testata ADUC
 ITALIA - ITALIA - Rai decotta: programmi conformi a 'schede' o sospensione
Scarica e stampa il PDF
Notizia 
15 settembre 2010 18:31
 
 Le trasmissioni della Rai devono corrispondere 'integralmente' alle 'schede' che ne contengono tutti i dati e le informazioni editoriali necessarie, sottoposte all'approvazione della direzione generale, altrimenti rischiano la sospensione d'ufficio: e' uno dei passaggi centrali della circolare inviata il 24 agosto dal dg Mauro Masi (foto) ai direttori di rete e testata e per conoscenza ai quattro vicedirettori generali Gianfranco Comanducci, Lorenza Lei, Giancarlo Leone e Antonio Marano.
Nella circolare - si legge nel testo diffuso oggi dal portavoce di Articolo 21, Giuseppe Giulietti, mentre la lettera del dg e' una delle questioni sul tavolo del cda Rai, riunito a Viale Mazzini - si invitano i direttori 'a predisporre le schede in questione complete dei dati e delle informazioni necessarie, con l'obiettivo di evitare che l'incompletezza e l'assenza delle informazioni richieste possa comportare la mancata approvazione delle medesime. E' inutile sottolineare che le schede devono essere puntualmente ed integralmente coerenti con i palinsesti approvati (peraltro all'unanimita') dal consiglio di amministrazione'.
Il dg precisa inoltre che 'la realizzazione concreta dei programmi dovra' poi essere integralmente corrispondente alle schede approvate. In caso contrario - sottolinea - il programma potra' essere sospeso d'ufficio'.
Nella lettera, Masi facendo riferimento ad una precedente disposizione di Cappon e Cattaneo, da lui gia' richiamata in passato, chiede che 'a partire dal prossimo palinsesto autunnale nei programmi di approfondimento non dovra' essere consentito l'utilizzo del pubblico presente in sala come 'parte attiva' del programma''.
Infine, il dg Rai raccomanda anche ai direttori 'una concreta e fattiva attenzione per il rispetto delle fasce orarie di tutela dei minori come da normativa vigente. Anche in questo caso nell'ipotesi di ripetute e acclarate violazioni, si potra' procedere d'ufficio alla sospensione del programma interessato'.
I Cdr dei giornalisti. 'Dalla Direzione Generale scelte estemporanee e senza progetto che hanno effetti devastanti sull'offerta informativa del servizio pubblico e sulla qualita' del prodotto'. E' quanto si legge in un documento dell'assemblea dei CdR della Rai, approvato oggi con 56 voti a favore 1 contrario e 4 astenuti su 61 presenze.
L'assemblea da' mandato all'esecutivo di 'valutare, sulla base dell'esito di una illustrazione piu' dettagliata del piano industriale e degli atti di gestione delle prossime settimane, l'operato del Direttore Generale Masi, sottoponendolo - se del caso - a un inedito voto di fiducia'.
L'assemblea dei CdR valuta 'negativamente l'assenza di difesa da parte del Direttore della Tgr Maccari di quell'immenso patrimonio costituito dall'informazione regionale e da' mandato all'esecutivo di richiedere la ripresentazione del piano editoriale se la terza edizione non dovesse permanere nell'attuale collocazione su Raitre e se non si trovasse una idonea soluzione per Neapolis, Buongiorno Europa e per le produzioni di Raimed in Sicilia'.
'Va da se' - si legge ancora nel documento - che il piano editoriale votato nei mesi scorsi risulterebbe in questo caso svuotato di ogni contenuto'. L'assemblea, inoltre, lancia l'allarme per la 'forte caduta degli ascolti del Tg1 e per il danno arrecato all'azienda. Crollo degli ascolti che, lungi dall'essere determinato dalla professionalita' dei colleghi della testata, e' imputabile all'abbassamento della qualita' e alla mancanza di pluralismo impresso dall'attuale Direttore.
Preoccupa inoltre il taglio di 80 minuti a settimana al Tg2, avvenuto senza nessun confronto sindacale e senza nessuna compensazione in termini di spazi di informazione o di una migliore collocazione di Dossier, relegato in un orario penalizzante. Tutto questo mentre il processo di digitalizzazione, iniziato quasi 3 anni fa, segna ancora il passo'.
L'assemblea giudica 'grave il silenzio sul futuro e sui progetti per Rainews: il canale all news e' e deve essere la dorsale per lo sviluppo dell'informazione nella transizione al digitale. Da rigettare qualunque ipotesi di snaturamento del ruolo di all news'.
L'assemblea dei Cdr denuncia 'un costante indebolimento del quadro delle regole. A partire da direzioni di testata vacanti, ai trasferimenti e distacchi disposti senza la dovuta informativa ai Comitati di Redazione, ai demansionamenti.
L'assemblea da' mandato all'Esecutivo di preparare un dettagliato dossier sulle violazioni di cui chiediamo conto all'Azienda, a cominciare dalle variazioni di palinsesto approvate senza un confronto sindacale'.
Pubblicato in:
 
 
NOTIZIE IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS