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 USA - USA - Ratzinger: rischio suicidio per chi non crede nella Verita' (cattolica)
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20 aprile 2008 0:00
 
Se la libertà abbandona la verità può creare disastri, soprattutto tra i giovani. Ne è convinto il Papa, che in un incontro con i seminaristi e i ragazzi della diocesi di New York, cita il suicidio come possibile esito del "relativismo" etico. Gia' un passo avanti, comunque, dai tempi in cui il 'relativismo' era punito con la tortura dalla santa inquisizione.

"Che scopo ha una libertà che, ignorando la verità, insegue ciò che è falso o ingiusto? A quanti giovani è stata offerta una mano che, nel nome della libertà o dell'esperienza, li ha guidati all'assuefazione agli stupefacenti, alla confusione morale o intellettuale, alla violenza, alla perdita del rispetto per se stessi, anzi alla disperazione e così, tragicamente, al suicidio?", si è domandato Ratzinger nel seminario di Saint Joseph.

"Cosa succede quando le persone, soprattutto le più vulnerabili, incontrano il pugno chiuso della repressione o della manipolazione invece della mano tesa della speranza?". Il Papa ha citato l'abuso della droga e degli stupefacenti, la mancanza di una casa e la povertà, il razzismo e la violenza tra le "tenebre" nelle quali i giovani possono perdersi. Invitando poi i 20mila ragazzi presenti a seguire l'esempio dei santi per ottenere una "felicità duratura", Benedetto XVI ha fatto riferimento alle "nuove ingiustizie" che meritano un atteggiamento compassionevole. "Anche il nostro comune ambiente di vita, la terra stessa geme sotto il peso dell'avidità consumistica e lo sfruttamento irresponsabile", ha detto, per poi indirizzare una specifica raccomandazione ai seminaristi: "Rigettate ogni tentazione di ostentazione, carrierismo e vanità".
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