testata ADUC
 ITALIA - ITALIA - Staminali. Aumenta donazione del cordone
Scarica e stampa il PDF
Notizia 
16 aprile 2010 16:45
 
  In Italia aumenta la raccolta di sangue da cordone ombelicale, ma solo una unita' su tre finisce in banca. E' quanto emerge dal convegno in corso a Roma della Adisco, Associazione donatrici italiane sangue cordone ombelicale. Nel corso del 2009, a fronte di un numero complessivo di 16.207 unita' di sangue cordonale donate in modo solidaristico attraverso i 105 punti nascita (piu' 15 centri abilitati in un anno) sono state messe in banca 4.376 unita' che rappresentano il 27 per cento del prelevato. I criteri di selezione utilizzati dai Centri trapianto internazionali determinano la selezione di unita' con una cellularita', cioe' unita' di Sco con oltre un miliardo di cellule staminali emopoietiche al momento della raccolta in modo da garantire in caso di trapianto una maggiore efficacia terapeutica. Tali requisiti rendono piu' alta la 'soglia d'ingresso' delle tacche all'inventario, ma ne risulta migliorata la qualita'. Il totale del bancato in Italia a scopo solidaristico a oggi e' pari a 28.464 unita' che compongono il network italiano tra i primi posti in Europa; solo Belgio, UK e Spagna superano le 20mila unita'. Dal 1993 nel mondo esistono cinquanta banche distribuite in 27 Paesi con una disponibilita' globale di 450.000 unita' di sangue cordonale che ha reso possibile a oggi, in circa vent'anni di esperienza, il trapianto di staminali da sangue cordonale in 20.000 casi, per curare un numero crescente di patologia in massima parte riferibili al settore ematologico e immunitario. Per quanto riguarda le richieste di conservazione 'dedicata' (cioe' finalizzate al trattamento terapeutico di familiari, generalmente un fratello o una sorella che al momento della nascita risultano affetti da patologie curabili con trapianto da Cse) nel 2009 e' stato di 246.

'Aumenta il numero di unita' bancate e anche la loro qualita'. Posso dire che il sistema delle biobanche funziona'. Ne e' convinta il sottosegretario alla Salute, Eugenia Roccella, che si dice soddisfatta degli ultimi dati sulla raccolta.
A margine del convegno Roccella sottolinea infatti che il nostro paese ha 'una buona rete di biobanche e in numero anche sufficiente, oltre ad un ottimo livello scientifico di controllo e di governance'. Inoltre, aggiunge, 'abbiamo quasi concluso il percorso regolatorio, anche se il sistema gia' funziona da tempo, ora si tratta solo di dare un assetto definitivo. Ma crediamo  di essere sulla buona strada'.
Pubblicato in:
 
 
NOTIZIE IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS