirciare nei social network su vizi e abitudini dei propri dipendenti. Il Governo difende la scelta come la prima legge che pone un limite a quest'abitudine ma, come fanno sapere gli esperti, la sua applicazione non sara' cosa semplice.
Oggi chi trova un lavoro deve considerare che il proprio profilo potra' essere preso in esame, e comportarsi di conseguenza: eliminare foto compromettenti, glissare sulle proprie idee, nascondere il proprio credo e evitare di fare commenti scomodi. La presentazione di se stessi o la partecipazione a certi dibattiti o eventi in Rete, puo' trasformarsi un un arma contro il proprio lavoro. La “legge Facebook” dovrebbe impedirlo.
“Per i dati pubblicati nei social network, che servono all'informazione, prevale l'interesse dell'utente, soggetto a protezione”. Cosi' si legge nel testo della legge che sara' approvata definitivamente ad ottobre.
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